INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00812 presentata da MANNINO CLAUDIA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 31/07/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00812 presentato da MANNINO Claudia testo presentato Mercoledì 31 luglio 2013 modificato Venerdì 9 agosto 2013, seduta n. 69 MANNINO , DI BENEDETTO , DI VITA , LUPO , NESCI , NUTI , CANCELLERI , SEGONI , TERZONI , DAGA , TOFALO , ZOLEZZI , DE ROSA , BUSTO . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che: in base alla direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, vengono classificati di importanza comunitaria i siti che, nella regione biogeografica di appartenenza, contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale in uno stato di conservazione soddisfacente e che possono, inoltre, contribuire in modo significativo alla coerenza della rete ecologica «Natura 2000»; la direttiva 92/43/CEE, all'articolo 4, prevede che la Commissione – sulla base degli elenchi trasmessi dagli Stati membri – adotta un elenco dei siti di importanza nei quali si riscontrano uno o più tipi di habitat naturali prioritari, e che, di seguito, lo Stato membro deve riconoscere questi siti come zone speciali di conservazione, il più rapidamente possibile ed entro un termine massimo di sei anni, e assoggettarle alle misure di conservazione necessarie; la direttiva 92/43/CEE e il Regolamento recante attuazione della stessa direttiva (decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357) prevedono che qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative sulle zone speciali di conservazione – singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti – forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza, sulla base delle risultanze della quale, le autorità nazionali competenti autorizzano la realizzazione dello stesso piano o progetto, se del caso, previo parere dell'opinione pubblica; le norme comunitarie e nazionali sopracitate stabiliscono anche, che le regioni devono comunque assicurare opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali all'interno dei siti di importanza comunitaria inseriti negli elenchi proposti dagli Stati membri alla Commissione; all'interno del sito di interesse comunitario (Codice SIC ITA 02009) denominato «Cala Rossa e Capo Rama» – che è inserito nell'elenco dei siti di interesse comunitario della regione biogeografica mediterranea che, con decisione del 19 luglio 2006, è stato approvato dalla Commissione europea – è stata installata una struttura, denominata «Solarium», adibita a ristorante, punto di ristoro e di somministrazione di cibo e bevande e intrattenimento notturno; il costone roccioso di Cala Rossa, sul quale si trova la struttura in questione, è stato individuato, anche, come geosito e risulta inserito nell'inventario nazionale dei geositi dell'ISPRA, e nel piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico (P.A.I.) dell'area territoriale tra Punta Raisi e il bacino del fiume Nocella e del bacino idrografico del fiume Nocella ed area territoriale tra il bacino del fiume Nocella e il bacino del fiume Jato, è interessato da fenomeni di crollo lungo la falesia costiera; in data 29 maggio 2012 l'assessorato regionale territorio e ambiente (servizio 5 demanio marittimo) ha rilasciato alla società DUEGGI s.r.l. una concessione demaniale, per la durata di anni sei, avente come oggetto l'area di 2.995,6 metri quadrati – sottostante piazzale Terzo Millennio – per l'installazione della struttura in argomento; ai fini del rilascio della concessione, l'ufficio del piano di sviluppo economico del territorio e l'ufficio urbanistico del comune di Terrasini hanno espresso parere tecnico favorevole e, successivamente al rilascio della concessione, hanno autorizzato, dal punto di vista urbanistico-edilizio, la realizzazione della struttura; la soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo – chiamata a rendere il parere di competenza ai fini del rilascio della concessione – sebbene consideri l'area non antropizzata e ne riconosca il particolare pregio faunistico, con nota del 19 dicembre 2011, ha approvato il progetto ritenendolo compatibile con la valenza paesaggistica dei luoghi; nelle more del procedimento per il rilascio della concessione, l'ufficio circondariale marittimo di Terrasini della guardia costiera, con ordinanza 22/2012, ha comunicato che diversi tratti di costa a ridosso di falesie, nella zona di Terrasini, sono interdetti per pericolo di frane, tra cui anche quello di cui alla SIC ITA-02009; nel corso dello stesso procedimento, il gestore della contigua riserva naturale orientata «Capo Rama» ha prodotto osservazioni dalle quali si evince la pericolosità del progetto, e ha espresso parere negativo; in base alla legge regionale vigente in materia di rilascio delle concessioni di beni demaniali (legge regionale 29 novembre 2005, n.15), le attività e le opere consentite sul demanio marittimo, possono essere esercitate e autorizzate solo in conformità alle previsioni di appositi piani di utilizzo delle aree demaniali marittime, ma il comune di Terrasini non ha ancora predisposto, adottato e trasmesso alla regione, per la sua approvazione, detto Piano, e dunque la concessione in questione è stata rilasciata in mancanza di uno strumento complessivo di gestione della fascia costiera ricadente all'interno di quel comune; nel servizio «Furti di mare», trasmesso all'interno dell'edizione del 21 luglio 2013 di «Speciale Tg1», a proposito del rilascio della concessione, l'autore del servizio dice «è importante avere un tecnico di fiducia che firma una valutazione di incidenza ambientale con parere positivo»–: se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa; se, e in che modo, la realizzazione e la gestione di una struttura per la ristorazione e la somministrazione di cibo e bevande sul costone roccioso di Cala Rossa, possano essere considerate compatibili con le misure di conservazione che devono essere adottate per evitare il degrado degli habitat naturali presenti all'interno dei siti di importanza comunitaria; se – in che modo e con quali tempi – ritenga possibile pervenire al riconoscimento del sito di importanza comunitaria «Cala Rossa e Capo Rama» quale «Zona di conservazione speciale» in modo tale da poter dotare il sito stesso, e in particolare il costone roccioso di «Cala Rossa» di misure di conservazione e di un piano di gestione appropriati alla straordinaria unicità del luogo; quale seguito abbia avuto la segnalazione della guardia costiera in merito ai pericoli di frane che potrebbero compromettere l'ammissibilità di tali progetti. (5-00812)
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BUSTO MIRKO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DAGA FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DE ROSA MASSIMO FELICE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI BENEDETTO CHIARA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI VITA GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LUPO LOREDANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
NESCI DALILA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
NUTI RICCARDO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SEGONI SAMUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TERZONI PATRIZIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TOFALO ANGELO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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