RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00025 presentata da BARBANTI SEBASTIANO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 29/05/2013

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Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00025 presentato da BARBANTI Sebastiano testo di Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25 La VI Commissione, premesso che: il decreto-legge 22 giugno 2012, n.83 (cosiddetto «decreto Sviluppo») «Misure urgenti per la crescita del Paese» pubblicato sul supplemento ordinario n.129 alla Gazzetta Ufficiale n.147 del 26 giugno 2012, all'articolo 11 proroga al 30 giugno 2013 le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ma riduce a partire dal 1 o gennaio 2013 l'aliquota portandola al 50 per cento rispetto al 55 per cento previsto dai precedenti strumenti normativi e proroga al 30 giugno 2013 le detrazioni per ristrutturazioni edilizie incrementando l'aliquota dal 36 per cento al 50 per cento per interventi effettuati a partire dal 26 giugno 2012; lo stesso decreto infine riammette a far data dal 1 o gennaio 2012 al beneficio del bonus del 36 per cento (50 per cento dal 26 giugno 2012) le opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e allo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia; lo studio svolto da Cresme e Cna mostra che gli incentivi fiscali sul dare e avere dello Stato italiano rispetto agli incentivi per la riqualificazione edilizia, è fortemente positivo: lo è economicamente, visto che fermando le attività al 2012 avrebbe un conto economico attualizzato tra dare e avere, positivo per più di 2,3 miliardi di euro; lo è finanziariamente, dato che tra 1998 e 2012 ha incassato dall'attività avviata con gli incentivi, 49,5 miliardi di euro, a fronte di minor gettito maturato pari a 31,7 miliardi di euro. Il saldo al 2012 è quindi positivo per 17,8 miliardi di euro; altre forze politiche hanno depositato la risoluzione n.7-00005 allo scopo di prorogare gli incentivi fiscali per le sole riqualificazioni edili; gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, in fonti rinnovabili, in innovazione e ricerca e, più in generale, in interventi di green economy , finalizzati alla riconversione ecologica dell'economia, sono un importante volano per la ripresa dell'economia italiana dalla grave e prolungata crisi economica in atto, perché consentono di coniugare l'obiettivo di maggiore competitività e di modernizzazione del Paese con un modello di sviluppo sostenibile per l'ambiente e la società, vicino alle esigenze delle persone, delle comunità e dei territori; l'Italia ha siglato accordi internazionali, con il protocollo di Kyoto, e con l'Unione europea nell'ambito del pacchetto «clima-energia» vincolanti per l'avvio di una transizione verso una economia a basso contenuto di carbonio attraverso un approccio integrato che preveda politiche energetiche e politiche per la lotta ai cambiamenti climatici; in tale contesto il contenimento delle emissioni di anidride carbonica per ridurre il rischio di mutamenti climatici è uno degli impegni più importanti e vincolanti per l'Italia; il perseguimento dell'efficientamento energetico è stato attuato anche mediante un sistema di incentivi fiscali efficaci e semplici per il cittadino, finalizzati a facilitare la realizzazione di interventi per l'efficienza energetica. Tra questi, particolare rilievo, hanno le agevolazioni fiscali del 55 per cento per interventi di riqualificazione energetica che hanno avuto un enorme successo; secondo un'indagine del Cresme-Enea, già un anno fa il volume complessivo di interventi connessi a tale strumento è stato pari a 1.400.000, per un totale di 17 miliardi di euro di investimento complessivi, ed ha interessato soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. Da rilevare il forte impatto occupazionale derivante dalla misura del 55 per cento che ha contribuito ad attivare ogni anno oltre 50 mila posti di lavoro nei settori coinvolti, soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto: dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati. Si sono così favorite un'importante innovazione e una spinta di tutto il comparto verso la qualità; a tal proposito sarebbe opportuno prevedere l'istituzione obbligatoria del «fascicolo di fabbricato per la sicurezza sismica, uno strumento finalizzato alla razionalizzazione ed alla formalizzazione del processo conoscitivo e manutentivo del patrimonio edilizio, con l'obiettivo di prevenire, con gli opportuni adeguamenti strutturali, il rischio sismico degli edifici, impegna il Governo: ad assumere iniziative volte: a) a mettere a regime le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica di cui all'articolo 1, commi 344, 345 e 347, della legge 27 dicembre 2006, n.296; b) a mettere a regime le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione di cui all'articolo 11, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n.83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.134; c) a verificare la modifica delle relative detrazioni in cinque quote annuali di pari importo; d) ad ampliare il ventaglio dei soggetti fruitori del beneficio fiscale anche in ordine alla capacità contributiva del soggetti fiscalmente incapienti che intendano investire in interventi di efficientamento energetico, seguendo l'esempio delle ESCO, metodo applicabile anche in questi casi e che può favorire la qualità degli interventi; e) a prevedere l'estensione degli interventi al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente compresi gli interi edifici rendendo obbligatoria la certificazione antisismica degli edifici pubblici e privati e i relativi controlli strutturali periodici; f) a prevedere nuovi strumenti che vaglino l'efficacia degli interventi sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo economico, in relazione ai periodi di fruizione della detrazione, con opportuni adeguamenti degli incentivi fiscali in base ai risultati ottenuti (ad esempio incentivo del 66 per cento in caso di ottenimento di classe energetica minore di almeno 2 classi); g) a rivedere i meccanismi di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici subordinando tali benefici fiscali anche alla garanzia che i materiali e i beni utilizzati per la riqualificazione siano soggetti alla dichiarazione ambientale di prodotto (DAP o EPD Environmental Product Declaration ), così come disciplinato a livello comunitario e tenendo conto dell'esigenza di introdurre la valutazione del ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment ) come metodologia per l'identificazione e la quantificazione dell'impatto ambientale «complessivo» dei beni che vengono prodotti e la cui «impronta ecologica» non è riconducibile alla sola utilizzazione, ma che tiene conto in buona parte dell'impatto ambientale della produzione e trasporto. (7-00025) « Barbanti , Pesco , Cancelleri , Chimienti , Pisano , Ruocco , Villarosa ».
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CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CHIMIENTI SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PESCO DANIELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PISANO GIROLAMO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
RUOCCO CARLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VILLAROSA ALESSIO MATTIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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