INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06676 presentata da COLA SERGIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19950118

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: dopo lunghi anni di attesa, nel corso dei quali "a causa delle gravissime carenze strutturali" l'amministrazione della giustizia a Napoli e' stata fallimentare, finalmente, ancorche' in via parziale, il nuovo Palazzo di giustizia e' stato completato; d'intesa con l'ordine forense, con la Giunta distrettuale e con le associazioni di categoria, il Ministro di grazia e giustizia ha assunto l'impegno di trasferire contestualmente nel nuovo complesso tutto il settore penale; a meta' dicembre 1994 veniva trasferita la sola Procura della Repubblica presso il Tribunale, che, in effetti, ivi opera da piu' di un mese; fino ad ora non sono stati trasferiti gli altri uffici; purtroppo, i tempi per il trasferimento si prevede siano molto lunghi, sino al punto da far temere che non abbiano proprio luogo; tale incresciosa situazione rende di fatto impossibile l'esercizio della indefettibile funzione del difensore, gia' costretto, prima del trasferimento della Procura ad accedere in modo convulso a tanti uffici giudiziari (Corte di Assise di Appello, Tribunale per i minorenni, Procura Circondariale, Tribunale di prevenzione, Pretura Circondariale, Ufficio esecuzione, Aule bunker e cosi' via) dislocati nei punti piu' disparati della citta'; a seguito di cio', l'Avvocatura napoletana ha giustamente protestato, proclamando l'astensione dalle udienze sine die, rappresentando nel contempo il naturale sospetto che l'assurda determinazione di trasferire la sola Procura della Repubblica costituisca un tentativo di "archiviazione" della difesa; tale stato di fatto non puo' piu' protrarsi -: quali immediate iniziative si intendano assumere o urgenti provvedimenti adottare per rimuovere le cause della inammissibile situazione denunciata e far rientrare la piu' che legittima protesta dei penalisti, destinati, nel caso di una non plausibile inerzia, ad assumere toni ed aspetti ancora piu' clamorosi. (4-06676)