INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02565 presentata da MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100301

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02565 presentata da MATTEO MECACCI lunedi' 1 marzo 2010, seduta n.291 MECACCI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: il 19 febbraio 2010 un gruppo di autorevoli intellettuali, ex prigionieri politici ed esponenti dell'opposizione russa hanno sottoscritto un appello di denuncia dal titolo «Gli Amici Europei di Vladimir Putin», che e' stato ripreso dai giornali della stampa internazionale tra i quali La Repubblica, e Le Monde; in tale testo si dichiara che nel corso del 2009 sono stati piu' di una decina i giornalisti, militanti dei diritti umani, e oppositori politici che sono stati assassinati in Russia mentre sono in corso limitazioni sempre piu' dure delle loro liberta'; i firmatari dell'appello sono: Elena Bonner-Sakharov; Konstantin Borovoi (presidente del Partito della Liberta' economica); Vladimir Boukovsky (saggista, ex prigioniero politico del Gulag); Natalia Gorbanevskaia (poetessa, ex prigioniera politica del Gulag); Andrei Ilarionov (ex consigliere di Vladimir Putin), Garry Kasparov (leader del Fronte United Citizens); Sergej Kovalev (dirigente di Memorial, Associazione russa per la difesa dei diritti umani, ex prigioniero politico del Gulag); Andrei Mironov (ex prigioniero politico del Gulag); Andrei Nekrasov (regista cinematografico), Valeria Novodvorskaya (leader di Democratic Unity of Russia), Oleg Panfilov (presentatore tv, presidente dell'Associazione dei giornalisti in situazioni estreme); Grigory Pasko (giornalista, militante ecologista, ex detenuto politico in Russia); Leonid Plyushch (saggista, ex prigioniero politico del Gulag); Alexander Podrabinek (giornalista, ex prigioniero politico del Gulag); Zoia Svetova (giornalista); Mairbek Vatchagaev (storico ceceno); Tatiana Yankelevitch (archivista, Harvard); Lydia Youssoupova (avvocato, insignita dei premi Rafto e Martin Ennais «per il suo eccezionale coraggio», nominata per il Nobel per la pace nel 2007); nel suddetto appello si rendono note le seguenti notizie riguardanti le violazioni dei diritti umani in Russia: 1) lo scorso 31 gennaio, la polizia ha arrestato decine di cittadini colpevoli solo di essersi riuniti pacificamente a sostegno della liberta' di riunione, e che chiedevano al governo di rispettare l'articolo 31 della Costituzione russa, che sancisce il diritto di «radunarsi pacificamente e di indire convegni, manifestazioni, marce e picchetti». La risposta e' stata durissima; 2) nella classifica annuale sulla liberta' di espressione nel mondo redatta da Reporter senza Frontiere (RSF), la Russia si trova al 141 o posto e nel rapporto annuale di Freedom House del 2009 dal titolo «Freedom of the press 2009» rientra gia' da anni nel gruppo dei paesi privi di liberta' di stampa; 3) l'ultima vittima della censura in Russia e' il canale televisivo caucasico Prvyi Kavkazsky (Primo Caucasico). Fino a poco tempo fa questa emittente di recente creazione, che trasmette in lingua russa, era liberamente accessibile ai telespettatori dell'area post-sovietica. Ma alla fine di gennaio il Gruppo Eutelsat, con sede a Parigi, ha escluso questo canale dalla sua rete satellitare accessibile agli utenti russi. Cio' a seguito del megacontratto firmato il 15 gennaio 2010 tra l'operatore russo Intersputnik e Eutelsat, in cui si e' posta come condizione la fine dei suoi rapporti di partenariato con l'emittente Prvyi Kavkazsky; occorre inoltre ricordare due casi di assassinii di giornalisti russi che sono ad oggi rimasti impuniti: a) quello della giornalista di origine ucraina, Anna Politkovskaja, che ha pagato con la vita - trovata uccisa da 4 colpi di arma da fuoco nell'androne della sua casa moscovita nell'ottobre del 2006 - il fatto di essersi prodigata per ricercare la verita' e denunciare le nefandezze della politica nel suo paese con il libro (pubblicato postumo) «Proibito parlare. Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verita' scomode della Russia di Putin»; b) il recente caso (aprile 2009) di Serghiei Protazanov, che lavorava per «Il consenso civile», un quotidiano d'opposizione di Khimki, alle porte di Mosca e, che e' stato aggredito e brutalmente picchiato da sconosciuti, poi deceduto in ospedale probabilmente perche' in quel periodo stava lavorando a un'inchiesta sui presunti brogli nelle elezioni del marzo scorso nella sua citta'; i firmatari dell'appello denunciano inoltre che, nonostante questo scenario di mancato rispetto di alcuni diritti fondamentali, i principali leader europei non si limitano solo a tacere di fronte alle limitazioni della liberta' di espressione, ma auspicano apertamente piu' stretti legami con il potere russo, e anche la stessa Nato dichiara l'intenzione di «rafforzare» questi rapporti; in particolare, la Germania che vanta «relazioni speciali» con questo paese, visto che sta portando avanti imponenti progetti energetici con il monopolista Gazprom; l'Italia, dove non solo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si e' recato da poco a Mosca per celebrare il 59 o compleanno di Vladimir Putin, ma e' di recente - febbraio 2010 - che a Naberezhnye Chelny e' stato firmato un accordo ufficiale che prevede la creazione di una joint venture tra Fiat e Sollers per la produzione di 500.000 auto l'anno. Secondo quanto reso noto dal governo russo, l'accordo ha un valore di 2,4 miliardi di dollari e prevede la realizzazione di 9 modelli sulla base delle piattaforme Fiat-Chrysler; la Francia e' impegnata in negoziati con la Russia per la vendita delle modernissime navi da guerra portaelicotteri Mistral, benche' i militari russi non abbiano fatto mistero delle loro intenzioni riguardo all'uso che potrebbero farne e che contrasta con gli obiettivi della NATO. Nel settembre scorso l'ammiraglio Vladimir Vysotskyi ha dichiarato trionfalmente: «Con una nave come questa la flotta del Mar Nero avrebbe potuto compiere la sua missione (l'invasione della Georgia) non in 26 ore ma in 40 minuti -: quali iniziative intende assumere il Governo italiano, anche in vista degli stretti rapporti politici diplomatici tra l'Italia e la Federazione Russa, nei confronti di un paese che a quel che risulta da quanto riportato in premessa limita fortemente la liberta' di stampa e le attivita' dei giornalisti russi, e che ne lascia impuniti gli omicidi e le violenze a loro danno. (5-02565)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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