INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05215 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19961110

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Ai Ministri della solidarieta' sociale, del lavoro e della previdenza sociale, dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: il Governo ha annunciato l'intenzione di intervenire, nel quadro di una nuova legislazione in materia di immigrazione, sulle norme che regolano l'esercizio del lavoro autonomo da parte dei cittadini extracomunitari; appare ragionevole attendersi che tale intervento conduca al superamento dell'articolo 16 delle preleggi al codice civile, che prevede la reciprocita' come requisito indispensabile per l'esercizio di attivita' di lavoro autonomo da parte del cittadino straniero, in quanto incompatibile con la parita' di trattamento ed il diritto inviolabile all'esercizio di attivita' lavorativa liberamente scelta, sanciti dagli articoli 3 e 41 della Costituzione, con particolare riferimento alla Convenzione Oil n. 143 e al patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; comunque, i commi 1 e 7 dell'articolo 10 della legge n. 39 del 1990 stabiliscono, rispettivamente, una deroga al principio della reciprocita' ai fini dell'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio (Rec) o nell'albo delle imprese artigiane, ed una deroga al requisito della cittadinanza ai fini dell'esercizio delle professioni e dell'iscrizione agli albi professionali per coloro che abbiano ottenuto in Italia i relativi diplomi o ne abbiano ottenuto il riconoscimento, se conseguiti all'estero; e' prevalsa un'interpretazione restrittiva di tali deroghe, intese come limitate a chi abbia chiesto la regolarizzazione del soggiorno fra gennaio e giugno 1990 e, ai fini di esercizio di lavoro autonomo, abbia allora richiesto l'apposito permesso di soggiorno; tale interpretazione appare discriminatoria rispetto agli stranieri che abbiano regolarizzato la presenza in Italia prima o dopo il 1990, e contraddittoria con la previsione di mutamento del titolo del soggiorno, contenuta nell'articolo 4, comma 5, della stessa legge, nonche' con le previsioni costituzionali e le norme internazionali sopra richiamate; al contrario, l'interpretazione restrittiva della norma ha condotto all'emanazione di circolari da parte dei ministeri interessati (industria, lavoro ed interno) e di disposizioni degli ordini professionali, che prevedono, rispettivamente, l'accertamento del requisito della reciprocita' e del possesso del permesso di soggiorno "per lavoro autonomo" ed il possesso della cittadinanza italiana al fine dell'ottenimento di licenze per il commercio, per il lavoro artigianale e per la prestazione di lavoro, in quanto soci di cooperative di lavoro, ed al fine dell'esercizio di attivita' professionali; tali disposizioni di carattere "protezionistico" conducono non solo allo spreco di risorse professionali e lavorative, ma alla possibile clandestinizzazione di una quota rilevante di lavoro straniero, se si tiene conto che, secondo dati del ministero del lavoro, soltanto le cooperative di lavoro con partecipazione di immigrati erano nel 1995 ben 682, con un forte tasso di incremento annuale del numero dei soci; sono infatti numerosi i casi di ritiro di licenze gia' attribuite, di invalidazione di esami per il Rec gia' sostenuti e di negazione del rinnovo del permesso di soggiorno a fronte di attivita' pur certificate di lavoro autonomo -: se non ritengano opportuna, in attesa di una nuova legislazione, un'interpretazione estensiva delle deroghe ai requisiti della reciprocita' e della cittadinanza, previste dalla legge n. 39 del 1990, consentendo l'esercizio di lavoro autonomo e l'accesso alle professioni a tutti coloro che abbiano regolarizzato il soggiorno, anche ad altro titolo, sia prima che dopo il 1990, e che abbiano sostenuto i necessari esami o diplomi sia in Italia che all'estero; se, in subordine, non ritengano opportuno istituire un regime transitorio, nel corso del quale sia consentito ai cittadini extracomunitari l'esercizio delle attivita' di lavoro autonomo e cooperativo e delle professioni, in attesa di determinazione circa la sussistenza dei requisiti di legge. (4-05215)
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19961110- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05215 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19961110 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
DALLA CHIESA FERNANDO (MISTO) 
PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) 
SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
COSSUTTA MAURA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
BIELLI VALTER (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
BUFFO GLORIA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
DANIELI FRANCO (MISTO) 
FUMAGALLI MARCO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
ORTOLANO DARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
LECCESE VITO (MISTO) 
LUCIDI MARCELLA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
MANTOVANI RAMON (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
MASELLI DOMENICO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
NOVELLI DIEGO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
PISCITELLO CALOGERO (MISTO) 
ROSSI EDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
SCALIA MASSIMO (MISTO) 
SCOZZARI GIUSEPPE (MISTO) 
STRAMBI ALFREDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
JERVOLINO RUSSO ROSA (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
PISTONE GABRIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
MICHELANGELI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
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4/05215 
MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 

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