RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00470 presentata da GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110119

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00470 presentata da MARIA GRAZIA GATTI mercoledi' 19 gennaio 2011, seduta n.420 La XI Commissione, premesso che: nonostante le ripetute assicurazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e di altri autorevoli esponenti governativi sulla fine della devastante crisi economica che ha colpito il nostro Paese e sui segnali di ripresa che potrebbero indurre all'ottimismo, i dati ufficiali riguardanti il livello occupazionale in Italia non danno invece modo di essere ottimisti, le stime piu' recenti continuano a segnare un alto tasso di disoccupazione e di inattivita' da parte dei lavoratori, soprattutto i piu' giovani e le donne; l'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede che a decorrere dall'anno 2011, le amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le Agenzie dell'entrate, della dogana e del territorio, gli enti pubblici non economici, le universita' e gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, contratti a collaborazione coordinata e continuativa, contratti di formazione-lavoro, lavoro accessorio e lavoro in somministrazione nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalita' nell'anno 2009; lo stesso comma precisa che le disposizioni di cui sopra costituiscono principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica ai quali si adeguano le regioni, le province autonome, e gli enti del servizio sanitario nazionale; le disposizioni suddette sembrano andare nel senso contrario a quello auspicabile in un contesto di cosi' grave crisi occupazionale, esse stanno infatti gia' comportando drammatiche conseguenze per migliaia di persone, soprattutto giovani, che impiegano la propria attivita' presso le pubbliche amministrazioni, mediante rapporti di lavoro precario. Tali lavoratori sono vittime del drastico taglio apportato dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010 e stanno perdendo o rischiano di perdere a breve il posto di lavoro; la riduzione del personale precario, inoltre, incidera' negativamente sull'efficienza dei servizi e avra' preoccupanti ripercussioni per gli utenti, poiche' la maggior parte del personale coinvolto e' adibito a funzioni ordinarie e strutturali di lavoro, tanto che il suo dimezzamento non potra' che comportare rallentamenti, se non sospensioni, delle pratiche a esso affidate; il caso dei lavoratori in somministrazione presso l'INPS e' a tale riguardo esemplificativo: dal 1 o gennaio 2011 sono rimasti a casa 550 lavoratori mentre i restanti 1240 rischiano la stessa sorte a fine marzo, data di scadenza dell'appalto stipulato tra l'INPS e la societa' TEMPOR s.p.a., agenzia i fornitrice di lavoro temporaneo; l'istituto di previdenza sociale ha infatti dichiarato che a causa dei tagli approntati dal decreto-legge n. 78 del 2010 non e' in grado di prorogare i contratti oltre le date di scadenza, il tutto malgrado sia stato confermato per il 2011 un fabbisogno pari a quello del 2010; l'INPS, inoltre, denuncia da anni una carenza di personale dovuto in buona parte al blocco del turn over e presenta bilanci in attivo, quindi avrebbe convenienza nel predisporre le risorse utili per poter provvedere alla proroga dei contratti in oggetto; inoltre la spesa che l'INPS sostiene per impiegare questi lavoratori non si discosta di molto da quella che potrebbe sostenere con l'erogazione di disoccupazione ordinaria per ciascuno di essi; la situazione e' resa ancor piu' paradossale dalla constatazione relativa alle mansioni svolte dai lavoratori in somministrazione, che si occupano di liquidare prestazioni di cassa integrazione, compresa quella in deroga, disoccupazione per lavoratori impiegati in aziende in crisi, come pure le invalidita' civili delle persone diversamente abili; a tali lavoratori, inoltre, e' affidato il compito di rilasciare il certificato DURC, documento unico di regolarita' contributiva, con il quale si attesta l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa edile. Si possono immaginare le difficolta' che si verificheranno per il regolare svolgimento delle attivita' delle imprese, infatti, la situazione di crisi rende ancora piu' pesante affrontare, per i lavoratori, il ritardo nell'erogazione delle prestazioni e, per le imprese, il ritardo nel rilascio di documentazione fondamentale per la partecipazione agli appalti; durante la seduta di venerdi' 19 novembre 2010, n. 398, della Camera dei deputati, era stato presentato l'ordine del giorno 9/3778-A/23, a prima firma Damiano, nel quale si impegnava il Governo a promuovere variazioni legislative alla norma in questione, anche al fine di garantire la prosecuzione dell'operativita' delle amministrazioni interessate, avvalendosi del personale precario, attualmente impegnato nei servizi della pubblica amministrazione; il Governo nel corso della medesima seduta accoglieva l'ordine del giorno dando cosi' l'impressione di essersi reso conto della gravita' della situazione e delle pericolose conseguenze che il provvedimento avrebbe comportato; purtroppo, sinora nessun riscontro positivo e' maturato a tale riguardo, impegna il Governo ad assumere, anche in base agli impegni presi con l'accoglimento dell'ordine del giorno 9/3778-A/23, con la massima urgenza le necessarie iniziative normative, con il primo provvedimento utile, per modificare le disposizioni contenute nell'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, allo scopo di apportare delle deroghe alle drastiche misure di riduzione di spesa delle amministrazioni pubbliche in esso contenute, e garantire ai tanti lavoratori coinvolti un futuro professionale meno incerto e piu' dignitoso e agli utenti delle amministrazioni pubbliche una maggiore efficienza del servizio loro offerto. (7-00470) «Gatti, Bellanova, Damiano, Bobba, Rampi, Codurelli, Schirru, Madia, Miglioli, Mosca, Berretta, Santagata, Boccuzzi, Mattesini, Gnecchi, Cenni, Tullo».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANTAGATA GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TULLO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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