INTERPELLANZA URGENTE 2/00738 presentata da VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100601

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_00738_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00738 presentata da SILVIA VELO martedi' 1 giugno 2010, seduta n.330 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che: il settore del trasporto merci ferroviario ha visto nel corso degli ultimi due decenni un importante processo di innovazione normativa che e' sfociato a partire dagli anni 2000 con la liberalizzazione del trasporto merci su ferro; a fronte di tale evoluzione legislativa, nel periodo 2003-2007, si e' registrato un incremento dei volumi di trasporto che sono passati da 10,43 a 13,19 miliardi di tonnellate/chilometro, soprattutto lungo la direttrice nord-sud e con un corrispondente incremento degli investimenti da parte degli operatori privati italiani e stranieri; come e' noto, tale modalita' di trasporto puo' vantare il piu' alto valore in termini di compatibilita' ambientale sia nei confronti del trasporto aereo, sia del trasporto su gomma, rispetto al quale registra un 77 per cento in meno di emissione di gas serra e un 77 per cento in meno di emissione di anidride carbonica; la nostra infrastruttura ferroviaria puo' beneficiare dell'opportunita' di trovarsi in diretta e funzionale correlazione con i tre principali assi di traffico europei: l'Asse ovest (Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia e Italia); l'Asse nord-sud (Penisola scandinava, Germania, Olanda, Svizzera, Austria e Italia); l'Asse est (Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Balcani, Grecia e Italia); tuttavia, i piu' recenti dati indicano per l'Italia volumi trasportati su rotaia in calo, con solo il 9,9 per cento rispetto al totale annuo, contro il 17,7 per cento della media europea (Eurostat yearbook 2009), mentre la gomma arriva al 90,1 per cento, contro il 76,7 per cento dell'Europa; si stima che in Italia la congestione stradale costi 25 miliardi di euro all'anno, circa 2 punti percentuali di Pil (dati freight leaders council), il doppio rispetto alla media Unione europea; come sostenuto lo scorso novembre da Federmobilita', l'associazione di assessorati ai trasporti di regioni, province e comuni, in occasione della prima edizione della manifestazione MercinTreno, il rilancio e l'incentivazione del trasporto ferroviario delle merci costituisce uno dei presupposti per dare maggiore competitivita' al sistema economico nazionale, anche in vista della prossima ripresa economica. La situazione della mobilita', gia' oggi molto difficile, rischiera' di diventare ingovernabile, in assenza di azioni concrete, quando l'economia ricomincera' a marciare ai livelli precedenti alla crisi economica; la strategia aziendale di Trenitalia, alla luce di alcune scelte avviate in determinati ambiti regionali, appaiono contraddire la necessita' di uno sforzo organizzativo e finanziario volto a potenziare e migliorare gli standard qualitativi del nostro sistema di trasporto merci su rotaia; in particolare, nella regione Toscana, e' stato comunicato dalla societa' Trenitalia, la chiusura degli scali ferroviari di Grosseto, Chiusi, Empoli, Arezzo, San Giovanni e successivamente delle postazioni logistiche di Pisa San Rossore e Massa zona industriale mentre, nel 2009, gli occupati nella divisione cargo della regione sono calati di 134 unita' su un totale di 599 lavoratori; processo organizzativo gestito tutt'ora in maniera unilaterale da Trenitalia, con trasferimenti pseudo volontari ed in particolare, con elargizione di lauti compensi economici al personale, per lasciare l'azienda; altrettanto vistosi risultano i casi della Sicilia e della Sardegna, dove rispettivamente, come denunciato dai sindacati aziendali, dopo la chiusura di quasi tutti gli scali merci siciliani, si profila l'interruzione del traffico ferroviario delle merci in Calabria, per farle proseguire sull'isola a bordo di camion, e la chiusura del collegamento Golfo Aranci-Civitavecchia, poi, solo parzialmente, ripristinato; tali azioni di riduzione progressiva del perimetro di azione, con la chiusura di numerose relazioni di servizio e la riduzione consistente dei volumi, rischiano di lasciare intere aree del Paese sprovviste di collegamenti ferroviari per il trasporto ferroviario delle merci; l'attuale sistema di agevolazioni fiscali prevede un evidente squilibrio a favore del trasporto merci su gomma, a discapito di quello su rotaia, soprattutto per le tratte superiori a 250 chilometri, e a differenza di quanto avviene negli altri Paesi europei -: quali siano i dati a disposizione del Governo relativamente agli andamenti del trasporto ferroviario delle merci nel nostro Paese, sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto al complessivo dato nazionale, nonche' con riferimento ai diversi operatori esistenti; quali urgenti iniziative, coinvolgendo le istituzioni locali e regionali, intenda assumere per scongiurare la chiusura degli impianti ferroviari (scali merci e interporti, eccetera), in questo caso situati nella regione Toscana, che hanno la conseguenza di gravi ripercussioni sul lavoro, sull'occupazione e anche sulla dismissione delle infrastrutture ferroviarie; quali iniziative a carattere generale, intenda assumere al fine di favorire un recupero di competitivita' della modalita' ferroviaria di trasporto merci, in linea con le iniziative degli altri Paesi dell'Unione europea in cui il servizio ferroviario registra migliori performance; quali siano gli intendimenti del Governo in relazione alle scelte di Trenitalia, non solo dal punto di vista della compatibilita' aziendale e di conformita' con gli strumenti negoziali sottoscritti, ma anche con riferimento all'interesse nazionale del riequilibrio tra le diverse modalita' di trasporto; quali iniziative intenda assumere per sostenere la domanda di trasporto ferroviario di merci da parte delle imprese presenti sul territorio nazionale, nonche' per evitare che ancora una volta siano i lavoratori a pagare le scelte rinunciatarie in materia di sviluppo del settore. (2-00738) «Velo, Meta, Lovelli, Ginefra, Viola, Realacci, Zaccaria, Mattesini, Fontanelli, Lulli, De Torre, Lo Moro, Trappolino, Boffa, Scarpetti, Cenni, Andrea Orlando, Graziano, Boccia, Sani, Esposito, Siragusa, Fluvi, Ceccuzzi, Tullo, Albonetti, Nannicini, Gatti, Giacomelli, Froner, Zunino, Federico Testa».
xsd:string INTERPELLANZA URGENTE 2/00738 presentata da VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100601 
xsd:integer
20100601-20100603 
INTERPELLANZA URGENTE 2/00738 presentata da VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100601 
INTERPELLANZA 
ALBONETTI GABRIELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCIA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOFFA COSTANTINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CECCUZZI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE TORRE MARIA LETIZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FLUVI ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FONTANELLI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FRONER LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GIACOMELLI ANTONELLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GINEFRA DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRAZIANO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) 
LOVELLI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LULLI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
META MICHELE POMPEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NANNICINI ROLANDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ORLANDO ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANI LUCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCARPETTI LIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TESTA FEDERICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
TULLO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VIOLA RODOLFO GIULIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZACCARIA ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZUNINO MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
xsd:dateTime 2014-05-14T23:21:38Z 
2/00738 
VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) 

blank nodes

data from the linked data cloud