INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12433 presentata da DUILIO LINO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110622

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12433 presentata da LINO DUILIO mercoledi' 22 giugno 2011, seduta n.490 DUILIO, MELIS, FARINA COSCIONI e MAURIZIO TURCO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro della gioventu'. - Per sapere - premesso che: non di rado si apprende dalle pagine di cronaca che giovani atleti vengono stroncati improvvisamente da arresti cardiaci durante lo svolgimento di attivita' sportive; la nostra Costituzione tutela il diritto alla salute come «fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'», nello stesso tempo impone allo Stato di garantire i diritti inviolabili dell'individuo anche nelle formazioni sociali entro cui si svolge la sua personalita'; l'ambiente sportivo e' certamente uno dei luoghi privilegiati entro cui un individuo sviluppa, fin dai primi anni della sua vita, la propria personalita' ed in cui possono trovare realizzazione quei valori di solidarieta' che hanno ispirato la Carta costituzionale; il legislatore italiano ha dato vita, a partire dagli anni Settanta, ad una normativa in materia di tutela della salute degli atleti che viene riconosciuta come un modello da altri ordinamenti ma che non per questo, a distanza di tempo, non necessita di verifiche ed eventuali aggiornamenti; ai fini della tutela della salute degli atleti, la normativa attuale distingue tra attivita' agonistica e attivita' non agonistica; la qualificazione del concetto di «attivita' agonistica» e' demandata dalla normativa vigente alle singole federazioni sportive nazionali o agli enti sportivi riconosciuti, i quali a loro volta definiscono il passaggio all'attivita' agonistica sulla base di parametri specifici, tra i quali rileva ad esempio quello anagrafico; rientrano invece nel concetto di attivita' non agonistica gli alunni delle scuole nell'ambito delle attivita' para-scolastiche, coloro che svolgono attivita' organizzate dal C.O.N.I., da societa' sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., infine coloro che partecipano ai giochi della gioventu'; agli atleti che intendono svolgere attivita' sportiva agonistica, il decreto ministeriale 18 febbraio 1982, n. 63, emanato in attuazione della legge 26 ottobre 1971, n. 1009, impone di presentare ogni anno il certificato d'idoneita' all'attivita' sportiva, rilasciato dal medico specialistico sulla base di specifici esami diagnostici; le tabelle A e B del suddetto decreto ministeriale differenziano gli esami diagnostici (i quali si suddividono in cardiologici, neurologici, otorinolaringoiatrici, delle urine) in base allo sport dell'aspirante agonista, ferma restando la facolta' per il medico visitatore di richiedere «ulteriori esami specialistici e strumentali su motivato sospetto clinico»; agli atleti che intendano svolgere attivita' sportiva non agonistica, il decreto ministeriale 28 febbraio 1983, n. 72, impone di sottoporsi annualmente ad una visita medica volta a certificare lo stato di buona salute; il certificato di buona salute non consegue ad alcuno specifico esame diagnostico, ferma restando la facolta' per il medico curante di richiedere esami ulteriori in caso di motivato sospetto clinico; la normativa vigente, pur lodevole nel suo complesso, potrebbe oggi essere aggiornata sulla base dei progressi delle conoscenze medico-scientifiche, attraverso le quali sappiamo ad esempio che i controlli ematici (non inseriti nelle tabelle ministeriali) sono in grado di rilevare problemi di natura cardio-vascolare, oppure che un elettrocardiogramma effettuato nell'eta' dell'infanzia consente di rilevare numerose anomalie cardiache congenite; ai fini della prevenzione delle morti improvvise in ambito sportivo, appare utile incentivare con ogni strumento lo svolgimento di esami cardiaci ed ematici fin dalla piu' giovane eta', considerate viceversa le diverse problematiche connesse ad una loro eventuale imposizione -: quali siano i dati concernenti il fenomeno delle morti improvvise in ambito sportivo: numero di soggetti colpiti ogni anno e complessivamente dall'entrata in vigore della normativa, caratteristiche dei soggetti piu' colpiti (eta', sesso e altro), tipologia di sport praticato con particolare riguardo alla distinzione tra attivita' agonistica e non agonistica; se non ritengano utile l'integrazione delle tabelle ministeriali concernenti i controlli sanitari per gli sportivi agonisti, prevedendo ad esempio l'inserimento dei controlli ematici, considerata la loro importante funzione preventiva per la salute dell'atleta; se non ritengano utile prevedere un obbligo di revisione periodica delle tabelle ministeriali suddette, proprio al fine di rapportare queste ultime al progresso delle conoscenze nell'ambito della medicina dello sport; se non ritengano necessario promuovere una campagna di sensibilizzazione su questo fenomeno, attraverso la quale si invitino le famiglie dei giovani atleti non agonisti ad effettuare, oltre alla visita medica per la certificazione del buono stato di salute, un esame cardiologico a riposo e sotto sforzo ed un esame ematico; quali ulteriori iniziative intendano promuovere per la prevenzione delle tragiche morti improvvise dei giovani atleti. (4-12433)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12433 presentata da DUILIO LINO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110622 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MELIS GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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DUILIO LINO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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