INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06743 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120508

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06743 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 8 maggio 2012, seduta n.628 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il 16 gennaio 2012, la prima firmataria del seguente atto ha visitato la casa circondariale di Secondigliano-Napoli accompagnata dalla segretaria dell'Associazione «Il detenuto ignoto», Irene Testa; la delegazione e' stata guidata dal direttore dell'istituto, Liberato Guerriero, che ha reso noti, dietro richiesta, i seguenti dati sulle presenze dei detenuti: 1.248 presenti in una capienza regolamentare di 1.053 posti; 681 detenuti sono in regime di alta sicurezza; 95 si trovano presso il Centro diagnostico terapeutico (di cui 4 in isolamento sanitario, 20 in HIV di primo livello e 15 di livello intermedio); 17 in isolamento giudiziario e disciplinare; 9 sono collaboratori di giustizia; 40 in infermeria, sezione giudiziaria; 9 internati; 348 ordinaria giustizia e 49 nel reparto protetti; i detenuti con sentenza definitiva sono 476 mentre coloro che hanno una posizione «mista» con definitivo sono 115; l'istituto ha un sovraffollamento inferiore ad altri penitenziari in ragione dell'appartenenza di molti dei ristretti alla criminalita' organizzata: 500 alla camorra, 33 alla mafia, 12 alla 'ndrangheta e 3 alla sacra corona unita; comunque, le celle progettate per essere singole sono quasi tutte occupate da due detenuti; i fondi destinati alla manutenzione dell'istituto sono del tutto insufficienti per scongiurare il deterioramento della struttura e degli impianti; il personale di polizia penitenziaria risulta molto carente: dei 1.370 agenti previsti dalla pianta organica, ne sono stati assegnati 1.115 ma, gli effettivamente disponibili sono 850 in quanto 196 sono distaccati e 69 risultano malati a lungo termine; con i tagli che sono stati fatti all'assistenza psicologica, questa risulta carente: infatti, gli psicologi (tutti ex articolo 80) assicurano solo 70 ore al mese; quanto all'assistenza sanitaria, non sono state ancora rinnovate le convenzioni con i vecchi medici dell'istituto e questo determina uno stato di preoccupazione e di incertezza nel personale operante; per i casi psichiatrici, l'istituto e' punto di riferimento per tutta la regione: esiste un reparto di osservazione dove i detenuti rimangono per brevi periodi; per quanto possibile con le sempre inadeguate dotazioni finanziarie per i diversi capitoli di bilancio, la direzione cerca con professionalita' di far fronte alle necessarie attivita' trattamentali: molti sono i corsi scolastici, scuole elementari, medie, istituto tecnico commerciale; quanto al lavoro, oltre ai soliti lavori interni all'istituto (scopino, spesino, distribuzione vitto, e altro) il carcere di Secondigliano offre un'importante attivita' lavorativa che sarebbe il caso di rafforzare ed estendere anche ad altri istituti; si tratta del riciclaggio dei rifiuti, un progetto fortemente voluto dal Dap dal direttore dell'istituto; progetto che da' ottimi risultati e che vede impegnati 30 detenuti a turnazione; la delegazione in visita ha potuto notare l'enorme differenza di stato d'animo fra i detenuti impegnati in questa occupazione e la mortificazione degli altri (troppi) internati costretti all'ozio nella loro cella; un altro progetto fortemente rieducativo, messo in piedi grazie alla buona volonta' di un ispettore della polizia penitenziaria e assecondato dalla direzione, e' quello della coltivazione in serra di un certo numero di prodotti ortofrutticoli; un ergastolano ha detto alla prima firmataria del presente atto «per me, lavorare la terra, vedere le verdure e i legumi crescere e maturare, corrisponde quasi alla liberta' anche se quello che faccio si svolge dentro le altissime mura di cinta del carcere»; quanto a casi particolari incontrati dalla delegazione nel reparto infermeria, si evidenziano i seguenti: A.C. 40 anni, in AIDS conclamato, afferma di aver rivolto istanza al Dap per essere trasferito presso altri istituti con CDT perche' a Secondigliano si sente minacciato da altri detenuti; per questo motivo sta conducendo uno sciopero della fame; il suo fine pena, a quanto riferisce, e' fissato nel marzo del 2015; V. T. riferisce di aver presentato 2 istanze ai Dap per poter scontare la pena vicino alla famiglia segnalando gli istituti di Catanzaro, Messina e Reggio Calabria; G.F. ha presentato istanza di trasferimento in Sicilia perche' la famiglia sta a Palermo; si tratta di ergastolano che da 16 anni vive lontano dai suoi congiunti, e' affetto da un'ipertensione gravissima con danni d'organo; L.D.M. anoressico, tossicodipendente, dice di essere stato difeso da un avvocato d'ufficio; gli mancano due anni al fine pena; dice queste parole: «mi sento intrappolato, paralizzato»; A.A., 42 anni, trapiantato di fegato da 8 mesi, necessita di continui controlli impossibili in regime di detenzione; afferma che, nonostante sia stato dichiarato incompatibile con il regime carcerario, il magistrato di sorveglianza ha rigettato qualsiasi tipo di richiesta avanzato dalla sua difesa; C.P. tossicodipendente, gli mancano 12 mesi al fine pena, afferma che pur essendogli stati riconosciuti, per buona condotta, i giorni di liberazione anticipata, gli sono stati sempre negati i permessi; S.Z. e' da tre anni in attesa di trapianto di fegato, ha 9 figli, il piu' piccolo ha 4 anni; piangendo dice che vuole rimanere a Secondigliano perche' a Parma dove e' assegnato e' stato due anni senza fare un colloquio; gli mancano tre anni al fine pena; A.B. ha 78 anni e ha gia' scontato 16 anni di carcere, afferma che se gli fossero arrivati i due semestri di liberazione anticipata sarebbe gia' fuori; infartuato, operato al cuore, 7 ernie del disco, per tre volte gli e' stata riconosciuta l'incompatibilita' con il regime carcerario; A.C. afferma di avere 8 patologie gravi e di non essere curato in quanto dovrebbe fare la salassoterapia una volta al mese, mentre nel carcere gli viene assicurata ogni tre/quattro mesi; N.C. si trova a Secondigliano per il processo, e' cieco ed ha bisogno costantemente di un piantone, mentre il carcere puo' metterglielo a disposizione solo ogni tanto visto che il ragazzo che fa questo lavoro deve seguire tutta la sezione; N.C. e' assegnato al carcere di Messina, ma vorrebbe rimanere a Secondigliano; chiede di poter fare qualcosa essendo costretto «per 24 ore a combattere con la sua oscurita'»; sarebbe fondamentale per lui poter ascoltare degli audiolibri, ma i CD o altri supporti analoghi non sono ammessi in carcere; M.M. cittadino somalo, afferma che con i giorni di liberazione anticipata dovrebbe essere gia' fuori, ma aspetta ancora la risposta; l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 30 giugno 2000 prevede che «Il magistrato di sorveglianza, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza, assume, a mezzo di visite e di colloqui e, quando occorre, di visione di documenti, dirette informazioni sullo svolgimento dei vari servizi dell'istituto e sul trattamento dei detenuti e degli internati»; il 1° comma dell'articolo 75 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 30 giugno 2000 prevede altresi' che «Il magistrato di sorveglianza, il provveditore regionale e il direttore dell'istituto, devono offrire la possibilita' a tutti i detenuti e gli internati di entrare direttamente in contatto con loro. Cio' deve avvenire con periodici colloqui individuali, che devono essere particolarmente frequenti per il direttore. I predetti visitano con frequenza i locali dove si trovano i detenuti e gli internati, agevolando anche in tal modo la possibilita' che questi si rivolgano individualmente ad essi per i necessari colloqui ovvero per presentare eventuali istanze o reclami orali (...)» -: se sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se intenda intervenire per ridurre, fino a portarla a quella regolamentare, la popolazione detenuta nel carcere di Secondigliano; se e quando intenda intervenire per quanto di competenza per colmare il deficit di organico della polizia penitenziaria e degli psicologi; se intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, affinche' sia assicurato il personale necessario per un'adeguata assistenza sanitaria ai detenuti; se intenda aumentare, adeguandolo, il fondo destinato alla manutenzione dei fabbricati penitenziari di Secondigliano; se intenda favorire e ampliare la lodevole iniziativa di riciclaggio dei rifiuti che consente oggi solo a qualche decina di detenuti di poter effettuare un lavoro riabilitativo e spendibile fuori del carcere una volta espiata la pena; se intenda intervenire per estendere la lucrosa iniziativa del riciclaggio dei rifiuti ad altri istituti oltre a quello di Secondigliano e Poggioreale; di quali elementi disponga in merito ai casi singoli segnalati in premessa; se intenda acquisire elementi in merito alla condotta della magistratura di sorveglianza in merito all'aderenza del suo operato a quanto prescritto dalla normativa riportata in premessa. (5-06743)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06743 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120508 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/06743 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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