INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00770 presentata da FOTI ANTONINO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081216

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00770 presentata da ANTONINO FOTI martedi' 16 dicembre 2008, seduta n.105 ANTONINO FOTI, CAZZOLA e PELINO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il 26 settembre 2008 la societa' Telecom Italia Media spa, quotata in Borsa e controllata da Telecom Italia, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge n. 223 del 1991 per 25 giornalisti del Tg La7; la procedura e' tesa a colpire esclusivamente 25 dei circa 90 giornalisti del telegiornale, che rappresentano solo il 10 per cento dei dipendenti del gruppo Telecom Italia Media; la presunta necessita' di licenziare 25 giornalisti e' motivata esclusivamente con le perdite di bilancio patite negli ultimi anni dal gruppo Telecom Italia Media nel suo complesso; nel corso del confronto sindacale previsto dalla stessa legge n. 223 del 1991 i rappresentanti del gruppo Telecom Italia Media si sono espressamente rifiutati di fornire ai rappresentanti dei lavoratori ogni ulteriore informazione sulle cause industriali che avrebbero reso inevitabili i licenziamenti, informazioni peraltro obbligatorie secondo l'articolo 4 della stessa legge n. 223; il piano di licenziamento collettivo avviene in assenza di qualsiasi piano di riduzione dell'attivita' o ristrutturazione industriale da parte di Telecom Italia Media; anche nell'ultimo incontro tra azienda e rappresentanze sindacali dei giornalisti, avvenuto lo scorso 3 dicembre presso il ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Telecom Italia Media si e' rifiutata di esaminare «le possibilita' di utilizzazione diversa di tale personale, o di una sua parte, nell'ambito della stessa impresa», come previsto dall'articolo 4, comma 5, della stessa legge n. 223 del 1991; in seguito all'esito negativo dell'incontro i giornalisti di La7 sono stati indotti dalla gravita' della situazione a proclamare nella loro assemblea del 4 dicembre 2008 6 giorni di sciopero; la rete televisiva La7 (che secondo gli stessi vertici aziendali, come riportato nelle stesse relazioni di bilancio, si qualifica per la quantita' e la qualita' dei programmi di informazione), manda regolarmente in onda programmi giornalistici realizzati con ampio ricorso a lavoro giornalistico definito «abusivo» dai vertici della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana), ovvero realizzati da decine di figure professionali inquadrate con contratti atipici (collaboratori a progetto, interinali, collaborazioni a partita iva, eccetera), sia direttamente da Telecom Italia Media (per i programmi Omnibus, Omnibus Week End, Otto e mezzo, L'Infedele) sia indirettamente, attraverso societa' di produzione esterne, a titolo esemplificativo la societa' Magnolia per il programma Exit, la societa' H24 per il programma Istantanea, la societa' Endemol (appartenente al gruppo Mediaset) per il programma Le invasioni barbariche, la societa' Wilder per il programma Tetris, il gruppo Class per il programma Linea mercati; sono rimaste senza alcun riscontro le richieste di informazioni e chiarimenti da parte dei rappresentanti sindacali dei giornalisti (rivolte sia al tavolo di confronto sindacale per la procedura di licenziamento collettivo, sia al presidente di Telecom Italia Media, sia all'azionista di controllo, nella persona dell'amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabe') sulla logica industriale di appaltare a societa' esterne, a costi molto alti e spesso ingiustificati, programmi di informazione tranquillamente realizzabili dai giornalisti dipendenti; dunque, il piano di licenziamenti di Telecom Italia Media sembra configurarsi come una decisione discrezionale dell'azienda, non sufficientemente motivata, se non con la generica volonta' di tagliare i costi; proprio lo scorso 3 dicembre l'annuncio del gruppo Telecom Italia di voler tagliare ulteriori 4 mila posti di lavoro, oltre ai 5 mila gia' previsti, e' stato criticato dal ministro del lavoro onorevole Maurizio Sacconi con l'argomentazione che «la generosita' degli ammortizzatori sociali non deve incoraggiare una facile espulsione dei lavoratori dai luoghi di lavoro, se non in presenza di una esigenza incontenibile per la sopravvivenza della societa'»; il licenziamento dei 25 giornalisti di La7 sembra avvenire proprio in totale assenza di qualsiasi «esigenza incontenibile per la sopravvivenza della societa'» -: che cosa intenda fare per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali nel pieno rispetto della normativa vigente. (5-00770)
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20081216-20081217 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00770 presentata da FOTI ANTONINO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081216 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
CAZZOLA GIULIANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PELINO PAOLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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5/00770 
FOTI ANTONINO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI 
20081217 

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