MOZIONE 1/00093 presentata da REBECCHI ALDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19921111

La Camera, premesso che: in data 13 aprile 1992, entrava in vigore la legge n. 257, che vieta la produzione e la commercializzazione di qualsiasi manufatto in amianto-cemento a partire dal 14 aprile 1994, e l'acquisto della materia prima "amianto" a partire dal 13 aprile 1993; considerato che: a tutt'oggi la legge, fortemente voluta da tutti i gruppi parlamentari risulta gravemente disattesa ed in forte ritardo sui seguenti punti: articolo 4 comma 1 entro 30 giorni dalla entrata in vigore e cioe' entro il 13 maggio 1992, doveva essere istituita la commissione per la valutazione dei problemi ambientali e dei rischi sanitari connessi all'impiego dell'amianto, tale commissione non risulta ancora costituita; articolo 5 part. a) ed e). La commissione ha tra l'altro il compito di individuare i requisiti per la omologazione dei materiali sostitutivi dell'amianto: la mancanza di qualsiasi norma in materia crea notevoli perplessita' e dubbi; articolo 14 comma 9. Il CIPI entro il 13 maggio 1992, doveva stabilire le condizioni di ammissibilita' e le priorita' di accesso ai contributi dal fondo speciale per la riconversione della produzione di amianto e doveva determinare i criteri per l'istruttoria delle domande di finanziamento: sino ad oggi nessuna procedura e' stata avviata; articolo 14 comma 6. Il Ministro dell'industria doveva stabilire con proprio decreto entro il 13 giugno 1992, le modalita' ed i termini per la presentazione delle domande di finanziamento e per l'erogazione dei contributi; visto che le gravi inadempienze di cui sopra, creano difficolta' di ogni genere agli operatori piu' seri ed impegnati nella riconversione del settore, in quanto: a) non possono sopportare ulteriori oneri finanziari senza conoscere ne' la data, ne' l'entita' degli interventi previsti dalla legge; b) non sono in grado di definire "budget" attendibili senza sapere se e come gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni-prepensionamenti) saranno disponibili; c) non possono programmare l'acquisto delle materie prime (amianto ed altre) necessarie per tutta la produzione 1993, ignorando completamente le normative cui dovranno rispondere i prodotti alternativi; visto che le carenze sopra esposte rischiano di trasformare la legge n. 257 in una trappola pericolosa, in una incredibile, ingiusta punizione per le industrie che hanno completato o stanno completando la ristrutturazione e che pertanto sono passate a produrre i nuovi materiali in fibrocemento, avendo cessato la produzione di quelli contenenti amianto; visto che sono a rischio importanti mercati europei, impegna il Governo a: 1) un immediato esame di quanto sopra esposto; 2) una rapida attuazione delle deliberazioni che la legge gli attribuisce sulle quali e' inaccettabile l'enorme ritardo fin qui accumulato; 3) un intervento piu' incalzante e determinato imboccando decisamente la via della totale sostituzione di tale prodotto anche in sede comunitaria. (1-00093)