MOZIONE 1/00326 presentata da QUARTAPELLE PROCOPIO LIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 28/01/2014
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Atto Camera Mozione 1-00326 presentato da QUARTAPELLE PROCOPIO Lia testo presentato Martedì 28 gennaio 2014 modificato Martedì 15 luglio 2014, seduta n. 264 La Camera, premesso che: avere un figlio adottivo è aprire nella propria famiglia uno spazio non solo fisico, ma soprattutto mentale e di cuore per l'accoglienza di un bambino o di una bambina, generato da altri, con una sua storia, che desidera continuare con i nuovi genitori, con cui formerà una vera famiglia, come una «sua» seconda possibilità di vita. Solo così, partendo dal diritto di ogni bambino ad avere una famiglia e dal desiderio di una coppia di accogliere un figlio, e costruendovi sopra un percorso personale e genitoriale che sia di vera accoglienza, si può iniziare correttamente la strada dell'adozione. Nel caso dell'adozione di un bambino straniero questo percorso è più articolato ma per molti versi anche più ricco. L'adozione internazionale permette di accogliere a far parte integrante della propria famiglia bambini di altri Paesi, con cultura, lingua, tradizioni diverse. Per questo, per tutelarne i diritti, la normativa italiana sul tema delle adozioni internazionali si fa più complessa, ma offre in cambio la sicurezza sullo stato di abbandono del bambino, una più approfondita preparazione ed un migliore sostegno alle coppie che hanno deciso di intraprendere questo percorso; l'Italia ha ratificato la Convenzione dell'Aja del 1993 sulla tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozioni internazionali; con tale provvedimento ha recepito nella sua legislazione, sulla base della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, i principi di fondo sui quali si basa la tutela dei bambini privi di famiglia. I compiti relativi all'adempimento di questi principi tra cui stabilire l'idoneità degli aspiranti genitori adottivi nel rispetto della Convenzione – sono affidati ad una serie di istituzioni, coordinate nel Paese di adozione dalla Commissione adozioni internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre le procedure all'estero sono affidate alla necessaria attività degli enti autorizzati, sull'operato dei quali vigila la medesima Commissione; le mamme e papà italiani dimostrano una grande sensibilità alle adozioni, infatti più che negli altri Paesi di accoglienza sono disponibili ad adottare bambini grandi, che hanno problemi di salute, anche gravi e non reversibili, (cioè i cosiddetti «special needs» secondo i criteri della Convenzione de L'Aja) ma essendo spesso i Paesi di origine Paesi con forti problematiche sociali, economiche e politiche, di volta in volta si possono avere delle «crisi Paese» (vedi Ucraina) che si riflettono anche sulle adozioni, che pertanto possono subire forti rallentamenti o sospensioni, che incidono quindi qualche volta in maniera determinante sul numero complessivo di adozioni portate a termine; in questi decenni, il delicato e complesso meccanismo dell'adozione ha visto alcune modifiche a seguito delle trasformazioni sociali. Sono però rimasti immutati e validi i principi fondamentali su cui si poggia: il rispetto dei diritti e il perseguimento del maggior interesse del minore, il concetto di sussidiarietà, il ruolo e la funzione dei diversi enti nel processo di adozione; rimane solido, in particolare, l'impianto normativo e istituzionale su cui si basa il processo adottivo, con il ruolo dei servizi sociali territoriali e dei tribunali per i minorenni, e quello centrale della Commissione per le Adozioni Internazionali. Il carattere pubblico di questi soggetti garantisce imparzialità di giudizio e professionalità nella valutazione delle coppie e soprattutto nella tutela dell'interesse superiore dei bambini. La Commissione è inoltre necessario punto di riferimento per la vigilanza sugli enti ai quali le coppie italiane si affidano. Pertanto deve essere messa in condizioni di operare efficacemente dal punto di vista delle risorse economiche e professionali, disponendo di fondi per operare nell'ordinario e nelle situazioni di emergenza, per gestire le relazioni bilaterali con le istituzioni che sovrintendono al processo adottivo nei Paesi di provenienza e per sostenere progetti di cooperazione; negli ultimi anni sono intervenute alcune criticità, a partire da varie problematiche nel rapporto con i Paesi d'origine dei minori. In alcuni di questi Stati lo sviluppo socio-economico ha contribuito a rendere residuale l'adozione internazionale rispetto alle possibilità offerte all'interno del Paese, sia attraverso adozioni interne oppure soluzioni di affido che, comunque, mantengono l'identità e il radicamento del bambino nel proprio Paese. In altri Paesi talvolta si assiste ad improvvise chiusure o limitazioni nelle procedure di adozione in corso, anche a causa delle incerte condizioni sociali e politiche. La cooperazione internazionale nel campo dei diritti dei minori va quindi incentivata e favorita; inoltre, nonostante l'Italia resti uno dei Paesi più accoglienti al mondo, l'insicurezza dovuta alla crisi economica in Italia si aggiunge ai fattori internazionali che hanno contribuito alla diminuzione del numero degli ingressi in Italia (-7 per cento nel 2013 rispetto al 2102, -23 per cento nel 2012 rispetto al 2011). Proprio per far fronte agli elevati costi (il costo di un'adozione internazionale supera facilmente i 20 mila euro tra spese per l'iter e quelle di viaggio) nel 2005 è stato istituito un «Fondo di sostegno delle adozioni internazionali», finalizzato al rimborso di parte delle spese sostenute per l'adozione di un bambino straniero nel corso dell'anno precedente, le cui funzioni sono state successivamente assorbite dal Fondo per le politiche della famiglia, istituito dall'articolo 19, comma 1 del decreto-legge 223 del 2006, destinato a finanziare anche il sostegno delle adozioni internazionali; risulta a questo proposito che, mentre i decreti relativi ai rimborsi per l'anno 2011 sono stati predisposti dalla Commissione Adozioni Internazionali e sono in corso di firma da parte del Dipartimento per le politiche della famiglia (pur se i fondi erogati nel 2013, ormai in via di esaurimento, non copriranno tutti i rimborsi 2011), relativamente alle adozioni concluse nel 2012 ancora non è stato emesso alcun decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e neppure per le adozioni concluse negli anni 2013 e 2014. Risulta quindi esaurito per il 2013 il Fondo per l'esecuzione della convenzione Aja e in via di esaurimento le risorse del Fondo per il sostegno delle adozioni internazionali. Per quanto riguarda il 2014 la Commissione non ha ancora assegnazione di fondi e possibilità di riparto degli stessi; si ritiene dunque indispensabile che il Governo decida quali risorse destinare alla Commissione e ai rimborsi e in quali tempi, per garantire alle tante famiglie interessate tempi più rapidi e notizie più certe, soprattutto in un periodo di crisi quale quello attuale, considerando anche che spesso si è costretti, per coprirle, a chiedere prestiti in banca o a familiari. È evidente che l'interruzione della misura del rimborso a favore delle famiglie adottive costituisca un grave ostacolo per tante coppie italiane altrimenti decise ad adottare, rischiando altresì di configurare una disparità di trattamento tra cittadini, con un'ulteriore ingiusta penalizzazione nei confronti di tante coppie più fragili economicamente ma che credono fermamente nel diritto di ogni bambino ad avere una famiglia; la più elevata età delle coppie, la disponibilità di bambini più grandi o con special needs (bambini con patologie, con disagi psico-affettivi ingenti, con seri disturbi cognitivi, che necessitano di interventi di psicomotricità, logopedia, tutoraggi, terapia psicologica) rende il percorso post-adottivo più impegnativo dal punto di vista del sostegno richiesto dalle famiglie, che si rivolgono alle associazioni familiari (che non sono un interlocutore istituzionale e hanno scarsi fondi) o a professionisti privati, con costi elevati. Pochissime Asl garantiscono sul territorio servizi di post adozione e, comunque, solo nei primissimi anni; tra le ragioni del predetto calo delle adozioni, vanno altresì considerate le procedure amministrative, spesso piuttosto farraginose, e i tempi dagli esiti incerti, nonostante la normativa fissi precisi limiti di tempo, che caratterizzano i procedimenti di adozione. Ad esempio, attualmente la trascrizione della pronuncia straniera di adozione nei registri dello stato civile viene effettuata dal tribunale per i minorenni, mentre potrebbe essere attribuita alla Commissione adozioni internazionali per semplificare la procedura; è auspicabile che finalmente il Governo torni a dare rinnovata, palese e concreta attenzione alle politiche in materia di adozioni internazionali, alla Cai, agli enti e alle famiglie dei genitori adottivi, come indicato anche dalla decisione di mantenere sotto la Presidenza del Consiglio la delega in materia di adozioni nazionali e internazionali e la Commissione per le adozioni internazionali, impegna il Governo: a dotare la Commissione adozioni internazionali di risorse economiche adeguate per i suoi compiti istituzionali, per quanto riguarda le attività ordinarie, per le attività di vigilanza nazionale e internazionale, per le relazioni internazionali ed i negoziati con i Paesi di origine dei minori, per i casi critici in cui è prevista la presa in carico delle coppie, nonché per sostenere i progetti di cooperazione internazionale atti a realizzare il principio di sussidiarietà; ad adoperarsi per assicurare il diritto dei minori ad avere una famiglia nel minor tempo possibile, a partire dalla conclusione nei tempi previsti dalla legge del percorso di idoneità per gli aspiranti genitori adottivi con particolare riguardo alle relazioni dei servizi sociali e alle sentenze da parte dei tribunali per i minorenni; a rafforzare l'iniziativa politica per la definizione di accordi bilaterali con quelle nazioni con le quali negli ultimi anni si è assistito a problematiche nel percorso di adozioni, al fine di ottenere maggiori garanzie da questi Paesi; a continuare a sostenere con convinzione ogni iniziativa volta a sbloccare le pratiche adottive di famiglie italiane in quei Paesi nei quali per ragioni sociali e politiche queste hanno subito un rallentamento; ad adottare ogni iniziativa utile a reperire le risorse necessarie per erogare i rimborsi relativi alle procedure di adozione ancora in sospeso (anni 2011, 2012, 2013), nonché a stabilizzarli per il futuro, attraverso un aumento delle risorse disponibili per il Fondo per le politiche della famiglia; a valutare la possibilità di superare il sistema dei rimborsi sostituendolo con misure fiscali idonee a sostenere le famiglie che concludono il percorso adottivo, sia per le spese sostenute durante il percorso adottivo che nel percorso di post-adozione; ad assumere iniziative per aumentare la percentuale degli oneri deducibili dal reddito relativa alle spese sostenute dai genitori per l'espletamento dell'adozione e per il percorso di post-adozione dei bambini con special needs ; a riconsiderare l'obbligatorietà della certificazione delle spese, oggi in capo agli enti autorizzati, permettendo l'autocertificazione in merito da parte delle coppie purché idoneamente documentata; a valutare di prevedere che – per quanto riguarda i Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell'Aja – la trascrizione della sentenza nei registri dello stato civile venga effettuata esclusivamente dalla Commissione Adozioni Internazionali; a prevedere la possibilità di agevolazioni relative ai congedi parentali, anche spostando il limite temporale in cui godere dei permessi non retribuiti, ampliando la normativa vigente; ad incentivare l'attenzione della Commissione alla consultazione, all'ascolto delle proposte degli enti e all'accompagnamento delle loro attività in campo nazionale e internazionale. (1-00326) (Ulteriore nuova formulazione) « Quartapelle Procopio , Santerini , Palmieri , Binetti , Dorina Bianchi , Locatelli , Scotto , Sibilia , Brambilla , Calabrò , Caruso , Centemero , Antimo Cesaro , D'Agostino , Daniele Farina , Fauttilli , Fucci , Gelmini , Gitti , Lainati , Marazziti , Mariani , Marti , Molea , Nicchi , Palazzotto , Palese , Piepoli , Prestigiacomo , Preziosi , Roccella , Sberna , Sbrollini , Schirò , Scuvera , Sereni , Squeri , Vella , Vezzali , Zampa , Alfreider , Piccione ».
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MOZIONE 1/00326 presentata da QUARTAPELLE PROCOPIO LIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 28/01/2014
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MOZIONE
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MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO)
SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO)
SERENI MARINA (PARTITO DEMOCRATICO)
ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO)
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA)
ALFREIDER DANIEL (MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE)
BIANCHI DORINA (NUOVO CENTRODESTRA)
BINETTI PAOLA (PER L'ITALIA)
CARUSO MARIO (PER L'ITALIA)
CESARO ANTIMO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA)
FARINA DANIELE (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA')
FAUTTILLI FEDERICO (PER L'ITALIA)
GITTI GREGORIO (PER L'ITALIA)
MARAZZITI MARIO (PER L'ITALIA)
MOLEA BRUNO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA)
NICCHI MARISA (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA')
PALAZZOTTO ERASMO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA')
PICCIONE TERESA (PARTITO DEMOCRATICO)
PIEPOLI GAETANO (PER L'ITALIA)
PREZIOSI ERNESTO (PARTITO DEMOCRATICO)
VEZZALI MARIA VALENTINA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA)
ROCCELLA EUGENIA (NUOVO CENTRODESTRA)
LOCATELLI PIA ELDA (MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI))
SANTERINI MILENA (PER L'ITALIA)
SBERNA MARIO (PER L'ITALIA)
SCHIRO' GEA (PER L'ITALIA)
SCOTTO ARTURO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA')
SCUVERA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO)
SIBILIA CARLO (MOVIMENTO 5 STELLE)
PALESE ROCCO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
PALMIERI ANTONIO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
CENTEMERO ELENA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
PRESTIGIACOMO STEFANIA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
VELLA PAOLO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
LAINATI GIORGIO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
CALABRO' RAFFAELE (NUOVO CENTRODESTRA)
GELMINI MARIASTELLA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
SQUERI LUCA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
MARTI ROBERTO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
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QUARTAPELLE PROCOPIO LIA (PARTITO DEMOCRATICO)
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