INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01935 presentata da GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20091014

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01935 presentata da FABIO GARAGNANI sabato 14 ottobre 2000, seduta n.232 GARAGNANI e APREA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: si richiama un precedente atto di sindacato ispettivo concernente l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado situate nel territorio nazionale (n. 5-00207) e si prende spunto dalle polemiche scoppiate a Bologna per effetto della collocazione dell'ora di religione negli orari piu' scomodi del quadro orario (la sistematica collocazione all'inizio o alla fine delle lezioni, caso che riguarda in particolare il liceo scientifico Fermi), quasi che questa materia fosse la «cenerentola» delle discipline; a tale riguardo, non possono essere considerate valide le argomentazioni di quei presidi che non avendo fondi per attivita' alternative assegnano alla religione la prima o l'ultima ora; inoltre, in un momento di crisi culturale determinata dall'afflusso indiscriminato di immigrati di etnie e religioni diverse da quella tradizionale dal popolo italiano, appare necessario tenere ben presente, nell'ovvio rispetto della Costituzione e dei principi di uguaglianza di tutti i cittadini, che la tradizione culturale giudaico-cristiana e' parte essenziale della nostra identita' e che in questo contesto si situa l'insegnamento della religione cattolica che a maggior ragione deve essere considerato essenziale non solo dal punto di vista spirituale ma anche da quello culturale per la formazione delle giovani generazioni -: se non ritenga necessario assumere iniziative normative ed amministrative volte a chiarire senz'ombra di dubbio che: a) l'insegnamento della religione deve essere considerato in modo inequivocabile come quello della religione cattolica, apostolica, romana, non gia' come generico insegnamento di storia delle religioni o cultura generale, e deve essere equiparato a tutti gli effetti alle altre discipline che fanno parte del curriculum scolastico; b) i dirigenti scolastici sono tenuti ad applicare questa normativa evitando interferenze nelle scelte delle famiglie o degli studenti e soprattutto evitando la penalizzazione di coloro che hanno scelto il suddetto insegnamento per favorire chi ha optato per insegnamenti alternativi. (5-01935)
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20091014-20091209 
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APREA VALENTINA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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5/01935 
GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20091209 

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