INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05064 presentata da MARZANA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 09/06/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05064 presentato da MARZANA Maria testo di Lunedì 9 giugno 2014, seduta n. 241 MARZANA , LOREFICE , GRILLO , DI VITA , DI BENEDETTO , ZOLEZZI , SEGONI , TERZONI , DAGA , BUSTO , VILLAROSA , LUPO , RIZZO e CURRÒ . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: la Vega è la più grande piattaforma petrolifera fissa offshore realizzata in Italia. Il giacimento Vega ricade nella concessione di coltivazione denominata «C.C6.EO», ubicata a sud della costa meridionale della Sicilia, a largo di Pozzallo, in provincia di Ragusa, in una area che si estende su di una superficie di 184,8 chilometri quadrati. Le quote di partecipazione della concessione sono 60 per cento Edison spa, che è anche operatore della concessione, e 40 per cento ENI spa; il programma di sviluppo di tale giacimento, approvato contestualmente al rilascio della concessione di coltivazione con Decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato (MICA) del 17 febbraio 1984, prevedeva la realizzazione di n.2 piattaforme (Vega A e Vega B); poiché ad oggi le attività di coltivazione hanno interessato il solo giacimento Vega A è intenzione di Edison spa procedere, a completamento del programma lavori approvato, allo sviluppo del Campo Olio Vega B attraverso la realizzazione di una piattaforma fissa di tipo « minimum facilities », ubicata a circa 6 chilometri di distanza da Vega A, con conseguente perforazione di n.4 pozzi iniziali fino ad un massimo di n.12 pozzi; l'attività di esplorazione finalizzata alla scoperta di giacimenti petroliferi e idrocarburi comporta per sua natura operazioni invasive dei fondali e degli ambienti marini e presenta un elevato livello di rischio ambientale, attinente sia alle modalità tecniche di trivellazione e alle sostanze chimiche impiegate per controllare i processi, che al rischio di sversamenti nel corso della manutenzione degli impianti e del trasporto dei materiali estratti; nonostante si possa pensare che questo intervento avrebbe delle ricadute positive, dal documento Quadro di riferimento ambientale presentato dalla Edison al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si legge «I lavori di installazione e perforazione (...) determineranno una riduzione della superficie utilizzabile per l'attività di pesca (...)» con evidente riduzione delle già esigue risorse a disposizione del comparto marittimo; inoltre, in relazione alla possibilità di una stabile occupazione locale, la Edison nello stesso documento conclude che anche in fase di esercizio non si prevedono significativi incrementi occupazionali; da queste considerazioni deriva la convinzione dell'assoluta inopportunità a proseguire o ad autorizzare nuove trivellazioni nella zona poiché si intaccherebbe l'integrità dei siti marini e l'immagine ad alto valore naturalistico peculiare del Canale di Sicilia, uno dei mari a più alta biodiversità del Mediterraneo; si aggiunga il concreto rischio ambientale dato dalla possibilità di sversamenti di idrocarburi ed incidenti che potrebbero devastare non solo l'economia di Pozzallo, ma quella dell'intero Canale di Sicilia; a tal proposito la procura del tribunale di Modica ha già avviato nei confronti di alcuni dirigenti del Campo Vega un procedimento che li vede imputati per il reato di illecito profitto dovuto allo smaltimento di rifiuti pericolosi non autorizzato per l'attività estrattiva e di stoccaggio degli idrocarburi del campo petrolifero Vega al largo di Pozzallo; il Parlamento europeo ha votato il 21 maggio 2013 la risoluzione legislativa in prima lettura sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza delle attività offshore i prospezione, ricerca e produzione nel settore degli idrocarburi, con la quale si avvia a compimento il procedimento per l'adozione del nuovo regolamento che prevede sostanziali innovazioni normative in materia di autorizzazione delle attività estrattive, prevenzione degli incidenti, responsabilità per il danno ambientale e cooperazione fra gli Stati membri dell'Unione europea; va altresì rilevato come l'Italia è una sorta di paradiso fiscale per i petrolieri, infatti, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 25 novembre 1996, n.625, e successive modificazioni e integrazioni, le royalties gravano per il 10 per cento sugli idrocarburi liquidi e gassosi estratti onshore e per il 4 per cento su quelli estratti in mare, contro una media delle aliquote applicate negli altri Paesi del mondo che oscilla tra il 20 e l'80 per cento; inoltre in Sicilia, come nel resto d'Italia, per ogni singola concessione c’è una franchigia annua per le prime 50 mila tonnellate per le estrazioni offshore equivalenti a 300 mila barili di petrolio. Sotto questa soglia produttiva, le società non sono tenute a pagare l'esiguo 4 per cento per le estrazioni offshore . Si aggiunga che è la compagnia l'unica responsabile della corretta misurazione delle quantità prodotte comunicate mensilmente all'URIG; la regione siciliana, in attuazione della Convenzione di Barcellona per la tutela e la prevenzione del Mar Mediterraneo, ha già chiesto al Governo nazionale il blocco temporaneo e immediato di tutte le autorizzazioni per progetti di ricerca e perforazioni offshore , comprese quelle la cui istruttoria risulta in itinere , in attesa di una celere e puntuale regolamentazione della materia e la rapida istituzione nel Canale di Sicilia di una zona di protezione ecologica (ZPE), così come esiste nel Mar Ligure e nel Mar Tirreno; di contro, nel decreto ministeriale del 27 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.60 del 12 marzo 2013 è disposto il più grande allargamento di una zona marina concedibile per attività petrolifera «Zona marina C – settore sud» che si sovrappone addirittura ai blocchi di mare di Malta per cui si è reso necessario N1 novembre 2013 un incontro tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e il premier maltese Joseph Muscat al fine di superare l'impasse sull'esplorazione nelle aree contese attraverso un accordo che sarà perfezionato entro la fine dell'anno–: quali misure intenda adottare, ed entro quali termini, a tutela dell'area marina interessata dal progetto di realizzazione della piattaforma petrolifera Vega B; se il Ministro intenda sospendere l’ iter di tutte le autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo in attesa della definitiva approvazione e dell'entrata in vigore del nuovo regolamento in materia in corso di adozione in sede di Unione europea e in attuazione della Convenzione di Barcellona già richiamata dalla regione Sicilia; in che modo e con quali tempi intenda procedere alla istituzione nel canale di Sicilia di una zona di protezione ecologica come previsto dalla legge n.61 del 8 febbraio 2006; se ritenga di dover rivedere il complesso delle autorizzazioni per la ricerca, le prospezioni e le perforazioni in mare rilasciate a seguito del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 27 dicembre 2012, che ha ampliato la zona marina «C»; quali iniziative intenda intraprendere per prevedere un sensibile incremento delle aliquote di royalties e di prelievo fiscale attualmente vigenti eventualmente prevedendo controlli esterni sulla quantità di idrocarburi estratti. (4-05064)
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Camera dei Deputati 
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20140609 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05064 presentata da MARZANA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 09/06/2014 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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BUSTO MIRKO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CURRO' TOMMASO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DAGA FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI BENEDETTO CHIARA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI VITA GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
GRILLO GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LOREFICE MARIALUCIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LUPO LOREDANA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
RIZZO GIANLUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SEGONI SAMUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TERZONI PATRIZIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VILLAROSA ALESSIO MATTIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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