RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00994 presentata da BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 16/05/2016

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic7_00994_17 an entity of type: aic

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00994 presentato da BRAGA Chiara testo presentato Lunedì 16 maggio 2016 modificato Mercoledì 22 giugno 2016 in 7-00994 Braga: Sull'impegno dell'Italia per lo sviluppo umano e ambientale dell'Africa. NUOVA FORMULAZIONE DELLA RISOLUZIONE Le Commissioni III e VIII, per garantire a ciascun essere umano un'esistenza dignitosa e in salute è necessario avere acqua potabile al fine di soddisfare i bisogni primari e consentire lo sviluppo delle più comuni attività umane; secondo il recente rapporto Unicef-OMS « 25 years of Progress on Sanitation and Drinking Water », ancora oggi 663 milioni di abitanti nel pianeta attingono acqua da fonti insalubri e circa 2,4 miliardi, ovvero quattro abitanti del pianeta su dieci, vivono in condizioni igieniche incompatibili con la sicurezza e con la salute; garantire l'accesso all'acqua potabile, unitamente all'uso responsabile della stessa risorsa, per più della metà della popolazione mondiale è uno degli obiettivi della Nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e della «Carta di Milano» presentata a EXPO2015; come emerso, a fine 2015, dai negoziati della 21 a Conferenza ONU delle Parti di Parigi la sempre minore disponibilità di acqua, la cui richiesta con l'espansione della popolazione mondiale è in costante aumento a fronte di una diminuzione della risorsa stessa, oltre che essere un problema di ordine ambientale e sociale, la trasforma in una variabile di enorme valore strategico e politico. Specialmente in Africa; il 36 per cento della popolazione dell'Africa sub-sahariana, quindi circa un terzo di tutte le persone della regione, non ha ancora accesso a una fonte d'acqua potabile. E non avere accesso a una fonte d'acqua pulita e potabile significa aumentare, e considerevolmente, il rischio di contrarre malattie spesso pandemiche e mortali. Di più, la carenza d'acqua alimenta anche la disuguaglianza di genere: infatti, per procurarsi acqua potabile, spesso bisogna affrontare un cammino anche di 4-5 ore al giorno e nella maggior parte dei casi, nei paesi in via di sviluppo, questo compito ricade su donne e bambine; di fronte all'impatto delle calamità naturali e fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti legati agli effetti dei mutamenti climatici in atto non sempre è possibile adattarsi e spesso milioni di donne, uomini e bambini sono costretti a fuggire. I migranti ambientali, secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 costituiranno circa 200 milioni di rifugiati e nel 2060, nella sola Africa, ci saranno circa 50 milioni di profughi climatici; la grave questione delle migrazioni, sintomo e non punto di caduta ultimo delle crisi economiche e ambientali in corso, richiede che l'Italia, Paese cardine nei rapporti Europa-Africa, continui ad assumere un ruolo di guida nella risoluzione delle cause strutturali che originano i fenomeni migratori, in linea con l'iniziativa presentata in sede di Unione Europea con il Migration Compact ; l'Africa è il continente che contribuisce meno alle emissioni di carbonio ma, tuttavia, si è dimostrato tra i più suscettibili ai cambiamenti climatici in atto. Detta vulnerabilità aggrava la povertà e le capacità di sostentamento, distrugge la produzione agricola, acuisce le tensioni sociali per lo spostamento di migliaia di persone dalle campagne agli insediamenti urbani in cerca di cibo. Un caso emblematico per il continente africano è dato dall'Etiopia; a causa de El Niño la produzione agricola etiopica è crollata dal 50 al 90 per cento in alcune regioni e fallita completamente nelle zone orientali del Paese. La siccità ha inoltre causato la perdita di centinaia di migliaia di capi di bestiame; l'Africa rappresenta oggi un continente di opportunità che, in un mondo multipolare e minato dal terrorismo, aspira ad essere uno dei blocchi più dinamici e un attore protagonista nelle sfide planetarie. Secondo stime del Fondo monetario Internazionale, ben 7 delle 10 economie che registreranno i più elevati tassi di crescita nei prossimi anni appartengono a Paesi Sub-sahariani. I Paesi africani hanno bisogno di crescere oltre il mero sfruttamento delle risorse naturali e possono cogliere l'opportunità di una crescita sostenibile, diversificando le proprie economie mediante mirati investimenti nei settori della formazione e dell'innovazione, sfruttando il potenziale della loro giovanissima popolazione, inclusa quella femminile; l'Italia, come dimostrato da azioni concrete in recenti e numerose missioni istituzionali, vuole inserirsi a pieno titolo nella fase virtuosa di sviluppo politico, economico e sociale del Continente, valorizzando una presenza storica che ha contribuito alla crescita sociale ed infrastrutturale di molti paesi dell'Africa. In particolare è stato intenso il dialogo su temi quali: l'energia e l'ambiente (con particolare riguardo alla trasmissione elettrica, con il coinvolgimento del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'Agenzia internazionale per l'energia e di IRENA, agenzia multilaterale competente per le fonti rinnovabili), l'agricoltura (con il coinvolgimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare), la salute (sicurezza alimentare, sanità veterinaria con il coinvolgimento del Ministero della salute), la cultura (con la collaborazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), le infrastrutture; nel continente africano il nostro Paese è tuttora, e lo è stato storicamente, impegnato in progetti di costruzione di invasi per produrre energia elettrica. Sui più recenti progetti di diga Gibe III, e sul costruendo Gibe IV e ipotizzato Gibe V, in Etiopia, sono forti le critiche espresse dalle maggiori ONG internazionali attive per i diritti umani in Africa in merito all'impatto socio-ambientale nella bassa valle dell'Omo dei citati sbarramenti, sul coatto trasferimento di intere comunità native, sulla perdita dei mezzi di sostentamento da agricoltura da recesso, a cui il Governo etiope oppone motivazioni di natura diametralmente opposte. Il nuovo sistema di dighe sulla Valle dell'Omo avrà anche un altro effetto, che in parte ha già iniziato a manifestarsi, la citata riduzione della portata delle acque del fiume, deviate per riempire il bacino che alimenterà la diga con effetti importanti sull'ecosistema del lago Turkana, così come sulle vita delle popolazione rivierasche; l'interscambio commerciale tra Italia e Africa è poi in forte espansione. Secondo gli ultimi dati disponibili le importazioni di prodotti africani hanno avuto un valore di 7,6 miliardi di euro nel 2014, mentre le esportazioni sono aumentate dell'8,9 per cento, passando da 5,7 miliardi di euro a 6,2 miliardi. I settori maggiormente coinvolti nell'import sono i prodotti di cave e miniere (48 per cento) e la metallurgia (32 per cento), seguiti da prodotti alimentari, agricoli, in pelle e il legno. Il 43 per cento degli articoli esportati in Africa sono macchinari e apparecchiature, l'11 per cento sono prodotti elettronici, seguiti da prodotti dalla raffinazione del petrolio, alimentari e chimici, impegnano il Governo 1) a farsi parte attiva nella stabilizzazione politico-istituzionale dei Paesi del continente africano e a promuovere interventi educativi e socio-sanitari miranti allo sviluppo umano e ambientale, a partire dal Corno d'Africa, dove l'Italia già svolge un ruolo politico, che deve continuare ad essere esercitato in modo significativo, ma anche rafforzando la presenza diplomatica e di cooperazione italiana in zone quali il Sahel, area di grande rilevanza strategica per l'Italia; 2) ad affiancare alla tradizionale azione di cooperazione un nuovo modello di «finanziamenti misti» da implementare, anche ispirandosi a formule già esistenti di responsabilità sociale di impresa, ai sensi della legge n.125 del 2014; 3) a promuovere, a fronte delle crisi ambientali in atto nel continente africano, approcci integrati e inter-settoriali per lo sviluppo sostenibile in campo ambientale, la green economy e l'adattamento al cambiamento climatico; 4) a finanziare interventi nell'ambito della lotta alla desertificazione e all'accesso universale e responsabile, dell'acqua, anche tramite il finanziamento di scavo di pozzi, privilegiando le aree più colpite dal Niño; 5) a promuovere la gestione sostenibile del suolo nelle aree soggette a migrazione attraverso meccanismi di finanziamento innovativi in collaborazione con i migliori esempi nazionali in agricoltura; 6) a sostenere i progetti di cooperazione che includano attività di formazione, di microcredito e di capacity building nel comparto ingegneristico e in settori tecnici e manifatturieri di alta specializzazione, anche mediante il coinvolgimento delle organizzazioni di volontari e di pensionati italiani, nella misura in cui questi ultimi possano essere considerati soggetti di cooperazione ex articolo 26 della legge n.125 del 2014; 7) a valutare il coinvolgimento delle istituzioni italiane nei progetti di diga in Etiopia, secondo il principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo, e sensibilizzare in tal senso i gruppi nazionali privati, curando di acquisire ulteriori elementi di informazione ai sensi delle Linee Guida OCSE sull'impatto ambientale e antropologico in termini di biodiversità e diritti dei popoli indigeni dei progetti di diga denominati Gibe III, Gibe IV e Gibe V nella Valle dell'Omo, anche per favorire e sollecitare il rispetto del consenso libero prioritario e informato dei popoli, nonché un adeguato programma di compensazione per le perdite subite e di condivisione dei benefici prodotti dalla diga per gli abitanti delle aree coinvolte. (7-00994) « Braga , Quartapelle Procopio , Gadda , Carrescia , Ascani , Realacci , Zan , Tino Iannuzzi , Berlinghieri , Fedi , Salvatore Piccolo , Arlotti , Amato , Famiglietti , Mariani , D'Incecco , Lodolini , Minnucci , Mazzoli , Manfredi , Pagani , Carnevali , Morani , Marantelli , Capone , Capozzolo , Narduolo , Tidei , Meta , Rampi , Sbrollini , Vico , Montroni , Marco Di Maio , Cinzia Maria Fontana , Schirò , Villecco Calipari , Bonomo , Zardini , Moscatt , Ribaudo , Romanini , Cominelli , Piccione , Crivellari , Gnecchi , Patriarca , Murer , Massa , Mognato , Moretto , Rossomando , Rossi , Piazzoni , Manzi , Taricco , Castricone , Sgambato , Incerti , Garavini , Tullo , Zampa , Peluffo , Dallai , Marchi , Casellato , Di Salvo ».
xsd:string RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00994 presentata da BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 16/05/2016 
Camera dei Deputati 
xsd:integer
20160629 
20160516 
20160516-20160629 
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00994 presentata da BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 16/05/2016 
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=9&idDocumento=7/00994 
D'INCECCO VITTORIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
FEDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GARAVINI LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
IANNUZZI TINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARANTELLI DANIELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARCHI MAINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
META MICHELE POMPEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PICCOLO SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO) 
REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TULLO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
AMATO MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ARLOTTI TIZIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ASCANI ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERLINGHIERI MARINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BONOMO FRANCESCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CAPONE SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO) 
CAPOZZOLO SABRINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARNEVALI ELENA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARRESCIA PIERGIORGIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CASELLATO FLORIANA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CASTRICONE ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
COMINELLI MIRIAM (PARTITO DEMOCRATICO) 
CRIVELLARI DIEGO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DALLAI LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
DI MAIO MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FAMIGLIETTI LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
FONTANA CINZIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GADDA MARIA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
INCERTI ANTONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LODOLINI EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MANFREDI MASSIMILIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MANZI IRENE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MAZZOLI ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOGNATO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MONTRONI DANIELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MORANI ALESSIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MORETTO SARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOSCATT ANTONINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NARDUOLO GIULIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PATRIARCA EDOARDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PICCIONE TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RIBAUDO FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TARICCO MINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TIDEI MARIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZARDINI DIEGO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PAGANI ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MINNUCCI EMILIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SGAMBATO CAMILLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROMANINI GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MASSA FEDERICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRO' GEA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DI SALVO TITTI (PARTITO DEMOCRATICO) 
PIAZZONI ILEANA CATHIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
xsd:dateTime 2018-05-16T13:11:41Z 
7/00994 
BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=6&idDocumento=7/00994 

data from the linked data cloud