MOZIONE 1/00340 presentata da GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 12/02/2014

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic1_00340_17 an entity of type: aic

Atto Camera Mozione 1-00340 presentato da GIORGETTI Giancarlo testo presentato Mercoledì 12 febbraio 2014 modificato Martedì 25 marzo 2014, seduta n. 197 La Camera, premesso che: tra gli ultimi giorni del mese di gennaio e i primi giorni di febbraio 2014, in Veneto ed in Emilia si sono verificati eventi atmosferici di grandissima intensità, piogge persistenti e nevicate anche a bassa quota; nel modenese si è resa necessaria l'evacuazione dei cittadini residenti in aree particolarmente esposte alle esondazioni, in particolare nei territori compresi nei comuni di Bastiglia, Bomporto, Sorbara, Bosco di San Felice, Finale Emilia, Camposanto, Albareto, e tali calamità hanno provocato allagamenti e frane in vaste zone della bassa modenese ed altre zone emiliano-romagnole; in Veneto le precipitazioni piovose e nevose hanno causato l'interruzione delle comunicazioni e della viabilità, esondazione di fiumi, allagamenti di terreni agricoli e di centri abitati, di sottopassi e di garage privati, frane e smottamenti su strade, chiusura di molti passi dolomitici, un blackout elettrico prolungato dovuto alle linee dell'alta tensione, in particolare tra le aree del Cadore, dello Zoldano, del Comelico e dell'Agordino, mentre numerose aree del Veneto orientale ed occidentale, del basso padovano e del vicentino erano interessate da allagamenti ed inondazioni; le calamità nevose nella zona dolomitica e prealpina del Veneto, con interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica in Cadore e chiusura di passi e impianti sciistici, hanno avuto contraccolpi particolarmente pesanti perché ha compromesso, in alcuni casi in modo definitivo, la stagione turistica invernale, che per quelle zone rappresenta l'unica fonte di reddito; per contro, la costa veneta e le spiagge di Rosolina, Sottomarina, Lido di Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e Bibione hanno subito gli effetti del maltempo con l'accumulo di rifiuti e detriti, la cui pulizia e ripristino delle spiagge deve essere operata con celerità per garantire l'avvio degli stabilimenti balneari della stagione turistica estiva alle porte; mentre numerose zone della montagna veneta erano bloccate dalle abbonanti nevicate, in pianura il maltempo faceva crescere repentinamente il livello dei principali fiumi emiliani, vicentini e padovani, come il Secchia, il Bacchiglione ed il Brenta, esondati in alcuni punti del loro corso e tanto da costringere, in alcune località, tra cui Bovolenta, Battaglia Terme, Montegrotto Terme, Chioggia ed alcuni quartieri di Padova, a sgomberare le case, sfollando centinaia di famiglie; a Montegrotto Terme una donna a causa del maltempo è deceduta; nel periodo compreso tra il 30 gennaio ed il 10 febbraio 2014 la provincia di Verona è stata colpita da precipitazioni importanti che hanno messo in crisi l'intera rete di scolo. Particolarmente colpita la bassa veronese con allagamenti importanti nei comuni di Legnago, Cerea, Terrazzo, Bevilacqua e Boschi S. Anna, causa la tracimazione di alcuni corsi d'acqua ed il reflusso della rete fognaria. Sono stati rilevati gravi danni al manto stradale (buche di vario genere ed entità); danni ad abitazioni private (allagamenti seminterrati, allagamenti pian terreni); gravi sofferenze (asfissia) ai seminativi invernali e alle piantagioni di vigneti e frutteti (in particolar modo nei comuni di Terrazzo, Bevilacqua e Boschi S. Anna dove gli allagamenti si sono protratti per 7 giorni consecutivi); danni alle scarpate dei corsi d'acqua (frane), con pericolo per la pubblica incolumità, anche in considerazione che spesso in sommità ci sono strade provinciali o comunali; nel modenese l'alluvione ha ulteriormente aggravato la situazione sociale ed economica di parte del territorio emiliano-romagnolo, già compromessa dagli eventi sismici del 2012 e dagli eventi atmosferici del 2013, con danni diretti e indiretti, provocati dall'allagamento di oltre dieci mila ettari di terreni coltivati ed abitati, ad oggi incalcolabili; in data 3 febbraio 2014, il presidente della giunta regionale del Veneto dichiarava lo «stato di crisi» per gli eccezionali eventi atmosferici verificatesi in Veneto a partire dal 30 gennaio 2014, provvedendo, altresì, a chiedere al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello «stato di emergenza» ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n.225, e successive modificazioni e integrazioni, e tale richiesta è motivata anche dalle pesanti conseguenze che l'evento calamitoso ha determinato sull'economia locale veneta, come nel settore turistico montano, con danni enormi agli impianti di risalita sepolti dalla neve; complessivamente tra le province di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona e Padova, sono diverse centinaia le abitazioni civili e le attività economiche che hanno subito danni strutturali agli edifici, rendendoli parzialmente o completamente inagibili, e oggi i comuni veneti ed emiliani interessati dalle calamità stanno predisponendo una stima precisa dei danni riscontrati, così da impegnare, conseguentemente, le necessarie somme per ripristinare le infrastrutture danneggiate, quali principalmente strade, ponti ed edifici pubblici; i danni prodotti alle abitazioni e alle imprese giustificano il ricorso anche al fondo di solidarietà dell'Unione europea, giacché i danni diretti stimati potrebbero nel loro complesso raggiungere i 3 miliardi di euro indicati dal regolamento (Ce) 11 novembre 2002, n.2012/2002, e, in conformità a quanto disposto dal menzionato regolamento, la domanda di contributo deve pervenire alla Commissione europea entro 10 settimane a partire dal primo danno subito; qualora l'ammontare dei danni fosse al di sotto della predetta soglia comunitaria, è necessario comunque che lo Stato intervenga a favore delle popolazioni e delle imprese colpite tramite la defiscalizzazione e la decontribuzione, per il biennio 2014-2015, tanto più che la sola regione Veneto contribuisce alle entrate dello Stato con un «residuo fiscale» di oltre 20 miliardi di euro; nell'ambito dei richiesti interventi statali deve essere prevista anche l'esclusione dal patto di stabilità interno dei fondi occorrenti ai comuni per la manutenzione e la messa in sicurezza idraulica dei rispettivi territori colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici di gennaio e febbraio 2014; il Governo, così come in analoghe vicende accadute nel recente passato, ha già fatto ricorso allo strumento del decreto-legge per disporre interventi, anche finanziari, immediati, impegna il Governo: compatibilmente con le relative risorse stanziate: a deliberare lo «stato di emergenza» per gli eccezionali eventi atmosferici verificatesi nelle aree comprese tra l'Emilia-Romagna ed il Veneto a partire dal gennaio 2014, ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n.225, e successive modificazioni e integrazioni; ad assumere iniziative normative finalizzate a sostenere le popolazioni e le imprese colpite dagli eccezionali eventi atmosferici di gennaio e febbraio 2014 tramite la defiscalizzazione e la decontribuzione per il triennio 2014-2016, sospendendo immediatamente ogni adempimento fiscale, contributivo e assicurativo relativo a persone fisiche e giuridiche, nonché i mutui, per i contribuenti e le imprese dei comuni veneti ed emiliani interessati dagli eventi calamitosi; ad assumere iniziative per stanziare, nell'ambito delle prossime iniziative normative, risorse da destinare alle persone fisiche e alle attività d'impresa per il ristoro di danni derivanti dalla perdita di beni come la prima abitazione o i mobili strumentali all'esercizio delle attività stesse, assumendo iniziative per incrementare le ulteriori risorse a favore degli enti locali contro il dissesto idrogeologico e prevedendo, altresì, che le somme provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni, nonché le risorse proprie di tali enti impiegate per far fronte all'emergenza alluvionale e alle conseguenti opere di ripristino, siano escluse dai limiti imposti dal patto di stabilità, sia delle regioni che degli enti locali. (1-00340) (Testo modificato nel corso della seduta) « Giancarlo Giorgetti , Giorgia Meloni , Matteo Bragantini , Gianluca Pini , Busin , Caon , Marcolin , Prataviera , Allasia , Borghesi , Bossi , Buonanno , Caparini , Fedriga , Grimoldi , Guidesi , Invernizzi , Molteni , Rondini ».
xsd:string MOZIONE 1/00340 presentata da GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 12/02/2014 
Camera dei Deputati 
xsd:integer
20140325 
20140212 
20140212-20140325 
MOZIONE 1/00340 presentata da GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 12/02/2014 
MOZIONE 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=9&idDocumento=1/00340 
ALLASIA STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BORGHESI STEFANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BOSSI UMBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BRAGANTINI MATTEO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUONANNO GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUSIN FILIPPO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAON ROBERTO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
GUIDESI GUIDO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
INVERNIZZI CRISTIAN (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MARCOLIN MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MOLTENI NICOLA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
PINI GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
PRATAVIERA EMANUELE (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
RONDINI MARCO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MELONI GIORGIA (FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE) 
xsd:dateTime 2018-05-16T19:40:39Z 
1/00340 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=6&idDocumento=1/00340 

data from the linked data cloud