INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00227 presentata da TORCHIO GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920806

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro, del bilancio e programmazione economica e per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e dell'agricoltura e foreste. - Per sapere se siano a conoscenza del piano di sostegno per 900 mila agricoltori francesi varato dal primo ministro Beregovoy e dal ministro dell'agricoltura Mermaz e di cui ha dato notizia il quotidiano parigino Le Monde del 22 luglio: "Si tratta - ha dichiarato il primo ministro - di un "piano di accompagnamento della riforma della PAC adottata dai Dodici il 21 maggio 1992, che si basa contemporaneamente su uno sforzo di solidarieta' nazionale e su prospettive di modernizzazione"". Il quotidiano parigino dedica il 22 luglio una serie di articoli all'avvenimento. Un primo articolo spiega i dettagli del piano pluriennale - gli interventi previsti vanno dal 1993 al 1996 - che si articola su quattro punti: l'alleggerimento degli oneri fiscali: proseguendo sulla linea portata avanti nel 1991 e 1992, il governo ha deciso di sopprimere totalmente, dal 1994 al 1996 e per gradi, la parte dipartimentale dell'imposta sui fondi non costruiti. La parte regionale sara' soppressa intregralmente dal 1993. L'anno prossimo questa misura, aggiunta agli esoneri decisi nel 1991, costera' allo Stato 930 milioni di franchi in rimborsi alle regioni per i mancati introiti fiscali. In totale, il risparmio sulle tasse per tutti gli agricoltori raggiungera' nel complesso i 2,8 miliardi di franchi per un totale di 616 miliardi. D'altra parte, il massimale dell'anticipo per investimenti sara' portato da 30 mila a 60 mila franchi sul reddito imponibile e, al di la' dei 30 mila franchi, il tasso di deduzione sara' del 10 per cento. Ultima misura, vigorosamente reclamata dagli agricoltori: l'esenzione o lo scaglionamento del pagamento degli oneri sociali per quegli agricoltori alle prese con difficolta' di pagamento particolarmente ardue (oltre i 150 milioni di franchi); misure per la riduzione del debito: un nuovo stanziamento di 1,2 miliardi di franchi sara' destinato al Fonds d'allegement des charges (FAC) e permettera' di ridefinire il debito degli agricoltori che hanno piu' investito. Le riduzioni degli interessi potranno raggiungere il 2 per cento e saranno discusse ed applicate a livello locale. La sorte delle cooperative, molte delle quali sono in situazione di grave difficolta', saranno esaminate con particolare attenzione; aiuti alla modernizzazione ed all'estensivizzazione: a partire dal 1993, i giovani agricoltori che desiderino diversificare le proprie produzioni o investire, nella loro azienda, nei servizi (ad esempio nell'agriturismo) o estensivizzare le produzioni, beneficeranno di un aiuto di 20 mila franchi. Per non penalizzare coloro i quali hanno gia' ristrutturato le loro aziende in questo senso, la disposizione ha effetto retroattivo a partire dal 1^ luglio 1992. La deduzione fiscale accordata ai beneficiari del fondo "giovani agricoltori" sara' estesa ai beneficiari dei prestiti agevolati. A queste misure (140 milioni di franchi) si aggiunge un dispositivo di sostegno ad un'agricoltura piu' estensiva e piu' rispettosa dell'ambiente. A partire dal 1993 entrera' in vigore un premio per gli allevamenti estensivi (meno di un grosso bovino per ettaro di pascolo). L'ammontare di questo "premio all'erba" e' per ora fissato in 120 franchi all'ettaro e raggiungera' i 300 franchi nel 1995. La Comunita' europea coprira' il 50 per cento del costo. Infine, l'indennta' versata nelle zone meno favorite e di montagna sara' rivalutata dell'11 per cento e la defiscalizzazione dei biocarburanti - inizialmente intesa fino al 1996 - sara' definitiva. Il Governo si impegna, a partire da questo autunno, a formare un gruppo di lavoro che associ rappresentanti della professione agricola ed industriali del petrolio per convenire delle misure per sviluppare le colture cosiddette "energetiche" e l'uso dei biocarburanti; misure congiunturali: queste misure sono essenzialmente destinate ai frutticoltori ed ai viticoltori vittime delle forti gelate della primavera del 1991. Per l'insieme delle calamita' agricole dell'anno scorso, le somme erogate raggiungeranno gli 1,5 miliardi di franchi, pari a 320 miliardi. Godranno di crediti eccezionali anche i produttori ortofrutticoli e gli ovinicoltori. Per quanto riguarda i viticoltori, il governo ritiene necessario, con la prospettiva di un raccolto abbondante, sostenere coloro i quali si siano impegnati in una politica di qualita' e di controllo della produzione. A tal fine sono previsti 250 milioni di franchi pari a 55 miliardi. Le reazioni dei sindacati sono state le seguenti: Luc Guyau, presidente della FNSEA, ha espresso la propria soddisfazione: "Abbiamo chiesto una riparazione per i guasti provocati dalla riforma della politica agricola comune e siamo stati ascoltati. Oggi, gli agricoltori possono constatare che il governo ha preso la misura delle loro difficolta'. Ma non siamo totalmente soddisfatti". Secondo Guyau, gli effetti della riforma della Pac non possono essere completamente misurati e, di conseguenza, il "lavoro per "riformare la riforma" deve essere permanente"; Guy Le Fur, portavoce della Confe'de'ration Paysanne, ha sottolineato gli aspetti positivi degli aiuti all'estensivizzazione e del "premio all'erba", pur lamentando una certa debolezza del dispositivo: "A titolo di paragone, il sostegno per un ettaro di grano e' dell'ordine dei 2.300 franchi contro 120 franchi per un ettaro di pascolo". Si segnala, infine, un articolo di commento di Francois Grosrichard, che valuta in modo positivo le misure messe a punto dal Governo. "Si e' dimostrato - scrive tra l'altro Grosrichard - che nonostante una politica comunitaria sempre piu' integrata, i singoli Stati conservano un margine di manovra. A condizione di saperlo e volerlo usare" -: se, a fronte di una manovra complessiva che prevede per gli agricoltori francesi circa 1.200 miliardi di aiuti nazionali integrativi rispetto a quelli previsti dalla nuova Pac, esiste una qualsivoglia volonta' politica di introdurre nel nostro ordinamento misure analoghe e se si' in quali settori ed in quale misura. (5-00227)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
ALOISE GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
BERNI STEFANO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
BIASCI MARIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
BORRI ANDREA (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
BRUNI FRANCESCO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
CARLI LUCA (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
CASTELLOTTI GUIDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
CIAFFI ADRIANO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
CILIBERTI FRANCO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
CORSI HUBERT (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
DELFINO TERESIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
DIANA LINO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
FERRARI FRANCESCO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
FERRARI WILMO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
GELPI LUCIANO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
GIOVANARDI CARLO AMEDEO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
IODICE ANTONIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
LIA ANTONIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
MANTI LEONE (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
PATRIA RENZO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
PERRONE VINCENZO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
POLIDORO GIOVANNI (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
RICCIUTI ROMEO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
RINALDI LUIGI (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
ROJCH ANGELINO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
ROSINI GIACOMO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
SILVESTRI GIULIANO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
TARABINI EUGENIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
TEALDI GIOVANNA (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
URSO SALVATORE (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
VITI VINCENZO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
ZAMBON BRUNO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
ZAMPIERI AMEDEO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
DI GIUSEPPE COSIMO DAMIANO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
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TORCHIO GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI 
19921203 

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