INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01108 presentata da LANZARIN MANUELA (LEGA NORD PADANIA) in data 20090311

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01108 presentata da MANUELA LANZARIN mercoledi' 11 marzo 2009, seduta n.144 LANZARIN, BITONCI e ALESSANDRI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: la Regione Veneto, nell'ambito delle proprie competenze in materia di risorse idriche, ha proceduto alla definizione del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (M.O.S.A.V.) approvato con DGR n. 1688 del 16 giugno 2000; il progetto, realizzato dalla societa' Veneto Acque, prevede inoltre la contestuale realizzazione di un progetto di sistemazione del medio corso del Brenta fra Cartigliano e Piazzola Sul Brenta, con finalita' principale la laminazione delle piene, che ha anche valenza di miglioramento della ricarica fiume-falda. Tale progetto prevede, in sostanza, la costruzione di cinque rampe stabilizzatrici del fondo (S3, S5, S6, S7, S9) lungo l'asta del fiume Brenta tra Nove e Cartigliano; il progetto, di cui e' stato chiesto il giudizio di compatibilita' ambientale (VIA) di competenza regionale, e' stato depositato, in data 25 giugno 2008, presso le amministrazioni provinciali di Padova e Vicenza, le Amministrazioni comunali, il Consorzio di bonifica e l'A.T.O. Brenta, con il titolo «Intervento finalizzato alla riqualificazione morfologica, alla laminazione delle piene ed alla tutela quantitativa della falda sotterranea del corso medio del fiume Brenta»; nel territorio interessato dagli interventi e' presente una falda indifferenziata che emerge in superficie immediatamente a valle di Camazzole e interagisce con il fiume per effetto della particolare idrogeologia del suolo; ossia la falda viene alimentata dal Brenta piu' a nord verso Bassano (fase disperdente) e drenata dallo stesso piu' a sud (fase drenante); tale falda, negli ultimi anni ha mostrato segni di diminuzione del volume complessivo e, secondo gli enti locali territorialmente interessati ed in particolare il comune di Cartigliano, le traverse proposte ai fini della riduzione dell'incisione dell'alveo, potrebbero avere impatti significativi sul recupero della capacita' di ricarica delle falde idriche; il territorio compreso tra Bassano e Carmigniano, e piu' in generale tutta l'area pedemontano-veneta, custodisce la riserva idrica piu' importante della Regione Veneto ma allo stesso tempo presenta caratteristiche di vulnerabilita' legate alla particolare conformazione geologica del suolo, tant'e' che uno degli obiettivi principali del M.O.S.A.V. e' quello del recupero della capacita' di ricarica delle falde idriche; il territorio dei comuni di Cartigliano e Nove presenta significative criticita' sia per la localizzazione immediatamente a sud di una serie di impianti potenzialmente inquinanti, come il depuratore consortile, il digestore dei rifiuti solidi urbani del bacino bassanese, nonche' la grande discarica intercomunale attualmente esaurita, sia per i preoccupanti fenomeni di erosione causati dalle escavazioni sul greto del fiume Brenta effettuate nei decenni precedenti; l'asta del fiume Brenta ha una particolare valenza ambientale e naturalistica sostenuta da appositi programmi, finanziati con contributi regionali e comunitari, ai fini della promozione e della valorizzazione delle attrazioni turistiche della zona; nella zona insistono importanti siti SIC e ZPS, con ambiti e specie di interesse prioritario, che non possono non risentire la modifica del sistema fluviale, visto che vengono modificati tre principali parametri come la profondita' dell'acqua, la velocita' della corrente e la tipologia di substrato; gli effetti cumulativi dei lavori sugli obiettivi di conservazione potrebbero provocare impatti irreversibili sugli ambiti e sulle specie protette che occorrerebbe mitigare e compensare secondo il disposto delle direttive comunitarie; la pubblicazione del progetto di sistemazione del medio corso del Brenta fra Cartigliano e Piazzola Sul Brenta, effettuata nell'ambito della VIA ha suscitato enormi preoccupazioni ai cittadini locali portatori di interessi diffusi che hanno formulato osservazioni al progetto; la delibera n. 37, del 24 settembre 2008, del Consiglio comunale del Comune di Cartigliano (Vicenza), approvata nell'ambito della procedura di VIA, chiede la subordinazione della realizzazione delle rampe S3, S5, S6, S7, S9 ai risultati del monitoraggio della prima fase dei lavori di realizzazione delle prime due rampe S1 e S2, in localita' Nove e Cartigliano, nonche' all'istituzione di un tavolo istituzionale con la presenza della Regione, dell'A.T.O. Brenta e degli altri soggetti interessati, diretto a tutelare e compensare gli enti locali, per i vincoli ed i potenziali danni ambientali; tale tavolo dovrebbe prevedere anche l'individuazione di un soggetto terzo che garantisca il controllo e la corrispondenza dei prelievi dell'acqua sostenibili, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, secondo le osservazioni dell'A.T.O. Brenta; le preoccupazioni del Comune di Cartigliano si ritengono fondate e infatti sarebbe opportuna e appropriata ai fini della tutela dell'ambiente la subordinazione dei lavori all'istituzione di un tavolo istituzionale e ai risultati del monitoraggio preventivo sulla realizzazione delle prime due rampe S1 e S2; la delibera comunale chiede inoltre alla Regione Veneto garanzie per evitare l'eventuale inquinamento della falda e ulteriori aggravi dei fenomeni di erosione, nonche' un Piano di sistemazione generale, anche infrastrutturale, volto al mantenimento del valore naturalistico-ambientale e di attrazione turistica del sito -: se il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze per la tutela dell'ambiente, intenda appurare la fondatezza delle preoccupazioni dei cittadini portatori di interessi diffusi e degli enti locali territorialmente interessati ricordate in premessa, in particolare in merito agli effetti delle rampe sulla ricarica delle falde e sul fenomeno erosivo ai fini della tutela della risorsa idrica, nonche' in merito all'incidenza dei lavori sugli ambiti prioritari dei SIC e ZPS presenti nella zona. (5-01108)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) 
BITONCI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
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LANZARIN MANUELA (LEGA NORD PADANIA) 

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