MOZIONE 1/00823 presentata da ANTONIONE ROBERTO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) in data 20120124

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Atto Camera Mozione 1-00823 presentata da ROBERTO ANTONIONE testo di martedi' 24 gennaio 2012, seduta n.575 La Camera, premesso che: il 30 gennaio 2012 a Bruxelles saranno prese decisioni fondamentali per il futuro dell'Europa e dell'Italia. Nell'incontro sopra citato la posta in gioco principale sara' costituita dalla determinazione del cosiddetto fiscal compact e le condizioni che dovranno essere fissate per il rientro dello stock del debito pubblico rispetto alla soglia fissata a Maastricht del 60 per cento; questo obiettivo potra' essere perseguito a condizione che l'Europa ritrovi la strada della crescita e, quindi, della competitivita' rispetto ad un contesto globale, non solo in grave crisi, ma soprattutto caratterizzato da una configurazione profondamente cambiata. Quindi, le misure relative al rigore sui conti pubblici che devono inevitabilmente essere adottate per evitare il default di alcuni Paesi per ridurre gli squilibri, ormai insopportabili, tra i Paesi in avanzo di bilancio dei pagamenti e quelli in deficit (precondizione per rimettere il processo di integrazione nella direzione della convergenza e non della divergenza) dovranno inevitabilmente essere accompagnate da decisioni che vadano nella direzione della ripresa della crescita europea, pena il rischio, anzi la certezza, come il Presidente del Consiglio dei ministri Monti ha giustamente ammonito, in relazione alla Germania, di reazioni populiste ed antieuropee, che potrebbero minare dalle fondamenta il progetto politico europeo; in effetti, negli anni dell'euro si e' verificato un aumento della divergenza dei costi unitari del lavoro dei Paesi europei che ha determinato un cambiamento della loro competitivita' operativa. Questo cambiamento delle posizioni competitive, legato a sua volta agli andamenti di produttivita' e costo del lavoro, ha prodotto una significativa differenza dei risultati dell'esportazione e, di conseguenza, dei conti verso l'estero, che, in presenza di moneta unica, non possono essere raggiunti da modifiche del tasso di cambio; pur in una fase molto avanzata del negoziato e in prossimita' di una prossima scadenza del Consiglio europeo, la Conferenza intergovernativa riveste una centralita' decisionale, tecnica e politica che puo' ancora ben indirizzare il futuro dell'Europa; in questo contesto storico straordinario il Parlamento non puo' limitarsi a fornire un generico sostegno parlamentare al Presidente del Consiglio dei ministri Monti; bisogna rafforzare, rispetto ad alcuni temi del negoziato, il Governo stesso con un'ampia maggioranza politica, impegna il Governo: a valutare l'opportunita' di promuovere la riapertura della discussione sul rientro dello stock del debito, da un lato, ritornando con maggiore precisione sulla questione della necessita' di tenere in conto, accanto all'entita' del debito pubblico, anche l'entita' del debito privato, nonche' la correlata questione della quantita' di debito detenuto da investitori stranieri, dall'altro, ricordando come e' avvenuto gia' al tempo del negoziato che porto' a Maastricht il problema di un parametro relativo allo stock, con la formulazione che poi fu adottata nella stesura finale; a porre la questione delle prospettive per il processo di integrazione, soprattutto nel contesto della nuova configurazione multipolare del mondo, ovviamente sottolineando che l'Europa non potra' avere un futuro, soprattutto economico, ma anche politico, se non sapra' fare una scelta coraggiosa nella direzione dell'allargamento delle sue prospettive verso Est naturalmente, ma anche verso Sud, respingendo ogni tentazione di chiudersi a riccio ed in difesa, nella direzione di un vero e proprio «rattrappimento baltico»; a porre con forza, anche sulla base degli argomenti di cui al punto precedente, da un lato, la questione del rafforzamento dell'entita' del cosiddetto fondo salva Stati, dall'altro la questione del contestuale via libera agli eurobond, non tanto ai fini del sostegno ai debiti degli Stati quanto ai fini dei necessari investimenti infrastrutturali per consentire la realizzazione delle scelte geopolitiche e geoeconomiche in grado di permettere all'Europa di non perdere un ruolo centrale nella nuova configurazione del mondo (i cosiddetti «project bond»), considerato che una emissione di questo tipo potrebbe contribuire, con adeguati progetti di investimento, alla riduzione del gap di produttivita' dei Paesi con disavanzo con deficit commerciale, tenendo conto dell'interesse dell'Italia per tale decisione ai fini di controbilanciare le conseguenze recessive delle misure di rigore che si devono e si intendono introdurre; come gia' accaduto nel negoziato di Maastricht e come giustamente il Governo pare sia orientato a fare, a porre il problema del Regno Unito, contribuendo a creare le condizioni per consentire allo stesso di partecipare alle decisioni finali, a livello europeo, cosi' come avvenne vent'anni fa in un contesto caratterizzato da impressionanti analogie (ottobre 1990: il Regno Unito risultava isolato; dicembre 1991: il Regno Unito, sia pure con l'opting out rispetto all'euro, alla fine approvava il Trattato di Maastricht); a promuovere un rafforzamento della «governance europea», cioe' della sua «mission» e delle sue istituzioni, idea perseguibile solo in presenza di un piu' integrato e vigile rapporto tra politica, democrazia e mercato. (1-00823) «Antonione, Gava, Pittelli, Marmo, Milo, Sardelli, Mistrello Destro, Brugger».
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MOZIONE 
BRUGGER SIEGFRIED (MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE) 
GAVA FABIO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 
SARDELLI LUCIANO MARIO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 
MILO ANTONIO (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) 
MARMO ROBERTO (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) 
PITTELLI GIANCARLO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 
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1/00823 
ANTONIONE ROBERTO (MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI) 

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