INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00421 presentata da MACCANTI ELENA (LEGA NORD PADANIA) in data 20081008

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00421 presentata da ELENA MACCANTI mercoledi' 8 ottobre 2008, seduta n.063 MACCANTI, FEDRIGA e CAPARINI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: con il decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42, in materia di totalizzazione dei periodi contributivi, e' stata riconosciuta la facolta' agli iscritti a due o piu' forme di assicurazione obbligatoria per invalidita', vecchiaia e superstiti, alle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonche' alle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509, e 10 febbraio 1996, n. 103, che non siano gia' titolari di trattamento pensionistico autonomo presso una delle predette gestioni, di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti, di durata non inferiore a sei anni, al fine del conseguimento di un'unica pensione; la legge 24 dicembre 2007, n. 247, attuativa del protocollo sul welfare del 23 luglio 2007, all'articolo 1, comma 76, ha ridotto da sei a tre anni il periodo minimo di contribuzione da poter totalizzare; e' annosa la questione delle cosiddette «posizioni silenti», che interessa soprattutto le donne lavoratrici nate tra il 1940 ed il 1955 e che per motivi di maternita' o cure familiari alla data del 31 dicembre 1992 non avevano raggiunto il periodo minimo di contribuzione pari a 15 anni; altra questione di non poco conto e' quella emersa con l'entrata in vigore della legge n. 683 del 1993, che all'articolo 6 ha stabilito dei limiti reddituali individuali per l'integrazione della pensione al minimo e con la successiva norma articolo 4 del decreto legislativo n. 503 del 1993, che ha raccordato l'integrazione al trattamento minimo al reddito della coppia con decorrenza 1° gennaio 1993; in questo quadro anche l'ipotesi di proseguire i versamenti volontari sino a 15 o 20 anni ha praticamente reso inopportuna, per la grande maggioranza dei casi, la prosecuzione dei versamenti e quindi ha ingenerato ulteriormente la cristallizzazione delle posizioni silenti nel corso di questi ultimi 20 anni; alla luce di quanto esposto, considerare oggigiorno ancora «silenti» posizioni di almeno 10 anni di versamenti contributivi appare alquanto limitativo e sostanzialmente inadeguato soprattutto a confronto con questioni analoghe regolamentate in vari Paesi dell'Unione europea -: se e in che termini il Governo intenda risolvere l'annosa questione delle cosiddette «posizioni silenti»; quale sia il numero complessivo delle cosiddette «posizioni silenti», suddiviso per eta' e sesso; quale sia l'opinione del Ministro interrogato in merito all'ipotesi di rimborso dei contributi versati per posizioni pari o superiori ai tre anni di versamenti, alla luce delle piu' recenti norme sulla totalizzazione dei periodi assicurativi, in virtu' delle quali sono considerati inutilizzabili ai fini pensionistici periodi temporali inferiori al triennio; quale sia l'opinione del Ministro interrogato in merito all'ipotesi, alternativa alla restituzione dei contributi versati, di prevedere una maggiorazione forfetaria sulla pensione sociale rapportata al numero di anni lavorati. (5-00421)
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20081008-20081106 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00421 presentata da MACCANTI ELENA (LEGA NORD PADANIA) in data 20081008 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) 
FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD PADANIA) 
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MACCANTI ELENA (LEGA NORD PADANIA) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI 
20081106 

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