INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03836 presentata da MICHELANGELI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19961003

Ai Ministri del lavoro e previdenza sociale e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: l'Azienda Fater spa, con sedi produttive a Pescara, Iesi e Patrica, ha comunicato alle rappresentanze sindacali unitarie ed alle Organizzazioni sindacali di categoria, la volonta', entro la primavera del 1997, di smantellamento e chiusura dello stabilimento di Patrica e il conseguente trasferimento dei macchinari e della produzione a Pescara, con motivazioni aziendali tutte da verificare, relative a necessita' di concentrazione delle attivita' al fine di ottimizzare i costi e far fronte alla concorrenza; le organizzazioni sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie, di fronte a tale scenario hanno rigettato le approssimate argomentazioni aziendali, ed hanno evidenziato come in ventidue anni di attivita' produttiva la stabilimento di Patrica, grazie alle capacita' professionali delle maestranze, accompagnate a giusti investimenti, ha sempre prodotto elevati parametri di produzione, efficenza e redditivita' aziendale, tanto che nella fase della contrattazione di secondo livello il potere contrattuale del sindacato ha ottenuto un premio di risultato nel quale si sono superati tutti gli obiettivi fissati, fino a raggiungere lo stretch con il conseguente aumento del tre per cento il valore concordato del premio di risultato; le organizzazioni sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie attraverso un primo momento di confronto con i lavoratori, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale, il conseguente blocco di ogni forma di straordinario e la dichiarazione di uno sciopero di otto ore, di cui quattro delle stesse da effettuarsi subito -: se non intendano procedere ad una verifica della realta' proposta dall'azienda, anche alla luce di eventuali finanziamenti concessi alla stessa, di cui si chiede di essere messi a conoscenza; quali iniziative intendano mettere in atto per scongiurare tale ipotesi di chiusura, in una realta' socio-economica gia' devastata dall'altissima concentrazione di disoccupati (oltre il venti per cento); se non ritengano opportuno tra l'altro convocare ad un tavolo ministeriale le parti, al fine di trovare la giusta mediazione per la salvaguardia dell'unita' produttiva e dei relativi posti di lavoro. (4-03836)