INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00464 presentata da FORMISANO ANIELLO (ITALIA DEI VALORI) in data 20090331

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00464 presentata da ANIELLO FORMISANO martedi' 31 marzo 2009, seduta n.156 ANIELLO FORMISANO, DI PIETRO, DONADI, EVANGELISTI, BORGHESI, BARBATO, CAMBURSANO, CIMADORO, DI GIUSEPPE, DI STANISLAO, FAVIA, GIULIETTI, MESSINA, MISITI, MURA, MONAI, LEOLUCA ORLANDO, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PISICCHIO, PORCINO, PIFFARI, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI e ZAZZERA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: nello scenario della grave crisi finanziaria internazionale, divenuta inevitabil- mente crisi economica, si inserisce il forte momento di crisi che sta attraversando il settore auto, che a sua volta e' segno evidente delle difficolta' che attanagliano gli insediamenti produttivi e, in particolare, quelli del Mezzogiorno, come mette in risalto quanto sta accadendo a Pomigliano d'Arco negli stabilimenti della Fiat; dal mese di settembre 2008, infatti, lo stabilimento Fiat «G.B. Vico» di Pomigliano d'Arco ricorre all'istituto assistenziale della cassa integrazione guadagni ordinaria per i suoi lavoratori ed il protrarsi del ricorso a tale istituto, in mancanza di reazioni rassicuranti e certe da parte dell'azienda, ha provocato un aumento della tensione e dei conflitti sociali; lo stesso amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha recentemente messo in evidenza il grave momento dell'industria automobilistica dovuto ad un problema di capacita' produttiva, affermando che la societa' torinese «non sara' piu' in grado di mantenere gli impegni assunti nel 2004 di non chiudere nessuno stabilimento italiano perche' il mercato e' cambiato»; Marchionne non ha parlato di stabilimenti piu' a rischio di altri, anche se non ha nascosto le difficolta' di Pomigliano d'Arco, a causa della minore domanda di autovetture di fascia medio-alta; la crisi del settore automobilistico assume, quindi, nella specifica realta' aziendale di Pomigliano d'Arco, connotati particolarmente allarmanti, in quanto la sua missione produttiva e' stata sino ad ora legata all'assemblaggio di modelli di autovetture ormai da considerare a fine percorso produttivo, stante la loro immissione sul mercato da ormai diversi anni; i provvedimenti sino ad oggi adottati dal Governo, tesi a fronteggiare la crisi del comparto automobilistico, non hanno prodotto alcun risultato riscontrabile nello stabilimento del nolano, perche' non mirati alla produzione di autovetture di alta gamma e non eco-compatibili, attualmente prodotte nel sito in oggetto; le notizie che arrivano dall'insediamento della Fiat di Pomigliano d'Arco sono il segnale eloquente e il preannuncio dell'avvitarsi della crisi su stessa, con conseguenze disastrose sui livelli occupazionali e sulle prospettive di sviluppo, in un'area in cui la contemporanea crisi di altre aziende, quali Atitech, Salfim, Ibm, Tirrenia ed altre, determina una situazione esplosiva sotto l'aspetto sociale; la decisione della proroga della cassa integrazione coinvolge quasi 5.000 operai e circa 500 impiegati, oltre a tutti i dipendenti dell'indotto e delle aziende fornitrici presenti su tutto il territorio, e contribuisce ad aggravare la precarieta' di un elevato numero di posti di lavoro, cosa che si ripercuote anche nell'ambito dell'ordine pubblico; tra l'altro, l'allarme lanciato dal parroco di San Felice in Pincis, a Pomigliano d'Arco, don Peppino Gambardella, parla di crisi di un indotto di altre 9 mila persone che direttamente o indirettamente vivono del lavoro della Fiat, sostenendo che nell'ultimo periodo sono state assai numerose le persone che si sono rivolte alla Caritas per ottenere un aiuto; si tratta di «situazioni di disperazione», che potrebbero avere conseguenze disastrose per l'aumento di fenomeni come l'usura, i furti, la delinquenza -: se il Governo non ritenga necessario intervenire, d'intesa con le parti sociali e i vertici dell'azienda, per favorire il rilancio della produzione dello stabilimento «G. B. Vico» di Pomigliano d'Arco, anche con nuovi modelli eco-compatibili, e accelerare cosi' l'uscita dall'attuale situazione di emergenza, consolidando la posizione dei lavoratori interessati, e nelle more non intenda raddoppiare le settimane di cassa integrazione guadagni, portandole da cinquantadue a centoquattro settimane. (3-00464)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00464 presentata da FORMISANO ANIELLO (ITALIA DEI VALORI) in data 20090331 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
BORGHESI ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) 
DONADI MASSIMO (ITALIA DEI VALORI) 
EVANGELISTI FABIO (ITALIA DEI VALORI) 
RAZZI ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) 
BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) 
CAMBURSANO RENATO (ITALIA DEI VALORI) 
CIMADORO GABRIELE (ITALIA DEI VALORI) 
DI GIUSEPPE ANITA (ITALIA DEI VALORI) 
DI PIETRO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) 
DI STANISLAO AUGUSTO (ITALIA DEI VALORI) 
FAVIA DAVID (ITALIA DEI VALORI) 
GIULIETTI GIUSEPPE (ITALIA DEI VALORI) 
MESSINA IGNAZIO (ITALIA DEI VALORI) 
MISITI AURELIO SALVATORE (ITALIA DEI VALORI) 
MONAI CARLO (ITALIA DEI VALORI) 
MURA SILVANA (ITALIA DEI VALORI) 
ORLANDO LEOLUCA (ITALIA DEI VALORI) 
PALADINI GIOVANNI (ITALIA DEI VALORI) 
PALAGIANO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) 
PALOMBA FEDERICO (ITALIA DEI VALORI) 
PIFFARI SERGIO MICHELE (ITALIA DEI VALORI) 
PISICCHIO PINO (ITALIA DEI VALORI) 
PORCINO GAETANO (ITALIA DEI VALORI) 
ROTA IVAN (ITALIA DEI VALORI) 
SCILIPOTI DOMENICO (ITALIA DEI VALORI) 
ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) 
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FORMISANO ANIELLO (ITALIA DEI VALORI) 

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