MOZIONE 1/00286 presentata da PESCANTE MARIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20091119

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Atto Camera Mozione 1-00286 presentata da MARIO PESCANTE testo di giovedi' 19 novembre 2009, seduta n.250 La Camera, premesso che: lo sport e' da considerare come attivita' essenziale per lo svolgimento della vita civile, quale portatore di valori che educano i giovani al rispetto delle regole e degli avversari; valori che propongono una corretta e tollerante integrazione tra giovani senza nessuna discriminazione; valori che mirano alla tutela della salute individuale e collettiva ed alla salvaguardia della sostenibilita' ambientale; la scuola in ogni ordine e grado puo' e deve essere sollecitata dalle istituzioni ad un maggior coinvolgimento nel favorire l'attivita' sportiva degli studenti; la funzione di supplenza esercitata in materia dall'associazionismo sportivo, che vede impegnate oltre centomila societa' sportive e circa ottocentomila dirigenti sportivi volontari, puo' e deve essere incoraggiata dalle istituzioni; la legge n. 289 del 2002, all'articolo 90, sulle societa' sportive dilettantistiche dovrebbe essere adeguata alle nuove esigenze correlate ad una piu' estesa partecipazione dei giovani alla pratica sportiva; gli impianti sportivi troppo spesso non sono in condizioni di fruibilita' dal movimento sportivo di base; i vivai di promozione e reclutamento degli atleti sono spesso abbandonati del tutto o costituiscono fenomeni residuali all'interno delle societa' sportive piu' economicamente dotate; occorre tener conto degli effetti negativi provocati dalle norme e dai principi comunitari, poiche' applicano allo sport, senza tener conto della sua specificita', regole stabilite per altri settori che hanno esclusiva rilevanza economica (si veda la sentenza Bosman sulla libera circolazione degli atleti professionisti) o i pronunciamenti della Corte di giustizia, che minano l'autonomia dell'organizzazione sportiva, nonche' della politica di talune leghe professionistiche, che, gestendo i campionati con criteri di puro spettacolo, condizionati da interessi extrasportivi, privilegiano la presenza non solo di atleti appartenenti ai Paesi membri dell'Unione europea (in ossequio alla sentenza Bosman), ma soprattutto di campioni provenienti da Paesi extracomunitari, limitando la presenza degli atleti nazionali a poche unita'; a causa di questa situazione gli sport di squadra delle rappresentative nazionali stanno «collezionando» risultati negativi e non in linea con la tradizione e la prestigiosa storia delle suddette discipline; in particolare, se il calcio professionistico va considerato come fenomeno a se' stante che non puo' indicare linee di comportamento e regolamentazione per altre discipline, il basket, la pallanuoto e la pallavolo maschile stanno scontando una vera crisi di identita', avendo trascurato lo zoccolo duro formato dai ragazzi italiani per favorire il tesseramento di atleti provenienti da federazioni straniere, atleti gia' formati e che hanno tolto spazio alle possibilita' di emergere e di praticare lo sport dei nostri giovani; e' indicativo evidenziare che la pallavolo femminile, dove la presenza delle giocatrici straniere e' assai circoscritta, consegue risultati straordinari, che la vedono praticamente imbattuta nella corrente stagione, impegna il Governo: a predisporre ogni iniziativa, nell'ambito della scuola e del mondo sportivo, volta a favorire l'accesso alla pratica sportiva e il non abbandono della stessa, attraverso il sostegno specificamente diretto ai vivai, luogo di crescita civile e sportiva, di integrazione e di attenzione alla salute del cittadino; ad attivarsi presso la Presidenza di turno spagnola dell'Unione europea, tenuto conto che l'articolo 165 del Trattato di Lisbona riconosce la specificita' e l'autonomia dello sport, affinche' sia possibile trovare una soluzione di compromesso per la libera circolazione di atleti comunitari, prevedendo il libero tesseramento, ma limitandone l'impiego sul terreno di gioco, come praticato gia' da alcune federazioni internazionali negli sport di squadra; a sollecitare il Coni a ribadire ed intensificare la propria funzione di direttiva e di vigilanza nei confronti delle federazioni sportive nazionali, affinche' si pervenga ad un progressivo contenimento dell'utilizzo degli atleti extracomunitari negli sport di squadra, a tutela dei vivai e con l'obiettivo che gli stessi possano essere armonizzati con la presenza minima di giocatori formati nei vivai, anche attraverso una rigida selezione delle autorizzazioni agli ingressi degli sportivi stranieri, ai sensi della legge n. 289 del 2002. (1-00286) «Pescante, Grimoldi, Iannaccone, Baldelli, Aprea, Luciano Rossi, Aracu, Di Centa, Barbaro».
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MOZIONE 1/00286 presentata da PESCANTE MARIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20091119 
MOZIONE 
APREA VALENTINA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
ARACU SABATINO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BALDELLI SIMONE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BARBARO CLAUDIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DI CENTA MANUELA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
ROSSI LUCIANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
IANNACCONE ARTURO (MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD) 
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1/00286 
PESCANTE MARIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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