INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07509 presentata da PEZZONI MARCO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20000309

Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: nel corso della sua recente visita in Italia, il Presidente indonesiano Abdurrahman Wahid ha dichiarato, secondo i giornali italiani, di non temere un colpo di stato, perche' ha fiducia nelle forze armate, «... che hanno una consolidata tradizione di fedelta' democratica»; l'insistenza del presidente Wahid su questo tema lascia trasparire, al contrario, un'incertezza che proprio queste parole, anziche' attenuare, sottolineano, anche alla luce dei riferimenti, da lui stesso fatti in Francia, a «forze sinistre ed oscure» in azione in Indonesia (Le Monde, 2.2.2000), come, del resto, anche le dichiarazioni del Primo Ministro D'Alema e del Ministro Dini, dopo gli incontri con Wahid, con l'esplicita affermazione sulla necessita' di inviare, da parte della Comunita' internazionale, un chiaro monito a chi «avesse l'intenzione di rovesciare un presidente democraticamente eletto»; purtroppo la stessa storia recente e passata dell'Indonesia fanno ritenere non infondata questa preoccupazione, sia per le ripetute intromissioni dei militari nella vita politica, sia per l'azione da essi svolta nella tragica vicenda di Timor; negli stessi giorni, infatti, varie voci provenienti da Giakarta facevano trapelare inquietanti «messaggi» proprio sulle possibili reazioni del generale Wiranto, uomo forte del potere militare, ufficialmente «ministro coordinatore degli affari politici e della sicurezza», all'annunciata intenzione del Presidente Wahid di chiamarlo a rispondere delle circostanziate denunce sull'azione dei militari, sia da parte della Commissione dell'ONU su Timor Est, sia della Commissione indonesiana dei diritti umani; quali siano le piu' aggiornate informazioni a disposizione del Governo italiano sul possibile evolversi della situazione in Indonesia; se e quali iniziative siano state prese, direttamente e in collegamento con l'Unione Europea, le Nazioni Unite e altri Organismi internazionali, per contribuire al consolidamento delle istituzioni democratiche e scongiurare ulteriori interventi dei militari nella vita politica di quel Paese. (5-07509)