INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05624 presentata da GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111026

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05624 presentata da MARIA GRAZIA GATTI mercoledi' 26 ottobre 2011, seduta n.542 GATTI, GNECCHI, RAMPI, MOSCA, SCHIRRU, BELLANOVA, DAMIANO, MADIA, MIGLIOLI, BERRETTA, SANTAGATA e BOBBA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: nel corso della seduta della Commissione lavoro della Camera dei deputati del 18 ottobre 2011, il Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, Luca Bellotti, ha risposto all'interrogazione n. 5-05199, con la quale la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, assieme ad altri colleghi, chiedeva di conoscere i dati del 2010 relativi: al numero delle donne dimessesi «volontariamente» a un anno dalla maternita'; alle violazioni amministrative in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri; alle infrazioni riguardanti la tutela fisica delle lavoratrici madri; le cifre fornite dall'esponente governativo sono preoccupanti e inequivocabili: nonostante la crisi, le giovani madri italiane che hanno abbandonato «volontariamente» il lavoro nel 2010 sono state 19.017, 1.341 in piu' rispetto all'anno precedente, nel quale si riscontrarono 17.676 casi di dimissioni per maternita'; la motivazione piu' frequente addotta dalle dimissionarie e' stata quella relativa alla carenza e agli elevati costi dei servizi d'assistenza per la prima infanzia; il maggior numero di dimissioni convalidate (pari a 11.964) interessa la fascia di eta' compresa tra i 26 e i 35 anni e sono prevalentemente presentate da lavoratrici con un'anzianita' medio bassa (la maggior parte 3/4 anni); le imprese maggiormente interessate da questo fenomeno sono quelle che hanno alle loro dipendenze fino a 15 unita'; i settori produttivi piu' interessati sono quelli del commercio e dell'industria; i provvedimenti di convalida sono stati 12.010 al Nord, 3.852 al Centro, 3.155 al Sud; gli altri dati sono egualmente sconfortanti: nel corso del 2010 sono state accertate 1.280 violazioni amministrative in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri, a fronte delle 406 rilevate nel 2009, con un incremento percentuale pari al 215 per cento rispetto all'anno precedente; per cio' che riguarda la tutela fisica delle lavoratrici madri, le infrazioni rilevate nel 2010 sono state 973, il 45 per cento in piu' rispetto alle 661 rilevate nel 2009; nel biennio 2009-2010, quindi, nel corso di una delle piu' devastanti crisi economiche che la nostra storia contemporanea ricordi, 36.693 lavoratrici hanno deciso, secondo le stime ufficiali, di abbandonare il posto di lavoro a seguito della maternita'; queste cifre non possono non indurre a riflettere riguardo alla effettiva volontarieta' delle dimissioni e a richiedere con sempre piu' forza il ripristino delle norme che vietano «dimissioni in bianco», approvate nel 2007 durante il Governo Prodi e «cancellate» dalla maggioranza che sostiene il Governo in carica in avvio di legislatura; l'abrogazione della legge suddetta e' stata, a parere degli interroganti, frettolosa ed ideologica, e non sostituita da alcun provvedimento di una qualche efficacia; nello specifico, i dati riguardanti la condizione delle giovani madri lavoratrici e le motivazioni addotte per giustificare le proprie dimissioni, evidenziano in modo inequivocabile il peggioramento della loro gia' difficile situazione, facendo apparire a giudizio degli interroganti del tutto pretestuose le dichiarazioni del Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, effettuate nel corso dello svolgimento della citata interrogazione, relative al potenziamento dei servizi socio-educativi, anche attraverso provvedimenti finanziari a sostegno degli stessi; e' dall'inizio della legislatura che il Governo pubblicizza con grande enfasi una serie di iniziative, molte delle quali avviate dal precedente Governo Prodi, alle quali ad avviso degli interroganti non hanno corrisposto fatti concreti; gli interroganti, allo scopo di comprendere se si stia facendo tutto il possibile per tutelare le lavoratrici madri, ritengono opportuno richiedere dati ancor piu' dettagliati riguardanti i controlli sulle loro condizioni di lavoro -: a fronte delle 406 violazioni amministrative accertate nel 2009, e delle 1280 contestate nel 2010, riguardanti la tutela economica delle lavoratrici madri, quale sia stato il numero di controlli effettuati in ognuno dei due anni, suddiviso per regioni; quale sia stato il numero dei controlli effettuati nel corso degli anni 2009 e 2010, suddiviso per regioni, relativamente all'accertamento dei reati relativi alla tutela fisica delle madri lavoratici, a fronte delle 661 infrazioni rilevate nel 2009 e delle 973 violazioni contestate nel 2010; se non ritenga di rendere disponibile il report, menzionato nel corso della risposta all'interrogazione n. 5-02473, preparato dal tavolo tecnico di studio composto da consigliere di parita' e da ispettori del lavoro che si occupa anche del fenomeno della convalida delle dimissioni, per la rilevazione dei dati a livello nazionale. (5-05624)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANTAGATA GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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