INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01266 presentata da DE ROSA MASSIMO FELICE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 23/10/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01266 presentato da DE ROSA Massimo Felice testo di Mercoledì 23 ottobre 2013, seduta n. 103 DE ROSA , BUSTO , DAGA , MANNINO , SEGONI , TERZONI , TOFALO e ZOLEZZI . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: con deliberazione della giunta regionale n.VIII/4215 del 28 febbraio 2007 la giunta della regione Lombardia ha promosso l'accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un nuovo polo sanitario di ricerca e di didattica attraverso la localizzazione delle nuove sedi dell'Istituto nazionale neurologico «Carlo Besta» e dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano in un'area adiacente all'azienda ospedaliera Sacco; il 7 aprile 2009 regione Lombardia, Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, comune di Milano, comune di Novate Milanese, fondazione IRCCS-istituto neurologico Carlo Besta, fondazione IRCCS-istituto nazionale dei tumori, azienda ospedaliera Sacco e università degli studi di Milano hanno sottoscritto l'accordo di programma finalizzato alla realizzazione della nuova città della salute e della ricerca in adiacenza all'ospedale Luigi Sacco di Milano; in data 20 dicembre 2011 l'assemblea dei consorziati ha deliberato lo scioglimento del consorzio Città della salute e della ricerca e nel collegio di vigilanza del 22 dicembre 2011 sono state evidenziate criticità legate alla localizzazione della città della salute e della ricerca nell'area di Vialba, ovvero alla necessità di realizzare nuovi interventi per il potenziamento dell'accessibilità pubblica e privata, per la protezione idrogeologica dell'area e per l'acquisizione delle aree di proprietà dell'INPS, implicando risorse aggiuntive rispetto a quanto già stanziato, pari a 80 milioni di euro e non oltremodo sostenibile dalla regione; nel collegio di vigilanza del 22 marzo 2012, sulla base delle risultanze degli incontri tecnici effettuati, finalizzati a verificare la possibilità di superare le criticità di cui al punto precedente, si è preso atto dell'impossibilità di realizzare la città della salute nell'attuale localizzazione di Vialba, concordando di risolvere l'accordo di programma sottoscritto nel 2009 relativamente all'ambito di localizzazione di Vialba e di approfondire nuove possibili localizzazioni alternative avanzate dalle amministrazioni locali quali, la piazza d'armi della caserma Perrucchetti di Milano proposta dal comune di Milano e le aree proposte dal comune di Sesto San Giovanni situate all'interno del progetto di riqualificazione delle aree dismesse dagli stabilimenti ex Falck; in data 28 maggio 2012 il sindaco del comune di Sesto ha trasmesso alla regione una lettera della Sesto Immobiliare spa (soggetto attuatore degli interventi previsti nel PII «Aree Ex Falck e Scalo Ferroviario»), quale impegno unilaterale della società proprietaria dell'area a cedere gratuitamente le aree ove ubicare la città della salute all'interno delle aree già previste in cessione dal PII; a provvedere alla bonifica dei sedimi delle aree oggetto di cessione in tempo utile a consentire l'apertura del cantiere per la realizzazione della città della salute; ad assumere a proprio esclusivo carico tutti gli oneri correlati alle attività di implementazione progettuale del PII conseguenti alla scelta della regione Lombardia di allocare la città della salute nelle aree oggetto del PII; a valutare le potenziali sinergie tra le strutture private e le strutture pubbliche; in data 8 giugno 2007, è stato stipulato un accordo di programma tra Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, regione Lombardia e comune di Sesto San Giovanni finalizzato all'utilizzo dei fondi messi a disposizione con legge 18 novembre 1996, n.582, pari a circa a 12.911.422,47 euro, per la realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale delle aree incluse nel sito di interesse nazionale e nelle aree pubbliche del comune di Sesto San Giovanni (sito di interesse nazionale Sesto San Giovanni) — legge 23 dicembre 2000, n.388 — perimetrazione sito: decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 31 agosto 2001. Le indagini di caratterizzazione hanno evidenziato una rilevante situazione di compromissione ambientale dovuta a un diffuso inquinamento dei suoli da metalli pesanti, PCB diossina e composti organici, mentre in riferimento alle acque di falda sussiste uno stato di contaminazione da nitrati, metalli (cromo totale, cromo esavalente, alluminio, ferro, nichel, piombo), toluene, idrocarburi e composti organo clorurati (cloroformio, 1,1-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1, 1,2-tricloroetano, tricloroetilene tetracloroetilene); in data 21 gennaio 2013 è stato redatto da Infrastrutture Lombarde per conto della regione Lombardia il rapporto ambientale ai fini della valutazione ambientale strategica e si suppone sia stato trasmesso per l'approvazione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare-direzione generale per le valutazioni ambientali; nel rapporto si evidenzia come l'area oggetto della valutazione ambientale strategica sia inserita totalmente nell'area definita come sito di interesse nazionale; nel rapporto emerge che: la principale sorgente di rumore che influenza il clima acustico dell'area in cui sorgerà la CDSR è costituita dal traffico ferroviario della linea Milano-Chiasso e dal traffico veicolare lungo la nuova strada prevista dal PII Aree ex Falck che si sviluppa parallelamente alla ferrovia (via Acciaierie) e da via Gramsci. Il contributo principale all'emissione di CO, PTS, PM10, PM2.5 e NOx è dato dal trasporto su strada, mentre, per quanto riguarda gli NOx, è molto importante anche la produzione d'energia e trasformazione dei combustibili; i principali responsabili della formazione di SO2 in atmosfera invece, sono il trattamento e smaltimento dei rifiuti e la combustione nell'industria. Nel macrosettore del trattamento e smaltimento rifiuti, un contributo importante d'emissione di inquinanti è dato dall'incenerimento dei rifiuti; si evidenzia, in merito, l'esistenza sul territorio di Sesto San Giovanni di un impianto per la termovalorizzazione degli RSU finalizzato alla produzione di energia elettrica. La falda sia superficiale che profonda, è interessata dalla rilevata presenza di alcuni composti alifaticiclorurati cancerogeni in concentrazioni superiori ai limiti di riferimento normativi peraltro spesso presenti in misura maggiore nelle stazioni di rilevamento, poste a monte dell'area in oggetto, e minore in quelle a valle della medesima. Per tale motivo nello Studio d'impatto ambientale redatto a corredo del PII considerato anche la quasi totale assenza nel terreno dell'area in oggetto dei composti rilevati nella falda, si afferma che la presenza dei suddetti composti nelle falde non sia da ascrivere alle attività svolte in passato sul sito, ma bensì sia attribuibile alla generale compromissione, nota da tempo, delle acque sotterranee del territorio di Sesto San Giovanni e, in generale, dell'area del milanese; la bonifica dell'area interessata dal PII in cui è insita l'area destinata alla costruzione della Città della salute sarà possibile in circa 6 anni; da vari articoli di stampa apparsi nel maggio/giugno 2013 ( Il Giorno 5 maggio 2013) si è potuto apprendere che: «Il Ministero dell'ambiente chiede una bonifica più radicale dei terreni ex industriali e dell'acqua di prima falda di Sesto San Giovanni. Ma i conti potrebbero non tornare: tanto da rimettere in discussione la sostenibilità dell'intero piano Falck (...)»; dopo una serie di consultazioni con gli interessati ed in particolare con l'amministratore delegato della società Sesto Immobiliare il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ritiene di avere avuto tutte le assicurazioni possibili per procedere alla costruzione nell'area nel sito di interesse nazionale di Sesto San Giovanni e il 25 luglio intende procedere alla stesura dell'accordo di programma con le parti già citate tra cui si ricorda il Ministero della salute come parte in causa posto che le due fondazioni (istituto Besta ed Istituto Tumori) sono istituti di cura e ricerca (IRCCS) di diritto pubblico e in quanto tali debbono rispondere dei risultati ottenuti a fronte degli stanziamenti a loro erogati per la ricerca biomedica di base e finalizzata, nonché in quanto erogatore a suo tempo dei finanziamenti destinati dal decreto ministeriale del 7 luglio 2006 a beneficio dei due Istituti per complessivi 40 milioni–: quali provvedimenti il Ministro interrogato, intenda adottare per prevenire ogni eventuale criticità ambientale e sanitaria sopra descritta, con particolare riferimento alla condotta del Ministero in relazione alla procedura di valutazione ambientale strategica nei confronti di piani e progetti che insistono su di una area interamente ricompresa in un sito di interesse nazionale. (5-01266)
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BUSTO MIRKO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DAGA FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MANNINO CLAUDIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SEGONI SAMUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TERZONI PATRIZIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TOFALO ANGELO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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