INTERPELLANZA URGENTE 2/01773 presentata da GIBIINO VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20121204

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-01773 presentata da VINCENZO GIBIINO martedi' 4 dicembre 2012, seduta n.728 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che: L'Ecobonus, istituito dalla legge n. 265 del 2002, e' l'incentivo nazionale diretto a tutti gli autotrasportatori che ha come obiettivo quello di sostenere le imprese a fare il miglior uso possibile delle rotte marittime; nello specifico il bonus prevede il rimborso fino ad un massimo del 30 per cento, del prezzo pagato dalle imprese di autotrasporto che scelgono la via marittima ritenuta fondamentale in termini di decongestionamento del traffico viario e maggiormente opportuna sotto il profilo dell'impatto ambientale; un ulteriore obiettivo della legge n. 265 e' quello di incoraggiare forme di associazione tra imprese di piccole dimensioni che utilizzano in modo efficiente le alternative marittime al trasporto su gomma e a beneficiarne sono tutte le imprese di autotrasporto, compresi i consorzi temporanei o permanenti esistenti, cosi' come le semplici associazioni di operatori del trasporto che imbarcano autocarri e autoarticolati conformemente alle norme comunitarie (accompagnati o meno dagli autisti) su navi merci (Ro-Ro e Ro-Pax); il sistema italiano dell'Ecobonus dal 2007 al 2009 ha erogato circa 170 milioni di euro e dal rapporto stilato dalla Rete autostrade mediterranee emerge che nello stesso periodo sono state trasportate 44 milioni di tonnellate di merci; si e' calcolato peraltro che, sulla rete stradale nazionale, sono transitati 500 mila Tir in meno, con un risparmio di 411 milioni di euro in termini sociali (calo del tasso di incidentalita') ed ambientali (minore consumo energetico, decongestione del traffico stradale e riduzione delle emissioni inquinanti); anche la Commissione europea nell'autorizzazione all'ecobonus relativamente al triennio 2007-2009 ha definito la misura una best practice in grado rispettare gli obiettivi fissati nel libro bianco del 2001 sulla politica europea dei trasporti dal quale emerge la necessita' di adottare misure che armonizzano tecnica ed interoperabilita' fra i diversi sistemi soprattutto se riferiti al traffico dei container; l'interscambio marittimo nel 2011 ha generato oltre 242 miliardi di euro, il 15,3 per cento del totale del prodotto interno lordo italiano. Anche nel 2009, anno nefasto per i mercati di tutto il mondo, si sono stimati traffici per 171 miliardi di euro, l'11,3 per cento del prodotto interno lordo e nel 2010 la percentuale d'incidenza sulla ricchezza nazionale e' cresciuta di nuovo attestandosi al 13,9 per cento. In buona sostanza, nel periodo 2008-2011, nonostante il nero 2009, i traffici marittimi nazionali sono aumentati complessivamente di oltre 10 miliardi di euro; i dati Coeweb 2012 confermano gli effetti positivi dell'Ecobonus: dal 2007 al 2011 il trasporto viario e' diminuito del 17,5 per cento mentre quello marittimo e' aumentato del 4,3 per cento. In particolare il peso del trasporto stradale sul totale dei traffici ha subito una contrazione dell'8,9 per cento passando dal 30,9 per cento al 31,2 per cento; tuttavia, in agosto la Commissione europea ha comunicato al Governo italiano di considerare aiuto di Stato il contributo per il trasporto combinato strada-mare relativo ai due esercizi passati e ha dato tempo all'Italia fino al 27 agosto per replicare a questi sospetti con risposte motivate; a quanto consta agli interpellanti secondo le prime indicazioni di Bruxelles, che sembra aver rigettato in toto giustificazioni delle autorita' italiane, gli eco bonus sarebbero da considerarsi a tutti gli effetti aiuti di Stato e in quanto tali in contrasto con la normativa comunitaria; il 5 ottobre 2012, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, la Commissione ha ribadito l'illiceita' del contributo finanziario concesso agli autotrasportatori per imbarcare i propri veicoli sulle navi o meglio lo ha ritenuto lecito solo per il triennio 2007-2009; la Commissione ha inoltre affermato che dopo il 2009 il flusso di trasferimento dalla strada al mare doveva camminare da solo, anzi bisognava garantire un quantitativo di tratte analogo a quello del triennio in cui l'ecobonus era stato erogato. Andare oltre il triennio senza aver rispettato anche l'aspetto quantitativo costituirebbe un aiuto di Stato e, pertanto, l'erogazione degli eco bonus relativi agli anni 2010 e 2011 viene messa in discussione; le mancate erogazioni arrecano ingenti danni economici a tutte quelle imprese che, credendo nella validita' del progetto, avevano optato per la modalita' di trasporto marittimo e a farne letteralmente le «spese» sono le aziende meno strutturate, per le quali il rimborso dell'Ecobonus rappresenta almeno il 30 per cento dei propri bilanci; la decisione della Commissione europea di non erogare le somme stanziate per le annualita' pregresse sta mettendo in ginocchio soprattutto le 700 imprese siciliane, che certe delle sovvenzioni hanno continuato ad investire in Autostrade del mare. Si tratta di imprese che hanno creduto nel progetto eco bonus e lo hanno condiviso nella consapevolezza, inoltre, che il sistema viario della propria regione, versa in condizioni pessime e che il trasporto marittimo rappresenta di conseguenza un «passaggio obbligato» per lo sviluppo economico del territorio -: quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare affinche' l'unione europea consenta l'erogazione degli incentivi 2010-2011, tenuto conto, per di piu', che i mezzi pesanti che abitualmente utilizzano le «Autostrade del mare» sono 1.500.000 e che esiste la concreta possibilita' di incrementare del 50 per cento il trasporto marittimo a tutto vantaggio dell'economia e senza costi aggiuntivi; se il Governo, nell'ipotesi di un inasprimento delle posizioni dell'Unione europea, intenda ricorrere ad altre forme di incentivi a favore delle imprese di autotrasporto anche per il triennio 2012-2014, affinche' il trasporto marittimo faccia da traino per l'economia italiana in quanto volano di internazionalizzazione, investimenti infrastrutturali, di occupazione e crescita del prodotto interno lordo. (2-01773) «Gibiino, Gioacchino Alfano, Armosino, Bellotti, Bernardo, Casero, Cassinelli, Ceroni, Cesaro, Ciccioli, Cosenza, De Corato, Del Tenno, Distaso, Vincenzo Antonio Fontana, Formichella, Fucci, Garagnani, Garofalo, Germana', Giro, La Loggia, Landolfi, Lisi, Minardo, Misuraca, Nastri, Nizzi, Nola, Pagano, Palmieri, Palumbo, Papa, Pianetta».
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INTERPELLANZA URGENTE 2/01773 presentata da GIBIINO VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20121204 
INTERPELLANZA 
ALFANO GIOACCHINO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
ARMOSINO MARIA TERESA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BELLOTTI LUCA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CASSINELLI ROBERTO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CERONI REMIGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CESARO LUIGI (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CICCIOLI CARLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
COSENZA GIULIA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DE CORATO RICCARDO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DEL TENNO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DISTASO ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FONTANA VINCENZO ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FORMICHELLA NICOLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GAROFALO VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LA LOGGIA ENRICO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LANDOLFI MARIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LISI UGO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MINARDO ANTONINO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MISURACA DORE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NASTRI GAETANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NIZZI SETTIMO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NOLA CARLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PAGANO ALESSANDRO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PALMIERI ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PALUMBO GIUSEPPE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PAPA ALFONSO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PIANETTA ENRICO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GERMANA' ANTONINO SALVATORE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CASERO LUIGI (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GIRO FRANCESCO MARIA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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