INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02522 presentata da ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100219

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02522 presentata da SANDRA ZAMPA venerdi' 19 febbraio 2010, seduta n.286 ZAMPA, MARAN, MOGHERINI REBESANI, BRANDOLINI e SCHIRRU. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la tragedia che ha colpito Haiti ha messo in evidenza un fenomeno che negli ultimi anni si e' ripetuto al succedersi di catastrofi similari. A detta di alcune organizzazioni non governative infatti, questi drammatici eventi hanno suscitato l'attenzione di molti soggetti istituzionali che, in modo spesso disorganico e scoordinato, si sono mossi per portare soccorso e solidarieta', talvolta con evidenti esigenze di visibilita' e protagonismo politico, fino all'occupazione di spazi istituzionali non propri; per quanto riguarda la situazione italiana si e' assistito, anche nel caso di Haiti, alla ormai contemporanea presenza politica/decisionale di due protagonisti/antagonisti: il Ministero degli affari esteri con il Ministro e la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) e la Presidenza del Consiglio dei ministri con il Sottosegretario delegato e il Dipartimento della protezione civile (DPC); se chiara e conosciuta e' la posizione istituzionale del Ministero degli affari esteri (MAE) a cui istituzionalmente e incontestabilmente e' affidato il compito di definire scelte e strategie politiche nei rapporti con gli altri Stati e quella della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo a cui la legge n. 49 del 1987 affida il compito di realizzare le attivita' di cooperazione con Paesi terzi (dalle attivita' per fronteggiare le emergenze a quelle per favorire lo sviluppo), e' invece meno conosciuta la posizione istituzionale del Dipartimento della protezione civile rispetto alle risposte alle emergenze internazionali gia' previste dalla stessa legge n. 49 del 1987; la legge n. 49 del 1987 e' stata in questi anni, ad avviso degli interroganti, sistematicamente svilita da ripetute ordinanze e perfino da semplici commi inseriti in ordinanze di tutt'altro contenuto che hanno autorizzato il Dipartimento della Protezione civile ad acquisire un ruolo primario nella risposta alle emergenze all'estero; a partire dagli anni '90 nessun Governo e' stato in grado: a) di mantenere gli impegni internazionali per l'aumento delle risorse finanziarie da destinare alla cooperazione allo sviluppo; b) di attuare politiche in coerenza con le finalita' di «solidarieta' tra i popoli e di piena realizzazione dei diritti fondamentali dell'uomo» (articolo 1, comma 1); c) di garantire alla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo gli strumenti operativi e amministrativi necessari, con il relativo personale, per potere operare. Al contrario, le risorse sono gradualmente diminuite fino a giungere al livello minimo attuale (0,14 per cento) e la cooperazione internazionale e' divenuta inevitabilmente una «non realta'». La paralisi della cooperazione allo sviluppo e' il segno evidente della paralisi della politica e del marginale ruolo internazionale dell'Italia al di la' di singole iniziative, quali il recente G8 o alcuni rapporti bilaterali (di carattere prevalentemente affaristico e militare), che possono fare apparire il contrario; nel caso specifico di Haiti, un'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri ha di fatto annullato lo spazio e l'azione del Ministero degli affari esteri con l'affidamento del coordinamento di tutti gli interventi pubblici al Dipartimento della protezione civile, insieme alla dotazione di un fondo operativo e alla possibilita' di agire in deroga alle disposizioni della contabilita' dello Stato; cio' che e' stato negato al Ministero per legge preposto agli interventi di cooperazione e di emergenza all'estero, viene concesso ad altra istituzione, benemerita ma con competenze istituzionali diverse, anche se talvolta operativamente coincidenti con quelle affidate per legge ad altra istituzione -: se non ritenga di chiarire le ragioni e le opportunita' alla base ditali scelte, operate dal Governo, che di fatto penalizzano notevolmente le competenze del Ministero degli affari esteri.(5-02522)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02522 presentata da ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100219 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BRANDOLINI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOGHERINI REBESANI FEDERICA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/02522 
ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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