RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00597 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110606

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00597 presentata da AMALIA SCHIRRU lunedi' 6 giugno 2011, seduta n.481 La XI Commissione, premesso che: la grave crisi economico-occupazionale, la contrazione dei consumi e delle commesse, la debolezza strutturale del mercato isolano, hanno ulteriormente fiaccato la «solidita'» del tessuto imprenditoriale sardo, notoriamente costituito da «micro» aziende, per lo piu' sottocapitalizzate ed esposte alla cronica carenza di liquidita'. Se a cio' si aggiungono le ristrettezze del Sistema del credito, generate anche dall'applicazione degli accordi di Basilea ed i ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazione, spesso per effetto del patto di stabilita', nonche' quelli da parte delle ASL, di Abbanoa, oltre che di privati, appare evidente il quadro di una situazione oggettivamente complessa e drammatica che - in assenza di interventi urgenti e sinergici rischia di compromettere la sopravvivenza di diverse migliaia di piccole e medie imprese della Sardegna; nasce da questo contesto la «diffusa» morosita' delle imprese sarde nei confronti di Equitalia e, a monte, nei confronti dell'erario, degli Enti previdenziali e assicurativi. L'emergenza fiscale in Sardegna puo' essere affrontata senza demagogia e con interventi immediati a legislazione vigente; in un documento recentemente predisposto dagli artigiani e commercianti di Confartigianato Sardegna, si legge che «le Associazioni coordinate in Rete Imprese Italia hanno gia' sollecitato a livello nazionale, l'adozione di norme legislative e regolamentari rivolte ad attenuare l'onerosita' dell'attuale carico fiscale e contributivo, nonche' la rigidita' degli attuali meccanismi di riscossione e gli oneri eccessivi di more e sanzioni. Le Associazioni Imprenditoriali hanno ribadito che l'intento non e' quello di favorire forme di elusione o, peggio, di evasione fiscale e contributiva, ma di affermare il principio della effettiva equita' e sostenibilita' del carico fiscale - contributivo e del corretto rapporto tra Stato e «Cittadini imprenditori contribuenti», evitando, da parte degli Organi preposti alla vigilanza ed alla riscossione, valutazioni pregiudiziali e sommarie, non coerenti con il doveroso esame delle reali condizioni dei vari soggetti contribuenti; in particolare, si chiede a Equitalia: maggiore chiarezza nelle procedure di notifica; l'estensione dei termini di rateazione per le imprese sarde, superando l'attuale rigidita' dei parametri presi in considerazione; la riduzione dei compensi di riscossione; la tempestiva cancellazione delle ipoteche e/o di altri vincoli, ove funzionale al recupero delle risorse per il pagamento del debito maturato; l'accoglimento integrale delle proposte contenute nel documento formulato da Rete Imprese Italia il 12 aprile 2011; al Governo e al Parlamento si chiede: l'adozione di norme che facilitino da parte di Equitalia l'attuazione dei provvedimenti richiesti nel documento di Rete Imprese Italia; una normativa che riveda, verificato lo stato di crisi, il sistema d'interessi e more dei soggetti danti causa a Equitalia (enti previdenziali, agenzia entrate, enti locali e altro); un provvedimento che, verificato l'attuale stato di crisi, definisca un periodo di moratoria nei pagamenti; sarebbe utile inoltre che la regione Sardegna provvedesse con la massima urgenza all'immediata convocazione del tavolo di concertazione per lo sblocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese; la «certificazione» dei crediti vantati dalle imprese, nei confronti delle pubbliche amministrazioni, che possa innescare procedimenti di canalizzazione di tali crediti a compensazione dei rispettivi debiti e la contestuale risoluzione delle problematiche del documento unico di regolarita' contributiva; assistenza a linee di credito aggiuntive e mirate a sanare la posizione debitoria delle imprese nei confronti degli enti previdenziali, assicurativi e della stessa Equitalia, con il sostegno della regione sia in termini di abbattimento degli interessi che di controgaranzia con i consorzi fidi; il Governo dovrebbe impegnarsi al fine di pervenire subito alla cancellazione dello strumento dell'accertamento esecutivo che entrera' in vigore il 1 o luglio 2011 e che abolisce il periodo di iscrizione a ruolo permettendo alle aziende di fare ricorso amministrativo dopo che l'azienda si e' gia' estinta. Inoltre, serve una normativa nazionale per riordinare l'operativita' di Equitalia, con interventi concreti e non fittizi come l'annunciata doppia dilazione e una moratoria fiscale per dodici mesi ai sensi dell'articolo 19-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973. Tale moratoria e' dovuta quando si verificano situazioni eccezionali che alterano gravemente lo svolgimento di un corretto rapporto con i contribuenti, in alternativa, si puo' prevedere la sospensione del 50 per cento dei carichi da omessi versamenti (non quelli da accertamenti); secondo quanto si apprende negli ultimi mesi, la Lombardia risulta essere la regione piu' vessata da Equitalia, ma in rapporto ai pagamenti, per «riscossione coattiva», dovuti e incassati, la regione nella quale si e' avuto il maggiore aumento in termini percentuali e' la Sardegna con il 25,7 per cento; nel 2010 il gettito da riscossione coattiva (a seguito di espropri, sequestri conservati, ipoteche, ganasce fiscali) ha raggiunto nella regione Lombardia un importo pari 1,881 miliardi di euro, un risultato condizionato dal fatto che la Lombardia e' la prima regione d'Italia per numero di abitanti e per numero di contribuenti e ha un reddito medio tra i piu' elevati del Paese; al secondo posto si trova il Lazio, con un gettito di 1,246 miliardi di euro e al terzo la Campania, con 868,9 milioni di euro. Tra il 2009 e il 2010, invece, gli incrementi percentuali di crescita piu' elevati si sono registrati in Sardegna (+25,7 per cento), in Molise (+25,1 per cento) e in Puglia (+19,4 per cento); e' anche vero che il ritardo medio con cui la pubblica amministrazione italiana paga i propri fornitori e' di 86 giorni, contro i 22 giorni di ritardo dall'amministrazione statale francese, i 19 giorni di quella inglese e gli 11 giorni di quella tedesca; piu' di ventimila persone, artigiani, commercianti, pastori, disoccupati giunti da ogni parte della Sardegna ma in particolare dall'area del Sulcis Iglesiente, si sono dati appuntamento nelle scorse settimane a Cagliari, per manifestare contro Equitalia e chiedere aiuto, non solo alla regione, ma anche al Governo, impegna il Governo: ad assumere ogni iniziativa di competenza per garantire la rateizzazione agevolata pari al 3 per cento dei contributi previdenziali, per un massimo di cinque anni, con l'abolizione degli interessi esattoriali da applicare ad artigiani, commercianti, piccole e medie imprese, nonche' per prevenire alla sospensione della riscossione e di tutti gli atti ingiuntivi (fermo amministrativo e accensione di ipoteche), degli effetti dei crediti previdenziali iscritti al ruolo e delle procedure cautelative; ad assumere iniziative volte a erogare contributi finalizzati allo sgravio degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di cinque anni, per coloro che si impegnano a mantenere gli occupati. (7-00597) «Schirru, Miglioli, Gnecchi, Bellanova, Mattesini, Codurelli, Pes, Fadda, Calvisi, Damiano».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CALVISI GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
FADDA PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PES CATERINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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