ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/2531/001 presentata da DELBONO EMILIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19961218

La Camera, premesso che l'utilizzo del pensionamento anticipato, quale strumento di gestione degli esuberi di personale, ha caratterizzato il sistema degli ammortizzaotri sociali ed accompagnato il processo di ristrutturazione industriale in atto almeno da un decennio ed in via di completamento; l'istituto del pensionamento anticipato, nelle sue varie forme, rappresenta uno strumento oneroso sul piano finanziario, estraneo agli strumenti di reimpiego e ad interventi di politica attiva del lavoro e consentito solo per alcuni settori e categorie di lavoratori; il ricorso al pensionamento anticipato, quale strumento ordinario di intervento nelle crisi del sistema produttivo, determina atlresi' la diffusione di attivita' non regolari e sommerse (l'Inps ha richiamato che gia' sono 100.000 i prepensionamenti in carico all'istituto); nel primo semestre del 1996 i prepensionamenti sono notevolemente cresciuti: l'Inps aveva calcolato per il 1996 12.000 liquidazioni per il regime generale ed altri 9.800 per il settore trasporti, a cui sono aggiunti i pensionamenti anticipati stabiliti nei settori della siderurgia, dell'amianto e del settore portuale, Alitalia, previsti da decreti attualmente all'esame del Parlamento; in questo modo si sono quindi determinati ulteriori ottomila prepensionamenti, che hanno portato il totale per il 1996 a quasi trentamila per un costo totale che si attesta intorno ai 670 miliardi oltre ai 1.600 miliardi per il fondo ferrovieri; e' opportuno inoltre considerare le pratiche in lista d'attesa (piu' di 1.200, senza peraltro contare quelle del settore trasporti); a cio' si aggiungono le richieste che provegono da alcuni comparti in crisi (credito, sanita', commercio ecc.); il mantenimento dell'istituto del pensionamento anticipato oltre ad essere oneroso e fonte di sperequazioni e disparita' di trattamento tra i lavoratori, non risponde agli obiettivi di interventi di politica del lavoro e di ristrutturazione dell'apparato produttivo che puntino sulla ricollocazione del lavoratore e sulla promozione di attivita' formative e di reimpiego; la possibilita' di ricorrere al prepensionamento non facilita inoltre l'attivazione e la ricerca da parte delle imprese e delle organizzazioni sindacali di ammortizzatori sociali alternativi, impegna il Governo a non predisporre ulteriori provvedimenti che prevedano nuovi prepensionamenti fino a quando non sara' terminata l'indagine conoscitiva deliberata dalla XI Commissione sui risultati conseguiti dai prepensionamenti fin qui effettuati; ad intervenire nei modi possibili ed opportuni presso l'Alitalia affinche' limiti il ricorso allo straordinario a quantita' fisiologiche e non si determini un uso dei prepensionamenti concessi per scopi non previsti. (9/2531/1)