INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00582 presentata da BOVA DOMENICO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960530

Ai Ministri dell'interno, delle risorse agricole alimentari e forestali, dell'ambiente, della difesa e delle finanze. - Per sapere - premesso che risulta agli interroganti che: il corpo forestale dello Stato e la Guardia di Finanza, nell'ambito dei servizi predisposti per contrastare il fenomeno del bracconaggio agli uccelli rapaci migratori sul versante calabrese dello Stretto di Messina, hanno compiuto operazioni nelle localita' di Scilla, Ceramida, Ferrito di Villa S. Giovanni e Archi Carmine; nel corso di queste operazioni, compiute in stretta collaborazione con le associazioni ambientaliste (gruppo universitario faunistico ornitologico, Lega italiana protezione uccelli, Legambiente), riunite nel "Progetto Adorno", hanno avuto modo di accertare forti collegamenti di settori del bracconaggio con elementi di spicco della criminalita' organizzata locale; nell'ambito dell'operazione di Scilla, i bracconieri utilizzavano per la loro attivita' illegale il fucile di una persona titolare di porto d'arma a canna lunga per difesa personale; in seguito a queste attivita' repressive di polizia giudiziaria, ignoti bracconieri, il 12 maggio 1996, hanno compiuto in pieno giorno in localita' Campo Calabro (RC) un attentato incendiario che ha causato la distruzione dell'autovettura di proprieta' di uno dei responsabili del "Progetto Adorno". Questo attentato e' stato rivendicato al telefono cellulare della LIPU da una persona che minacciava ulteriori atti di violenza; questi atti sono frutto della ridotta attenzione istituzionale verso il fenomeno del bracconaggio -: quali iniziative il Governo intenda assumere in futuro per rendere piu' efficace l'azione antibracconaggio, e, in particolare, se non ritenga di applicare le norme previste dalla legislazione venatoria per la sospensione e la revoca della licenza di porto d'arma per uso caccia in caso di reiterate violazioni della legge n. 157 dell'11 febbraio 1992 e della legge regionale calabrese da poco approvata; se non si ritenga necessario sensibilizzare le altre forze dell'ordine, come carabinieri e polizia, affinche' svolgano una attivita' investigativa che consenta di individuare le abitazioni da cui parte l'attivita' di bracconaggio, con grave pericolo per la sicurezza dei cittadini, cosi' prevenendo fenomeni delinquenziali di chiara matrice mafiosa che si perpetuano nella zona. (4-00582)