MOZIONE 1/00359 presentata da PINI GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 06/03/2014

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Atto Camera Mozione 1-00359 presentato da PINI Gianluca testo di Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198 La Camera, premesso che: la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) è una banca multilaterale a vocazione sociale. Con i suoi 40 Stati membri, rappresenta il più importante strumento di sostegno alle politiche sociali del continente europeo; sin dall'inizio delle sue attività, nel 1956, la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa ha sostenuto il finanziamento di progetti a carattere sociale ed interventi in situazioni di emergenza, contribuendo in tal modo al miglioramento delle condizioni di vita nelle regioni svantaggiate d'Europa; progressivamente gli ambiti d'azione della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa sono stati estesi al rafforzamento dell'integrazione sociale, alla gestione ambientale e al sostegno alle infrastrutture pubbliche a vocazione sociale; la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa è legalmente e finanziariamente indipendente, basata su un accordo parziale tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa che ne hanno sottoscritto le quote e via via i progressivi aumenti di capitale; tuttavia, agisce in fattiva collaborazione con altre istituzioni finanziarie internazionali e regionali e con la Commissione europea; con la legge 6 luglio 2012, n.117, l'Italia ha aderito all'ultimo aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa in ordine di tempo, per un importo complessivo di 366.078.000 euro, comprendenti l'incorporazione di riserve nel capitale liberato per 40.964.000 euro e la sottoscrizione di nuovi titoli per 325.114.000 euro, con conseguente incremento della quota di capitale detenuta fino all'ammontare di 915.770.000 euro; oggi il nostro Paese è, insieme a Francia e Germania, uno dei maggiori azionisti, con il 16,77 per cento del capitale sottoscritto; per contro, l'ultimo progetto di sviluppo della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa in Italia risale al biennio 2007-2009; negli ultimi anni l'azione della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa si è orientata prevalentemente verso i Paesi dell'Europa dell'est, impegnati nel percorso di adesione all'Unione europea; dal 2007 in avanti, però, le condizioni economico-sociali di molti altri Paesi europei, in particolare quelli dell'area dell'euro, sono cambiate radicalmente a causa della crisi economico-finanziaria, che nei Paesi più indebitati, a seguito dell'intervento formale od informale della Commissione europea e della Banca centrale europea, ha posto e pone seriamente a rischio la possibilità di garantire i diritti sociali e di mantenere un livello accettabile di welfare ; è, oggi, anacronistico ed insostenibile che il nostro Paese continui ad essere un contribuire netto dell'Unione europea, a versare quote imponenti di capitale ai fondi cosiddetti salva Stati e alle altre istituzioni finanziarie, mentre, all'interno, si attuano politiche devastanti dal punto di vista delle spese per il welfare ; la questione della coesione sociale e del suo rafforzamento all'interno dell'Unione europea è uno dei temi centrali della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, impegna il Governo: ad adoperarsi, in quanto diretto interlocutore della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, per sostenere presso la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa progetti destinati alla realizzazione delle finalità della Banca e l'impiego delle relative risorse nel nostro Paese; a farsi promotore di una campagna informativa nazionale orientata ai soggetti potenzialmente destinatari dei finanziamenti, relativa agli strumenti e alle opportunità derivanti dall'azione della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa; a farsi promotore presso la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, nonché presso le istituzioni comunitarie e gli organismi finanziari comunitari, anche attraverso revisione dei meccanismi e delle finalità d'intervento, dell'urgenza di finanziare direttamente nel nostro Paese interventi straordinari per la ricostruzione a seguito di catastrofi naturali, per il contenimento del rischio idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio, nonché per l'edilizia scolastica e per l'edilizia carceraria. (1-00359) « Gianluca Pini , Allasia , Attaguile , Borghesi , Bossi , Matteo Bragantini , Buonanno , Busin , Caon , Caparini , Fedriga , Giancarlo Giorgetti , Grimoldi , Guidesi , Invernizzi , Marcolin , Molteni , Prataviera , Rondini ».
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ALLASIA STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
ATTAGUILE ANGELO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BORGHESI STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BOSSI UMBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BRAGANTINI MATTEO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUONANNO GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUSIN FILIPPO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAON ROBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GUIDESI GUIDO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
INVERNIZZI CRISTIAN (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MARCOLIN MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MOLTENI NICOLA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
PRATAVIERA EMANUELE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
RONDINI MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
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