INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00440 presentata da FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 12/11/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00440 presentato da FEDRIGA Massimiliano testo presentato Martedì 12 novembre 2013 modificato Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117 FEDRIGA , GIANCARLO GIORGETTI , ALLASIA , ATTAGUILE , BORGHESI , BOSSI , MATTEO BRAGANTINI , BUONANNO , BUSIN , CAON , CAPARINI , GRIMOLDI , GUIDESI , INVERNIZZI , MARCOLIN , MOLTENI , GIANLUCA PINI , PRATAVIERA e RONDINI . — Al Ministro per l'integrazione . — Per sapere – premesso che: da alcuni articoli apparsi recentemente sui quotidiani, si apprende che il centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) è stato, di fatto, reso inagibile e praticamente distrutto dagli stessi clandestini lì ospitati nel corso delle numerose e violente rivolte scoppiate negli ultimi mesi; non si tratta di un fatto isolato, poiché domenica scorsa anche i clandestini ospitati nel centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano hanno dato fuoco a lenzuola, asciugamani e materassi del settore D del centro e solo l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno subito sedato le fiamme, ha evitato conseguenze ancora più gravi; in particolare, si apprende, sempre da articoli di stampa, che in poco più di 60 giorni, sono già cinque gli incendi appiccati al centro di identificazione ed espulsione di via Corelli, concentrati tra il 7 e il 29 settembre 2013, e che ormai quattro dei cinque settori (da 28 posti ciascuno) sono inagibili; come per il centro di identificazione ed espulsione di Gradisca, anche in questo caso i clandestini ospitati saranno trasferiti, date le condizioni di inagibilità delle strutture ed in attesa dell'effettiva espulsione dal territorio italiano, in altre analoghe strutture, sempre se vi sia la disponibilità recettiva; di fatto, tali episodi sono una resa dello Stato verso chi mette sistematicamente atti di danneggiamento e violenza ed il messaggio che passa con questi provvedimenti di trasferimento è che, anche se non si rispettano le leggi italiane e le regole, si può ottenere tutto, tanto che tali episodi di devastazione sono ormai sempre più frequenti; sempre nei giorni scorsi a Bruxelles presso il Parlamento europeo, durante il convegno organizzato dall'associazione LasciateCientrare-European alternatives , il Ministro interrogato ha dichiarato che in materia di centri di identificazione ed espulsione «la normativa nazionale dovrebbe meglio adeguarsi allo spirito di quella europea», senza però meglio specificare quali siano i suoi concreti intendimenti, con ciò alimentando le speranze di una possibile loro definitiva chiusura ed i sempre più frequenti episodi di devastazione e violenza, come quelli sopra specificati; è la stessa direttiva comunitaria 2008/115, cosiddetta direttiva rimpatri, a prevedere la necessaria presenza e operatività in territorio nazionale dei centri di identificazione ed espulsione, che, in particolare, all'articolo 15 e 16 dispone in materia di «trattenimento», prevedendo che avvenga «in appositi centri di permanenza temporanea» «per il tempo necessario all'espletamento diligente delle modalità di rimpatrio»; pertanto, la permanenza nei centri di identificazione ed espulsione è condizione necessaria per procedere all'identificazione del clandestino e al suo effettivo rimpatrio, poiché, sempre ai sensi della sopra citata direttiva, «occorrono norme chiare, trasparenti ed eque per definire una politica di rimpatrio efficace quale elemento necessario di una politica d'immigrazione correttamente gestita» –: quali siano gli intendimenti del Ministro interrogato riguardo alla propria proposta più volte annunciata di procedere alla chiusura dei centri di identificazione ed espulsione, alla luce degli ultimi avvenimenti e della richiamata legislazione comunitaria, e se non ritenga di condannare fermamente tali episodi gravissimi, indice secondo gli interroganti di una totale mancanza di volontà di integrazione e di rispetto delle regole vigenti nel nostro Paese da parte di soggetti entrati clandestinamente nel nostro territorio. (3-00440) (12 novembre 2013)
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Camera dei Deputati 
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20131113 
20131112 
20131112-20131113 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00440 presentata da FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 12/11/2013 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
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ALLASIA STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
ATTAGUILE ANGELO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BORGHESI STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BOSSI UMBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BRAGANTINI MATTEO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUONANNO GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUSIN FILIPPO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAON ROBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GUIDESI GUIDO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
INVERNIZZI CRISTIAN (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MARCOLIN MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MOLTENI NICOLA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
PINI GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
PRATAVIERA EMANUELE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
RONDINI MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
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3/00440 
FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
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