INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05204 presentata da JERVOLINO RUSSO ROSA (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19961110

Ai Ministri per la solidarieta' sociale, del lavoro e della previdenza sociale e dell'interno. - Per sapere - premesso che: il fondo istituito presso l'Inps dall'articolo 13 della legge n. 943 del 1986 "allo scopo di assicurare i mezzi economici per il rimpatrio del lavoratore extracomunitario che ne sia privo", interamente costituito da contributi obbligatori versati dai soli lavoratori extracomunitari nella misura dello 0,50 per cento della retribuzione, risulta ammontare ad oltre centocinquanta miliardi di lire; detto fondo risulta essere stato stornato dall'Inps per coprire altre voci di bilancio, essendo stato usato solo in poche decine di casi per il rimpatrio di lavoratori stranieri viventi o deceduti, sia per la scarsa informazione sulla sua esistenza e finalita', sia per le restrizioni burocratiche circa la sua fruibilita' (requisiti della certificazione dell'indigenza e di un regolare rapporto pregresso di lavoro) -: quali sia l'esatto ammontare del fondo, la sua attuale finalizzazione, il numero dei casi nei quali esso sia stato usato per la finalita' originaria e l'ammontare del relativo esborso, e le ragioni che abbiano legittimato un uso diverso, da parte dell'Inps, di fondi vincolati per legge ad una precisa ed univoca finalita'; quali siano le motivazioni che hanno indotto il ministero del lavoro e l'Inps ad introdurre restrizioni non previste dalla legge (ad esempio, con la circolare Inps n. 204 del 5 agosto 1992), circa i requisiti per l'accesso ai benefi'ci previsti nell'istituzione del fondo; se non si ritenga auspicabile l'abolizione di tale "prelievo forzoso", in quanto contraddittorio con i princi'pi di eguaglianza di trattamento e di retribuzione sanciti dalle Convenzioni Oil e dalle leggi vigenti; se comunque, alla luce di un'esperienza ormai decennale, non si consideri necessario abolire le restrizioni circa i requisiti per la fruibilita' del fondo, estendendo anzi quest'ultima ai familiari di primo grado conviventi con il lavoratore straniero in Italia; se non sia ipotizzabile, in attesa dell'abrogazione della contribuzione, un uso estensivo dei fondi giacenti presso l'Inps a beneficio dei lavoratori stranieri in senso lato, cioe' non solo per l'agevolazione del rimpatrio, ma anche per interventi di natura sociale, assistenziale ed alloggiativa in favore dei lavoratori extracomunitari, anche prevedendo gli opportuni interventi normativi. (4-05204)