INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09762 presentata da MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930119

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Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la cartiera di Marzabotto s.r.l. ha i propri stabilimenti a Lama di Reno, nel comune di Marzabotto, e la sede legale a San Mauro Torinese (Torino); vi trovano impiego circa 500 operai e 70 tra dirigenti, quadri ed impiegati; e' la cartiera piu' grande dell'Emilia-Romagna e tra le prime dieci in Italia; per fatturato ed organico e' tra le maggiori industrie della provincia di Bologna; nel dicembre 1989, la cartiera di Lama di Marzabotto e' passata dal gruppo R.C.S. (Rizzoli-Corriere della Sera) al Gruppo Burgo, di cui e' azionista di controllo la Finanziaria Gemina; gia' nel 1990 hanno avuto luogo tredici settimane di CIG ordinaria, riattivata poi nell'aprile 1991; nell'accordo raggiunto in sede sindacale il 20 novembre 1991, oltre al maggior utilizzo degli impianti, si e' quindi concordato un piano "di rilancio e sviluppo industriale della cartiera", che prevede, tra l'altro, un progetto di investimenti "finalizzato alla realizzazione di un disegno che miri a garantire, nel medio-lungo periodo, il corretto equilibrio economico-gestionale in funzione dei capitali investiti e ad assicurare i livelli occupazionali: cio' mediante interventi di ampio respiro su tutti i fattori variabili e fissi che incidono sull'andamento economico aziendale"; il problema della cartiera di Marzabotto e' stato sottoposto all'attenzione del Governo con una interrogazione del 27 ottobre 1992 (4-06778); nonostante un successivo accordo del 10 dicembre 1992 che predispone un piano di ristrutturazione inteso ad assicurare un piu' adeguato assetto produttivo e una diversa struttura dei costi, e quindi a sostegno della richiesta di intervento della Cassa integrazione guadagni straordinaria, lo Stabilimento e' stato totalmente chiuso per oltre 30 giorni ed e' stato riaperto in questi giorni con una produzione che copre 1/6 della sua capacita' produttiva; ci sono fatti che fanno prevedere la chiusura totale dello Stabilimento alla fine di gennaio, quali: a) richiesta all'Enel per una drastica riduzione della fornitura di energia elettrica a partire dal 1^ febbraio 1993; b) l'amministrazione sta effettuando un'analisi dei costi per il mantenimento dello Stabilimento "inattivo"; c) si stanno predisponendo trasferimenti di materie prime (necessarie per la produzione) da Marzabotto ad altri Stabilimenti del Gruppo Burgo (Mantova, Tolmezzo, Verzuolo); d) in sostituzione della mancata produzione, per servire i migliori Clienti dalla Direzione della Cartiera sono stati ordinati ingenti quantitativi di carta estera (Finlandia e Germania) con ordini programmati fino al 30 giugno; consta che l'addetto alle vendite della cartiera e' stato spostato alla sede centrale del Gruppo Burgo, mentre operai della Cartiera siano stati inviati a lavorare presso lo Stabilimento Burgo di Mantova, cio' che ha creato qui motivi di notevole tensione; si ha la netta sensazione che non esista la volonta' di rilanciare la Cartiera di Marzabotto ma, al contrario la volonta' di sacrificarla all'attuazione di un programma che prevede la concentrazione dell'attivita' produttiva in altra cartiera dello stesso Gruppo, esattamente a Duino, regione Friuli; si rischia pertanto di non trovare soluzione positiva ad un problema che e' di vitale importanza per il territorio nel quale la cartiera di Lama di Marzabotto e' tradizionalmente inserita da decenni con risultati prestigiosi, dovuti alla perfezione dei suoi prodotti ed alla capacita' delle maestranze; non e' inutile sottolineare che la cartiera di Duino e' stata aperta grazie ad ingenti sovvenzioni pubbliche, erogate dalla regione Friuli-Venezia Giulia, nel presupposto che fosse necessario incrementare la produzione della carta, mentre, in realta', le esigenze di produzione erano gia' ampiamente soddisfatte dalla cartiera di Marzabotto, da sempre inserita nel mercato ed apprezzata per la qualita' dei suoi prodotti -: quali atteggiamenti politici, anche per sollecitare una doverosa assunzione di responsabilita da parte del Gruppo Burgo nonche' dell'azionista di riferimento (la societa' finanziaria Fiat "Gemina"), e quali provvedimenti concreti intenda assumere, in stretto coordinamento con i Ministri dell'industria e dell'ambiente, non solo per l'eventuale attivazione anche preventiva di ammortizzatori sociali idonei a garantire i livelli occupazionali e a non disperdere una professionalita' specifica accumulata nei decenni, ma anche come parte attiva per favorire lo sviluppo e la trasparenza delle strategie del Gruppo Burgo nei suoi legami con il territorio e, in particolare, con riguardo alla cartiera di Lama di Marzabotto. (4-09762)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09762 presentata da MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930119 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CASINI PIER FERDINANDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
PIRO FRANCO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) 
GHEZZI GIORGIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
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4/09762 
MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 

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MINISTRO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 
19931018 

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