RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00232 presentata da CROSIO JONNY (LEGA NORD PADANIA) in data 20091119

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00232 presentata da JONNY CROSIO giovedi' 19 novembre 2009, seduta n.250 La IX Commissione, premesso che: lo sviluppo della banda larga e' un elemento essenziale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Infrastrutture adeguate, come le reti di nuova generazione in fibra ottica (NGN), e tecnologie, innovative rappresentano un fattore strategico per accrescere la competitivita' di un territorio e di un'industria, cosi' come lo svolgimento della vita sociale; tutti i principali Paesi europei si sono dotati di piani strategici relativi allo sviluppo delle reti di nuova generazione. Tali piani mirano a creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo degli investimenti privati, favorendo la collaborazione tra i vari operatori e tra questi e le amministrazioni pubbliche; in Italia un analogo piano, seppure delineato in modo approssimativo nelle linee fondamentali, non e' ancora stato definito quanto ai tempi di attuazione, al ruolo degli attori coinvolti ed al modello di sviluppo, dal momento che, ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69, e' stato previsto soltanto lo stanziamento di un importo di 800 milioni di euro, peraltro congelato nei giorni scorsi, come contributo del Governo al superamento del digital divide. Non e' peraltro chiaro sulla base di quali criteri sia stato determinato tale importo, dal momento che e' noto che l'ammontare necessario per dotare tutto il Paese di infrastrutture in fibra ottica supera i 30 miliardi di euro. Restano inoltre indeterminati i criteri da seguire per l'attribuzione delle risorse stanziate dal Governo e i soggetti che potranno esserne beneficiari, poiche' in Italia non e' presente, come possibile riferimento, una sorta di catasto delle infrastrutture di telecomunicazione esistenti; la disposizione sopra richiamata sostanzialmente affida al Governo il compito di definire un programma di interventi finalizzato alla celere realizzazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica a banda larga; la questione e' tornata in discussione in concomitanza con l'esame del disegno di legge finanziaria per il 2010; le risorse che potrebbero essere reperite nell'ambito della manovra di bilancio per il 2010 potrebbero rappresentare una leva per aumentare il livello di competitivita' del Paese, se mirate a sviluppare moderne infrastrutture di nuova generazione, con un'alta capacita' di trasmissione, nelle aree che scontano un forte divario di connettivita' e che potrebbero beneficiare immediatamente del potenziale innovativo dei nuovi servizi che la banda larga renderebbe disponibili ai cittadini ed alle imprese; a tal fine, e' tuttavia essenziale che le risorse pubbliche - anche in considerazione della loro esiguita' - non siano parcellizzate ma indirizzate piuttosto a sostegno di modelli di investimento che possano valorizzare le potenzialita' di sviluppo dei territori, attraverso capacita' di banda idonee a garantire offerte fortemente interattive e di elevata qualita', e contestualmente fornire un impulso alla crescita della banda larga in Italia, che presenta livelli di penetrazione inferiori alla media dell'Unione europea (17 per cento rispetto al 23 per cento); cio' e' possibile se i finanziamenti pubblici sono destinati, nell'ambito delle aree sottoutilizzate, ai bacini territoriali caratterizzati da importanti insediamenti demografici ed industriali; un esempio di tali bacini territoriali e' rappresentato dalle aree nelle quali si collocano distretti industriali. I distretti industriali, infatti, in quanto piu' esposti alla logica dei costi e della competitivita' internazionale, potrebbero sviluppare rapidamente una domanda di servizi innovativi che necessitano di reti di nuova generazione a banda «ultralarga», per contrastare l'erosione della propria competitivita' attraverso innovazioni di processo; i distretti industriali, infatti, sono aree caratterizzate da elevata concentrazione di piccole e medie imprese, come dimostra in modo evidente il rapporto particolarmente elevato tra il numero delle imprese e la popolazione residente. Sebbene in tali aree sia gia' disponibile l'accesso a internet mediante banda larga, la qualita' dell'infrastruttura di rete e la mancanza di adeguata capacita' di banda non sono in grado di sostenere lo sviluppo di servizi affidabili e di qualita'; i distretti sono dislocati su tutto il territorio nazionale e concentrati principalmente nei centri e nelle province di media e piccola dimensione e nelle aree poste in prossimita' dei grandi centri urbani. In particolare, le aree in cui si rileva un preoccupante broadband divide sono localizzate principalmente nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sicilia; su un universo di circa un milione di piccole e medie imprese, circa 300 mila sono dislocate in aree che registrano broadband divide e, di queste, 100 mila si trovano in aree con la piu' elevata priorita', in quanto corrispondenti a zone ad alta densita' di aziende; la destinazione dei finanziamenti previsti dal citato articolo 1 della legge n. 69 del 2009, alle aree cosi' individuate e' tale da consentire l'interconnessione di tutte le 100 mila aziende in aree con broadband divide di piu' elevata priorita' mediante un'infrastruttura di rete di nuova generazione a banda «ultralarga»; le risorse previste consentono un intervento progressivo nel periodo 2009-2013, con immediati effetti gia' nel primo anno di attivita'; un'iniziativa a sostegno dello sviluppo della banda larga nei distretti industriali determinerebbe una forte percezione del valore dei servizi a banda larga da parte degli utenti finali e, di conseguenza, un contesto economico favorevole agli investimenti degli operatori privati ed un innalzamento del livello di alfabetizzazione digitale di cittadini ed imprese, impegna il Governo: ad attuare un piano di infrastrutturazione in fibra ottica caratterizzato da un'elevata modularita', che puo' essere efficacemente strutturato negli anni in funzione anche di significativi cambiamenti della pianificazione e della effettiva disponibilita' delle risorse; a perseguire l'obiettivo della creazione di un'infrastruttura di telecomunicazione capace di fronteggiare le sfide dell'innovazione e idonea a permettere la scalabilita' della banda, vale a dire a supportare gli ulteriori sviluppi della banda, in modo da far fronte, nel medio e lungo periodo, alle crescenti esigenze di nuovi e piu' evoluti servizi nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni; a ritenere prioritaria, in relazione al complesso di interventi volti a sostenere il rilancio dell'economia del Paese, la finalita' di assicurare, attraverso il piano di sviluppo delle nuove reti, un'alta capacita' di trasmissione ai distretti industriali che ancora scontano un forte divario di connettivita'; a sviluppare una strategia che si dimostri adeguata a permettere alle imprese collocate in tali distretti (circa 300 mila, di cui 100 mila in condizioni di broadband divide a priorita' piu' elevata), fortemente esposte alla competitivita' internazionale, di sviluppare rapidamente una domanda di accesso a servizi innovativi, per contrastare l'erosione della propria competitivita' attraverso innovazioni di processo; a predisporre un piano infrastrutturale che risponda alle esigenze individuate nel presente atto di indirizzo, in modo da impiegare le risorse gia' stanziate nella progressiva realizzazione, nel periodo 2009-2013, di un programma di interventi che permetterebbero immediate ricadute positive gia' nel primo anno di attivita'. (7-00232) «Crosio, Caparini, Volpi, Dozzo, Luciano Dussin, Pini, Montagnoli, Desiderati, Buonanno».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) 
DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
DUSSIN LUCIANO (LEGA NORD PADANIA) 
BUONANNO GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
DESIDERATI MARCO (LEGA NORD PADANIA) 
MONTAGNOLI ALESSANDRO (LEGA NORD PADANIA) 
PINI GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
VOLPI RAFFAELE (LEGA NORD PADANIA) 
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CROSIO JONNY (LEGA NORD PADANIA) 

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