ODG IN ASSEMBLEA SU MOZIONI ABBINATE 9/1072/001 presentata da LIOTTA SILVESTRE SAVERIO (FORZA ITALIA) in data 19941121

La Camera, alla conclusione della sessione di bilancio per il 1995, considerato che l'obiettivo del risanamento dei conti pubblici e del rientro dagli attuali livelli di debito e' una finalita' condivisa da tutte le forze politiche in quanto conforme ad interessi generali e permanenti del paese; che al fine di realizzare un effettivo confronto in Parlamento tra diverse possibili strategie politiche occorre sia confermato e valorizzato il processo di formazione di un sistema di regole in attuazione dei principi costituzionali, fondato sulla previa definizione dei vincoli e degli obiettivi relativi agli equilibri finanziari; che il confronto tra le diverse scelte politiche deve fondarsi su presupposti di coerenza rispetto a dati tecnici acquisiti in via il piu' possibile neutra e verificabile, anche per motivare decisioni spesso difficili su una base di assoluta trasparenza; che il proseguimento di una azione di contenimento del debito nel rispetto dei diritti costituzionali dei cittadini richiede interventi sempre piu' complessi, che devono pertanto essere preceduti da istruttorie particolamente approfondite e motivate, al fine di individuare nuovi strumenti per la eliminazione degli sprechi e di ogni forma di diseconomia e perseguire l'uso ottimale delle risorse pubbliche; che l'asse fondamentale di questa azione nei prossimi anni deve restare il proseguimento della riforma e della razionalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dagli apparati che presiedono all'entrata e ai grandi flussi di spesa, nel senso della massima economicita' nel rapporto costi benefici e nella direzione del decentramento e della piena responsabilita' di tutti centri di spesa; impegna il Governo 1) a programmare, fin dall'inizio del prossimo esercizio, l'attivita' delle strutture di ricerca economica dello Stato e degli enti pubblici (Ragioneria generale dello Stato, Servizio studi della Banca d'Italia, Consiglio degli esperti, Commissione tecnica per la spesa pubblica, ISCO, ISPE, ISTAT, etc) per predisporre gli studi necessari in modo da realizzare una verificabile ricostruzione degli andamenti tendenziali per ciascuno dei grandi settori di spesa corrente (previdenza, assistenza, ammortizzatori sociali, sanita' e pubblico impiego) e dell'entrata; a ricomprendere nella documentazione da predisporre un quadro comparato delle differenze quantitative delle risorse stanziate tra i principali paesi della Unione Europea per le grandi finalita' di spesa sociale rispetto al PIL, al volume complessivo delle entrate e al personale pubblico addetto, rilevando anche le principali differenze nelle prestazioni relative ai punti cruciali di spesa; a ricomprendere altresi' in tali studi gli approfondimenti necessari a comparare effettivamente aspetti quantitativi e qualitativi della pressione fiscale presso gli stessi paesi anche con riferimento alle modalita' seguite nelle procedure di accertamento fiscale e nella repressione dell'evasione fiscale; ad allegare gli studi a tal fine svolti al documento di programmazione economica finanziaria per il triennio 1996-1998; 2) a definire l'obiettivo del fabbisogno di cassa del settore statale per l'anno 1996 sulla base di una scomposizione delle voci corrispondenti ai grandi settori che concorrono alla formazione del fabbisogno di cassa per i due anni precedenti a confronto con l'andamento tendenziale e con la variazione che s'intende determinare per ciascuna voce con la manovra di correzione; a indicare, accanto all'obiettivo programmatico del fabbisogno in ciascuno dei tre anni considerati, le ulteriori componenti dell'indebitamento complessivo del settore pubblico dovuto a indebitamento con l'estero, crediti d'imposta, mutui e altre forme di esposizione dello Stato e di altri enti pubblici; 3) a proseguire sulla strada avviata con il bilancio sperimentale in base alla esperienza compiuta e a darne seguito predisponendo al piu' presto un disegno di legge per la riforma del bilancio basata sull'individuazione di unita' operative omogenee di entrata e di spesa attraverso il generale riaccorpamento di capitoli aventi analoga finalizzazione secondo gli indirizzi di riforma della pubblica amministrazione e nella direzione del decentramento e della massima responsabilita' di gestione. Cio' anche al fine di consentire alle Camere di concentrare la deliberazione su grandi e significative poste di bilancio e di accentuare forme di controllo e di responsabilita' di gestione verificabili attraverso il rapporto costi-benefici e obiettivi-risultati; a tenere costantemente aggiornate le Camere e, per esse, le Commissione bilancio, sul processo di revisione della struttura dei capitoli che dovra' essere occasione di una valutazione anche puntuale della vigente legislazione di spesa e di entrata e della revisione di ogni singola posta; a tenere ferma la separazione tra le gestioni contabili e ad evitare di conseguenza il mantenimento in esercizio dei residui di spesa oltre i termini consentiti dalle vigenti norme di contabilita'; 4) a concorrere attivamente alla azione di costante perfezionamento dei documenti e delle regole relative alle procedure finanziarie in Parlamento, presentando alle Camere possibilmente entro il 31 marzo 1995 una relazione recante proposte suscettibili di attuazione fin dalla successiva decisione di bilancio mediante intese tra Camera, Senato e Governo, analoghe a quelle che hanno condotto alla formazione della legge n. 362 del 1988. Tali proposte dovrebbero in particolare essere volte a: a) preordinare modifiche immediate, nel caso in cui la riforma legislativa del bilancio non intervenga in tempo utile, da operare nel disegno di legge di bilancio per il 1996 come prima graduale applicazione della riforma mediante accorpamento e semplificazione dei capitoli in parallelo con le linee di riforma della pubblica amministrazione e della dirigenza; b) apporre un completo apparato di note nelle tabelle relative ai singoli stati di previsione del disegno di legge di bilancio idoneo a chiarire la natura di ciascuna posta con particolare riferimento alla esistenza di vincoli legislativi, alla natura inderogabile degli oneri e alla componente discrezionale; c) indicare nella impostazione della manovra di correzione gli effetti degli interventi di contenimento del fabbisogno concernenti enti decentrati di spesa in conseguenti riduzioni dei trasferimenti a carico del bilancio dello Stato in modo da eliminare forti disarmonie nella determinazione degli effetti di cassa rispetto alle corrispondenti poste del bilancio e a chiarire la sfera di autonomia e responsabilita' degli enti decentrati anche nell'ambito del loro concorso al risanamento dei conti pubblici; d) semplificare gli strumenti della procedura di bilancio verificando la possibilita' di ricondurre alla legge finanziaria un contenuto normativo ulteriore rigorosamente limitato alle sole modifiche della legislazione sostanziale concernente entrate e spese in quanto siano esclusivamente rivolte a rientrare negli obiettivi di saldo netto e di fabbisogno con assoluta esclusione della introduzione di nuove entrate e di nuove finalita' di spesa, nonche' di ogni aumento di spesa anche se compensati (salvi i fondi speciali per le nuove leggi); e) verificare la possibilita' di associare nelle tabelle dei fondi speciali alla ripartizione per ministeri la indicazione dei programmi di spesa espressi mediante voci corrispondenti al primo e al secondo livello della classificazione funzionale. (9/1072/1).