MOZIONE DI SFIDUCIA 1/01082 presentata da CRIPPA DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 16/12/2015

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Atto Camera Mozione di sfiducia 1-01082 presentato da CRIPPA Davide testo presentato Mercoledì 16 dicembre 2015 modificato Venerdì 18 dicembre 2015, seduta n. 539 La Camera, premesso che: il decreto-legge 24 gennaio 2015, n.3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n.33, «Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti», ha modificato la normativa di riferimento delle banche popolari di cui al Testo unico bancario (decreto legislativo 1 o settembre 1993, n.385). Le disposizioni modificate hanno interessato anche la Banca popolare dell'Etruria e del Lazio di cui il Ministro Boschi, così come indicato nella dichiarazione patrimoniale pubblicata sul sito del Consiglio dei ministri, possedeva circa 1.500 azioni; il padre del Ministro, Pier Luigi Boschi, ed il fratello Emanuele Boschi, hanno avuto rapporti professionali e di dipendenza con la suddetta Banca. In particolar modo Pier Luigi Boschi è stato consigliere di amministrazione e, fino al febbraio 2015, anche vice presidente del medesimo consiglio di amministrazione. Nell'esercizio del suo mandato risulterebbe esser stato, inoltre, sanzionato, al pari degli altri vertici dell'istituto, da Banca d'Italia al pagamento di una somma pari a 144 mila euro per sei irregolarità individuate dalla vigilanza: «Violazione delle disposizioni sulla governance», «carenze nell'organizzazione e nei controlli interni», «carenze nella gestione e nel controllo del credito», «carenze nei controlli», «violazioni in materia di trasparenza», «omesse e inesatte segnalazioni agli organi di vigilanza». Emanuele Boschi risulta, invece, esser stato assunto dalla Banca fin dal 2007, giungendo alla posizione di «Program and cost manager» ; in particolar modo, l'articolo 1 del citato decreto-legge 24 gennaio 2015, n.3, ha introdotto nuovi limiti dimensionali per le banche popolari disponendone la trasformazione in società per azioni nelle ipotesi di attivi superiori ad 8 miliardi di euro; l'approvazione del citato decreto-legge da parte del Consiglio dei ministri è stata preceduta da rilevanti speculazioni finanziarie relative agli istituti di credito interessati dal medesimo provvedimento. In particolar modo, il presidente della Consob, in sede di audizione parlamentare, ha dichiarato che le negoziazioni hanno assunto volumi nell'ordine di 10 milioni di euro; da fonti stampa risulterebbe una possibile diffusione di informazioni privilegiate prima del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2015. Altresì, sembrerebbe che il volume delle negoziazioni sia aumentato fin dal 3 gennaio del medesimo anno. Le quotazioni delle azioni hanno registrato incrementi pari ad un minimo dell'8 per cento per Ubi Banca fino a un massimo del 57 per cento proprio per la Banca popolare dell'Etruria e del Lazio; agli operatori del mercato è apparso del tutto anomalo un rialzo delle quotazioni della Banca Etruria in considerazione dei gravi problemi finanziari dovuti a sofferenze per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Le stesse sofferenze, infatti, hanno indotto il Ministero dell'economia e delle finanze e la Banca d'Italia a commissariare il medesimo istituto di credito; l'ipotesi di una possibile speculazione finanziaria di investitori sulle banche popolari, così da fare man bassa di azioni, ha portato anche all'apertura di fascicolo da parte della procura della Repubblica di Roma; il Ministro Boschi, durante il Consiglio di ministri che ha approvato il decreto-legge n.3 del 2015, non era presente, ma ciò non significa che possa essere completamente escluso il suo conflitto di interessi, come si dirà in seguito; centro delle operazioni di speculazione sembrerebbe poi essere Londra, dove opera Davide Serra, con il suo fondo Algebris, il quale, come noto, è molto vicino al Presidente del Consiglio Matteo Renzi; con il decreto-legge 22 novembre 2015, n.183, si prevede la costituzione di quattro società per azioni, tra le quali la Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A., aventi per oggetto lo svolgimento dell'attività di ente-ponte ai sensi dell'articolo 42 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n.180, «con l'obiettivo di mantenere la continuità delle funzioni essenziali precedentemente svolte dalle medesime banche e, quando le condizioni di mercato sono adeguate, cedere a terzi le partecipazioni al capitale o i diritti, le attività o le passività acquistate, in conformità con le disposizioni del medesimo decreto legislativo». Trattasi del «decreto Salva Banche» che, in sostanza, garantisce il salvataggio di 4 banche italiane in dissesto (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti) le cui perdite sono state assorbite in parte dagli azionisti e dagli obbligazioni subordinati per un valore complessivo pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro; la procedura di risoluzione della crisi delle banche è stata predisposta mediante la costituzione di quattro nuovi istituti di credito, di una bad bank e l'avvio della liquidazione coatta amministrativa delle banche in risoluzione. In particolar modo, ai nuovi istituti di credito sono stati trasferiti i diritti, le partecipazioni, le attività e le passività delle banche in risoluzione mentre la bad bank si occuperà della gestione delle sofferenze cedute delle banche in risoluzione; la risoluzione della crisi è avvenuta per il tramite della costituzione di un fondo di risoluzione gestito da Intesa-San Paolo, Unicredit e Ubi-Banca. Il costo di tale operazione per il fondo di risoluzione è stato di 3,6 miliardi di euro utilizzati per ricapitalizzare le nuove banche, assorbire le perdite delle banche in risoluzione e dotare le bad bank di un capitale minimo; il salvataggio dei quattro istituti di credito ha comportato la perdita del risparmio di 12.500 clienti retail , per un valore complessivo di 431 milioni di euro ed il tragico epilogo di un suicidio. Il pregiudizio subito deriva dalla sottoscrizione di strumenti finanziari rischiosi non adeguati a pensionati, famiglie e piccoli risparmiatori. Tanto è vero che il direttore generale della Banca d'Italia ha dichiarato la necessità di un intervento legislativo per vietare la vendita di strumenti finanziari rischiosi agli sportelli degli istituti bancari; la normativa purtroppo vigente nel nostro Paese, di cui alla cosiddetta legge Frattini, non consente di prevenire, far emergere e sanzionare tutti i conflitti di interessi; in considerazione delle suddette plausibili operazioni di speculazione finanziaria che hanno preceduto l'emanazione del decreto-legge n.3 del 2015 ed hanno visto soprattutto Banca Etruria oggetto di acquisto e rivendita di azioni, con rialzi a dir poco eccezionali, dal punto di vista dell'opportunità politica, a giudizio dei firmatari del presente atto anche la mera situazione di pericolo derivante dalla commistione tra l'incarico di Governo e gli interessi economici e finanziari del titolare e dei più prossimi parenti deve essere presa in considerazione; per « Il Sole 24 Ore » del 12 febbraio 2015, «le novità del decreto-legge riguardano, soprattutto, l'introduzione dell'obbligo per le banche popolari con un attivo superiore a 8 miliardi di euro, di trasformarsi in società per azioni. Questa informazione, trapelata prima dell'effettiva emanazione del provvedimento, sarebbe filtrata in ambienti finanziari, al punto che intermediari con base a Londra – per conto di altri clienti – avrebbero provveduto all'acquisto di azioni di vari istituti. Tra questi ci sarebbe anche il fondo speculativo Algebris, fondato da Davide Serra, imprenditore vicino al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, il quale, tuttavia, il 30 gennaio 2015 ha precisato che «investiamo sulle banche popolari da Marzo 2014»; si evidenzia che il Ministro Boschi ha dichiarato che i genitori ed i fratelli non hanno prestato il consenso alla pubblicazione sul sito del Governo dei dati inerenti alla loro situazione patrimoniale, ad onta del principio generale di trasparenza; i fatti citati e la loro concatenazione temporale, ad avviso dei firmatari del presente atto, gettano un'ombra sul Ministro e la sua funzione istituzionale con riguardo alla cura ed alla salvaguardia degli interessi pubblici, del principio generale di assoluta imparzialità, nonché della necessità di tutelare il risparmio in tutte le sue forme, come espressamente previsto dall'articolo 47 della Costituzione al momento vigente; anche il solo sospetto che, attraverso la sua funzione di governo, il Ministro Boschi abbia potuto interagire ovvero influenzare l'intera compagine governativa al fine di perseguire interessi personali e familiari, non ne consente la permanenza nel prosieguo dell'incarico, per tali motivi, visto l'articolo 94 della Costituzione; visto l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati; esprime la sfiducia al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e la impegna a rassegnare immediatamente le dimissioni. (1-01082) « Crippa , Villarosa , Pesco , Alberti , Di Battista , Agostinelli , Baroni , Basilio , Battelli , Benedetti , Massimiliano Bernini , Paolo Bernini , Nicola Bianchi , Bonafede , Brescia , Brugnerotto , Businarolo , Busto , Cancelleri , Cariello , Carinelli , Caso , Castelli , Cecconi , Chimienti , Ciprini , Colletti , Colonnese , Cominardi , Corda , Cozzolino , Da Villa , Dadone , Daga , Dall'Osso , D'Ambrosio , De Lorenzis , De Rosa , Del Grosso , Della Valle , Dell'Orco , Di Benedetto , Luigi Di Maio , Manlio Di Stefano , Di Vita , Dieni , D'Incà , D'Uva , Fantinati , Ferraresi , Fico , Fraccaro , Frusone , Gagnarli , Gallinella , Luigi Gallo , Silvia Giordano , Grande , Grillo , L'Abbate , Liuzzi , Lombardi , Lorefice , Lupo , Mannino , Mantero , Marzana , Micillo , Nesci , Nuti , Parentela , Petraroli , Pisano , Rizzo , Paolo Nicolò Romano , Ruocco , Sarti , Scagliusi , Sibilia , Sorial , Spadoni , Spessotto , Terzoni , Tofalo , Toninelli , Tripiedi , Vacca , Simone Valente , Vallascas , Vignaroli , Zolezzi ».
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AGOSTINELLI DONATELLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ALBERTI FERDINANDO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BARONI MASSIMO ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BASILIO TATIANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BATTELLI SERGIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BENEDETTI SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BERNINI MASSIMILIANO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BERNINI PAOLO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BIANCHI NICOLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BONAFEDE ALFONSO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BRESCIA GIUSEPPE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BRUGNEROTTO MARCO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BUSINAROLO FRANCESCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BUSTO MIRKO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CARIELLO FRANCESCO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CARINELLI PAOLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CASO VINCENZO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CASTELLI LAURA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CECCONI ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CHIMIENTI SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CIPRINI TIZIANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
COLLETTI ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
COLONNESE VEGA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
COMINARDI CLAUDIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CORDA EMANUELA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
COZZOLINO EMANUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
D'AMBROSIO GIUSEPPE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
D'INCA' FEDERICO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
D'UVA FRANCESCO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DA VILLA MARCO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DADONE FABIANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DAGA FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DALL'OSSO MATTEO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DE LORENZIS DIEGO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DE ROSA MASSIMO FELICE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DEL GROSSO DANIELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DELL'ORCO MICHELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DELLA VALLE IVAN (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI BATTISTA ALESSANDRO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI BENEDETTO CHIARA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI MAIO LUIGI (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI STEFANO MANLIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI VITA GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DIENI FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
FANTINATI MATTIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
FERRARESI VITTORIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
FICO ROBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
FRACCARO RICCARDO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
FRUSONE LUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GAGNARLI CHIARA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GALLINELLA FILIPPO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GALLO LUIGI (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GIORDANO SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GRANDE MARTA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GRILLO GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
L'ABBATE GIUSEPPE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LIUZZI MIRELLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LOMBARDI ROBERTA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LOREFICE MARIALUCIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LUPO LOREDANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MANNINO CLAUDIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MANTERO MATTEO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MARZANA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MICILLO SALVATORE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
NESCI DALILA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
NUTI RICCARDO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PARENTELA PAOLO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PESCO DANIELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PETRAROLI COSIMO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
PISANO GIROLAMO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
RIZZO GIANLUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ROMANO PAOLO NICOLO' (MOVIMENTO 5 STELLE) 
RUOCCO CARLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SARTI GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SCAGLIUSI EMANUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SIBILIA CARLO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SORIAL GIRGIS GIORGIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SPADONI MARIA EDERA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SPESSOTTO ARIANNA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TERZONI PATRIZIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TOFALO ANGELO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TONINELLI DANILO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TRIPIEDI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VACCA GIANLUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VALENTE SIMONE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VALLASCAS ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VIGNAROLI STEFANO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VILLAROSA ALESSIO MATTIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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