RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVE DI DIBATTITO 8/00141 presentata da FRANCI CLAUDIO (MISTO-COMUNISTI ITALIANI) in data 13/10/2005

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 8-00141 presentata da CLAUDIO FRANCI giovedì 13 ottobre 2005 pubblicata nel bollettino n. 698 La XIII Commissione, premesso che: l'aumento, continuo ormai da oltre un anno, del prezzo del gasolio sta aggravando la crisi del settore della pesca del nostro paese e minaccia la sopravvivenza delle imprese; nelle ultime settimane sono cresciute le proteste delle marinerie dovute all'aggravarsi della situazione di difficoltà imputabile al rincaro del costo del gasolio, connesso con il relativo aumento del prezzo del petrolio; il caro gasolio ha raggiunto ormai un incremento del 35 per cento e incide sui costi delle imprese da un massimo del 50 per cento ad un minimo del 30 per cento per la piccola pesca costiera; il caro gasolio determina situazioni di concorrenza sleale tra i prodotti ittici nazionali e quelli importati da Paesi, anche comunitari, i cui costi di produzione, in particolare del carburante, sono notevolmente inferiori; per i produttori italiani non è possibile rivalersi sul prezzo finale al consumatore a causa sia dell'elevata polverizzazione sul territorio delle imprese di pesca (800 punti di sbarco), ciascuna delle quali produce quantità tali da non poter influenzare il mercato, sia della frammentata struttura distributiva; di fronte a tale situazione generale è l'allarme e la preoccupazione delle marinerie del paese per la loro stessa sopravvivenza; grave è il colpo arrecato all'economia ittica, che più di ogni altra è condizionata dal prezzo del carburante per l'incidenza che esso ha nei costi delle singole aziende; pur tenendo conto che non si applica accisa sul gasolio per la pesca, è necessario comunque intervenire per contenere i costi di produzione dei pescatori; per il comparto agricolo, a differenza del settore ittico, è previsto un regime speciale dell'IVA, recentemente oggetto di stabilizzazione da parte del Governo, e un'aliquota IRAP agevolata dell'1,9 per cento; impegna il Governo: a continuare ad attivarsi in sede europea, per ricercare gli strumenti, le forme e le risorse che rendano possibile l'abbattimento dei costi a favore delle imprese di pesca, non ultimo il ricorso agli aiuti de minimis , in misura adeguata alla gravità della situazione, facendo in modo che questi interventi d'emergenza non incidano sulle già scarse risorse destinate al settore; ad adottare, compatibilmente con l'ordinamento comunitario, iniziative volte all'estensione del regime speciale di compensazione IVA, già prevista per il settore agricolo, e alla definizione di un regime fiscale forfetario più rispondente alle esigenze del settore; a continuare ad attivare le opportune iniziative presso le competenti sedi comunitarie ai fini di pervenire ad un piano di ammodernamento della flotta che privilegi nuovi motori a più bassi consumi e minor impatto ambientale, operando affinché le misure in discussione sulla proposta di Fondo europeo per la Pesca (FEP) tengano conto di tale emergenza; a valutare in ambito nazionale l'opportunità di attivare tutte le iniziative necessarie a contenere gli aumenti ed a tutelare le imprese ittiche. (8-00141) «Franci, Marinello, Angelino Alfano, Borrelli, Cazzaro, Duca, Jacini, Marcora, Paola Mariani, Masini, Misuraca, Preda, Rainisio, Rava, Ricciuti, Rossiello, Ruggieri, Scaltritti, Sedioli».