RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00042 presentata da GARAGNANI FABIO (FORZA ITALIA) in data 23/10/2001

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic7_00042_14 an entity of type: aic

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00042 presentata da FABIO GARAGNANI martedì 23 ottobre 2001 nella seduta n. 051 La VII Commissione, considerato che: sono trascorsi oltre trentotto anni dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, avvenuto nel comune di Erto e Casso, in provincia di Pordenone, e di Longarone in provincia di Belluno, determinato dal distacco di una frana di immani proporzioni dal monte Toc, che rovesciò nel sottostante bacino idroelettrico una quantità enorme di metri cubi di terra; le conseguenze della frana sono state devastanti per il comune di Erto e Casso e per i comuni di Longarone e di Castellavazzo in provincia di Belluno, provocando oltre duemila morti, la completa distruzione di paesi e di frazioni, nonché danni incalcolabili all'ambiente; va considerato lo Stato della diga del comune di Erto e Casso, nella quale, a seguito della frana, si sono accumulati oltre trecentomilioni di metri cubi di sassi e di fango; va considerato il cimitero monumentale delle vittime del disastro del Vajont situato in località Fortogna, nel comune di Longarone in provincia di Belluno, che con le sue lapidi resta a memoria dell'immane tragedia e del lutto di intere popolazioni; il disastro del Vajont rappresenta uno di quegli eventi destinati a rimanere impressi nella memoria di tutti e, in particolare, di uno Stato, come quello italiano, che non vuole e non deve dimenticare; va considerata l'opportunità che il disastro del Vajont divenga un monito universale contro lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, causa frequente di irreparabili danni all'ambiente e di perdite di vite umane; va considerato il ruolo dell'UNESCO, organo internazionale nato per la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, ed al quale l'Italia aderisce sin dal 1973; va considerata la rilevanza che i luoghi ove è accaduto il disastro del Vajont siano tutelati al fine di costituire memoria imperitura della tragedia, sanzionando e bloccando eventuali interventi che ne possano minare la valenza storica e morale e garantendo opportunità di crescita mediante una corretta gestione dei territori; impegna il Governo ad inserire nell'elenco dei siti ritenuti dall'UNESCO «patrimonio dell'umanità» la frana del monte Toc e la diga del Vajont, nel comune di Erto e Casso in provincia di Pordenone, e nel comune di Longarone in provincia di Belluno, ed il cimitero monumentale delle vittime del disastro del Vajont, situato in località Fortogna, nel comune di Longarone in provincia di Belluno, in conformità a quanto disposto dalla legge 6 aprile 1977 n. 184, recante «ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale», firmata a Parigi il 23 novembre 1972. (7-00042) «Garagnani, Paniz, Mario Pepe, Sandi, Milanato, Ferro, Zorzato».
xsd:string RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00042 presentata da GARAGNANI FABIO (FORZA ITALIA) in data 23/10/2001 
Camera dei Deputati 
xsd:integer
20011023 
20011023 
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00042 presentata da GARAGNANI FABIO (FORZA ITALIA) in data 23/10/2001 
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
FERRO MASSIMO GIUSEPPE (FORZA ITALIA) 
MILANATO LORENA (FORZA ITALIA) 
PANIZ MAURIZIO (FORZA ITALIA) 
PEPE MARIO (FORZA ITALIA) 
SANDI ITALO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
ZORZATO MARINO (FORZA ITALIA) 
xsd:dateTime 2015-04-28T22:47:50Z 
7/00042 
GARAGNANI FABIO (FORZA ITALIA) 

data from the linked data cloud