INTERPELLANZA URGENTE 2/00045 presentata da CAUSIN ANDREA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 14/05/2013

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-00045 presentato da CAUSIN Andrea testo presentato Martedì 14 maggio 2013 modificato Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia , per sapere – premesso che: lo strumento dei concordati preventivi è stato profondamente riformato a metà degli anni 2000 per facilitare la ristrutturazione dei debiti e, quindi, il superamento delle crisi d'impresa; l'articolo 33 del decreto-legge n.83 del 2012 (cosiddetto decreto sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge n.134 del 2012, ha voluto semplificare la possibilità di ottenere il concordato e, quindi, di ridurre i tempi di ripresa delle imprese in difficoltà; tuttavia, in un periodo di crisi gravissima e diffusa come l'attuale, questo strumento sta diventando un sistema «legale» per non pagare i fornitori, subappaltatori e altri creditori, creando oltretutto concorrenza sleale verso le imprese che rispettano gli impegni; l'esperienza di questi mesi ha, infatti, mostrato come il concordato preventivo abbia rivelato alcuni punti deboli, e diverse imprese creditrici ne hanno, infatti, denunciato un uso distorto da parte dei propri debitori. Una pratica che si è manifestata con il pagamento di percentuali minimali ai fornitori (spesso inferiori al 10 per cento e con punte pari a pochi decimali), con la liquidazione del poco che resta del complesso aziendale e la ripartenza attraverso una newco libera da pesi e responsabilità; nei primi 7 mesi di applicazione del nuovo modello si è rilevato un incremento del numero delle domande di accesso alla procedura anche del 300 per cento, molte delle quali finalizzate a eludere i propri obblighi in modo fraudolento poiché il debitore può beneficiare immediatamente della sospensione dei pagamenti e delle azioni esecutive; questa distorsione nell'applicazione della norma va pertanto affrontata, anche per preservare uno strumento la cui utilità è fuori discussione per agevolare operazioni di risanamento di imprese che, altrimenti, rischierebbero di uscire dal mercato, e va affrontata sotto due profili: quello applicativo e quello normativo–: se il Ministro interpellato non ritenga, alla luce delle premesse, di valutare l'opportunità di adottare iniziative anche di tipo normativo, al fine di correggere gli effetti distorsivi della norma sopracitata, evitando alle aziende, già alle prese con una congiuntura sfavorevole, un ulteriore danno economico. (2-00045) « Causin , Matarrese , Vitelli , Vecchio , Bombassei , D'Agostino , Dellai ». (14 maggio 2013)
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D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
BOMBASSEI ALBERTO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
DELLAI LORENZO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
MATARRESE SALVATORE (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
VECCHIO ANDREA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
VITELLI PAOLO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
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