INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03342 presentata da BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100730

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-03342 presentata da ANTONIO BOCCUZZI venerdi' 30 luglio 2010, seduta n.362 BOCCUZZI, ESPOSITO, BERRETTA, DAMIANO, GIORGIO MERLO, BELLANOVA, MIGLIOLI, MATTESINI, SCHIRRU, CODURELLI, RAMPI, ROSSOMANDO, GATTI, MADIA, LOVELLI e LUCÀ. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che; sono cinque i lavoratori licenziati dalla Fiat in una sola settimana ed in quattro casi si tratta di delegati sindacali: tre della Fiom ed uno del coordinamento dello Slai Cobas; una situazione di tensione che si e' determinata tra l'azienda, i lavoratori e i sindacati, a seguito del referendum del 22 giugno 2010 svoltosi presso lo stabilimento di Pomigliano dove il 40 per cento dei lavoratori ha detto «no» all'accordo separato tra Fiat e sindacati Cisl e Uil; i licenziamenti sono partiti il 13 luglio 2010, quando un delegato della Fiom di Mirafiori - Pino Capozzi - ha ricevuto una lettera di sospensione per aver usato l'e-mail aziendale per diffondere un volantino di solidarieta' agli operai di Pomigliano, alla vigilia del referendum, da parte dei lavoratori di Tichy, lo stabilimento polacco dove attualmente si produce la Panda; nella lettera si contestava l'utilizzo del mezzo aziendale per l'invio della mail ma soprattutto di aver minato l'azienda, aver rotto il rapporto di fiducia e di aver denigrato l'azienda stessa e chi ne rappresenta il vertice; il venerdi' successivo, l'ultimo giorno di sospensione, il lavoratore si recava in azienda a fornire giustificazioni verbali; in maniera anomala rispetto alle consuetudini, anziche' ricevere una raccomandata A/R o un telegramma, il giorno successivo alle ore 10.00 una telefonata da parte dell'ufficio personale invitava il lavoratore a presentarsi in azienda senza usare il badge e senza andare in ufficio. Una volta recatosi presso l'ufficio del personale al lavoratore veniva notificata la lettera di licenziamento con le stesse identiche motivazioni della sospensione, nonostante le giustificazioni; il 14 e' stata la volta di tre operai del reparto montaggio della Fiat di Melfi (Potenza), due dei quali delegati sindacali accusati dall'azienda di aver bloccato un carrello robotizzato, durante un corteo interno, mentre qualche giorno piu' tardi la lettera di licenziamento veniva inviata ad un lavoratore dello stabilimento di Termoli; pochi giorni dopo l'invio di tali provvedimenti i vertici della Fiat hanno annunciato la possibilita' di destinare la produzione della nuova monovolume, anziche' agli stabilimenti Mirafiori di Torino, a nuovi impianti da realizzare in Serbia; il Ministro interrogato, in relazione agli annunciati licenziamenti ha dichiarato che «c'e' un clima di relazioni industriali che devono risolvere le parti tra di loro», sostenendo poi in successive dichiarazioni le motivazioni dell'azienda in riferimento ai «gravi episodi di interruzione della produzione; fino ad ora il Governo, ad avviso degli interroganti, non si e' mai messo nella condizione di poter chiedere chiare garanzie occupazionali per i lavoratori interessati e di scongiurare la delocalizzazione produttiva, anche al fine di mantenere i poli di ricerca e innovazione che hanno reso la nostra industria automobilistica tra i leader mondiali del settore; solo in seguito dell'annuncio dei vertici Fiat di spostare parte della produzione in Serbia il Ministro interrogato ha convocato un tavolo delle parti a Torino -: se non ritenga di dover intervenire con urgenza al fine di scongiurare altre possibili ritorsioni dei vertici aziendali nei confronti dei lavoratori; se non ritenga, di doversi adoperare, per quanto di sua competenza, affinche' il ritiro dei licenziamenti da parte del gruppo di Torino sia condizione indispensabile, al fine di avviare un serio confronto con le parti in relazione alle decisioni di politica industriale del gruppo Fiat recentemente annunciate ed evitare l'inasprimento del clima sociale e politico in un momento cosi' delicato per la produzione del settore. (5-03342)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03342 presentata da BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100730 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LOVELLI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LUCA' MIMMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MERLO GIORGIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/03342 
BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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