RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00036 presentata da DELFINO TERESIO (UNIONE DI CENTRO) in data 20090318

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 8-00036 presentata da TERESIO DELFINO mercoledi' 18 marzo 2009 pubblicata nel bollettino n.153 La XI e XII Commissione, premesso che: il Libro Verde, presentato dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi nello stesso momento in cui il Governo ha varato la manovra anticipata di giugno-luglio, nasce come strumento base di consultazione pubblica sulla riforma del Welfare in un momento in cui gia' si presagiva la grande crisi dei mercati finanziari; la contemporaneita' con la manovra economica, come evidenziato anche dal Ministro Sacconi in audizione in Commissioni riunite alla Camera dei deputati, non e' stata casuale, ma e' scaturita dalla necessita' di dover far fronte alla situazione economica che si prospettava fortemente critica; sia nel Libro Verde del Welfare che nel Libro Bianco sulla sanita' della Commissione europea e' stato richiamato come principio fondamentale il legame tra salute e prosperita' economica, visto che se da un lato la promozione della salute aiuta a ridurre la poverta' e il disagio sociale, dall'altro un miglioramento nella qualita' del lavoro porta a maggior benessere e salute per i cittadini; e' evidenziata la necessita' di affrontare una sfida che, prima che economica si delinea progettuale e culturale, che mettera' al centro la persona considerata in se' e nelle sue proiezioni relazionali a partire dalla famiglia e tutto cio' sara' da applicare ai diversi contesti in cui si opera sia a livello sanitario che lavorativo; a livello macro, vi e' una contraddizione evidente nell'atteggiamento dello Stato che da un lato interviene sempre piu' frequentemente sul sistema sanitario con strumenti inappropriati (un esempio sono le varie leggi finanziarie) dall'altro non utilizza gli appositi strumenti programmatori che lui stesso si e' dato; la spesa sanitaria rappresentera' sempre piu' un problema soprattutto in una prospettiva futura. Una previsione dell'OCSE indica che senza interventi di riqualificazione e razionalizzazione dei costi nel 2050 la spesa sanitaria potrebbe raggiungere il 12,8 per cento del PIL (oggi e' al 6,7 per cento, vale a dire una percentuale inferiore a quella dei piu' importanti Paesi europei che supera mediamente l'8 per cento del prodotto interno lordo); le disfunzioni in sanita', tuttavia, non sono legate solamente ad una spesa impropria, inefficace e non razionale, ma anche alla presenza, diversamente articolata nelle varie regioni, di servizi e prestazioni sanitarie irrazionali allocati con nessun riferimento a parametri di efficienza e efficacia. Inefficienze a cui contribuisce, inoltre, la non chiara distribuzione di responsabilita' tra i due livelli di governo (Stato e Regione) e l'inadeguatezza delle risorse anticipate dalla Stato a copertura dei fabbisogni finanziari; e' trascorso un trentennio dalla riforma e dalla costituzione del Servizio sanitario nazionale ed e' oggi opportuno analizzare e riorientare le scelte di politica sanitaria, riportando al centro la persona, il cittadino con le sue esigenze individuali e familiari di educazione sanitaria, prevenzione, formazione, sicurezza sul lavoro; il sistema socio sanitario italiano dovra', altresi', soddisfare nei prossimi decenni i bisogni crescenti di una popolazione sempre piu' anziana, sempre piu' affetta da malattie croniche degenerative e quindi sempre piu' interessata dall'assistenza a lungo termine. Questo richiedera' cambiamenti radicali nell'organizzazione del sistema di risposta, una nuova programmazione e il reclutamento di personale di assistenza, in particolare degli operatori socio sanitari; il sistema di welfare dal punto di vista del lavoro sta vivendo uno dei momenti piu' critici ed impegnativi degli ultimi anni conseguenza: 1) della crisi economica in atto; 2) della perdita di diversi posti di lavoro causata dalla chiusura di aziende di rilievo nazionale; 3) del problema sicurezza legato agli incidenti mortali sul lavoro che si sono succeduti in maniera drammatica in questo ultimo anno; 4) delle nuove regole sulla flessibilita' del mercato del lavoro che se da un lato hanno prodotto risultati positivi, dall'altro hanno pregiudicato la stabilita' del lavoro creando una vasta area di precarieta'; i diversi contributi offerti dalle parti sociali, economiche e istituzionali hanno evidenziato le contraddizioni e le disfunzioni del sistema economico e socio-sanitario e rilevato la gravita' delle problematiche legate al mercato del lavoro soprattutto nel contesto di crisi in atto; impegnano il Governo: a) ad attuare urgenti politiche di sostegno del reddito in grado di far fronte ad un reale rilancio dell'economia, visto il momento di crisi economica in atto e che si prefigura di lungo periodo, attraverso: 1) misure urgenti di trasferimento delle risorse necessarie a sostegno della famiglia con figli e dei percettori di reddito minimo; 2) iniziative di rilancio di un nuovo welfare in grado di dare sostegno alle piccole e medie imprese attraverso misure agevolative di ricorso al credito; 3) provvedimenti urgenti che garantiscano il rilancio delle infrastrutture con misure atte a ridimensionare i divari caratterizzanti il Sud del Paese; b) a promuovere ogni utile iniziativa volta a dare attuazione al robusto welfare negoziale preannunciato nel Libro Verde attraverso progetti in grado di: 1) incoraggiare interventi volti ad elevare il tasso di attivita' dei settori piu' critici (donne, giovani e persone di eta' compresa tra i 55 e i 64 anni) attraverso una gestione diffusa dei servizi che danno valore alla persona; 2) rafforzare gli strumenti messi a disposizione per garantire sui posti di lavoro maggiore formazione e sicurezza; 3) potenziare ed estendere il sistema degli ammortizzatori sociali; c) a realizzare ulteriori misure che garantiscano e riconoscano la centralita', anche fiscale, della famiglia (visto il compito anche di assistenza che svolge al suo interno), attraverso l'attuazione del principio di equita' fiscale concretizzabile mediante una complessiva riforma del sistema e anche mediante lo strumento del quoziente familiare, compatibilmente con la sostenibilita' finanziaria; d) a porre in essere tutte le iniziative necessarie a riorientare il sistema socio-sanitario, nell'ottica di una popolazione con tendenza all'invecchiamento e alla bassa natalita', rispetto alle strutture: delle cure domiciliari; delle cure ambulatoriali; delle cure residenziali extra ospedaliere; delle cure residenziali ospedaliere. e) a quantificare e finanziare i livelli essenziali di assistenza (LEA), che rappresentano la condizione necessaria affinche' sia annullata la distanza tra i livelli di assistenza teoricamente esigibili da parte del cittadino e quelli effettivamente erogabili da parte delle aziende sanitarie. I LEA possono infatti essere utilizzati come termine di riferimento (benchmark) per calcolare le risorse necessarie a garantire servizi e prestazioni efficienti in tutto il territorio nazionale. (8-00036) «Delfino, Poli, Nunzio Francesco Testa, De Poli, Capitanio Santolini».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00036 presentata da DELFINO TERESIO (UNIONE DI CENTRO) in data 20090318 
RISOLUZIONE CONCLUSIVA 
CAPITANIO SANTOLINI LUISA (UNIONE DI CENTRO) 
DE POLI ANTONIO (UNIONE DI CENTRO) 
POLI NEDO LORENZO (UNIONE DI CENTRO) 
TESTA NUNZIO FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO) 
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8/00036 
DELFINO TERESIO (UNIONE DI CENTRO) 

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