INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01474 presentata da SITRA GIANCARLO (PROG.FEDER.) in data 19940616

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: l'aeroporto Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto - Crotone, chiusa definitivamente la possibilita' di insediamento della base NATO degli F-16 per decisione del Congresso americano, deve essere aperto al traffico civile e commerciale; il suo funzionamento e' vitale per lo sviluppo di una vasta area della Calabria, che va dal crotonese alla sibaritide, alla Sila, sempre piu' isolata dal resto del Paese a causa delle scellerate scelte operate sul sistema ferroviario e viario della costa ionica calabrese; l'aeroporto Sant'Anna serve un bacino di utenza di circa 500.000 abitanti, tale da rendere la struttura competitiva sotto il profilo economico; per la gestione dello scalo aeroportuale si e' costituita una societa' per azioni, di cui fanno parte comuni, istituti di credito, Camera di Commercio, operatori economici e turistici, la quale ha gia' intrapreso con il Ministero dei trasporti i necessari contatti per la concessione delle linee di navigazione ed ha individuato la societa' proprietaria del vettore; in data 15 giugno 1994, gli interroganti, in delegazione con rappresentanti della societa' aeroportuale di cui sopra presso la Direzione della Protezione Civile del Ministero degli interni per chiedere il potenziamento dei Vigili del Fuoco, sono venuti a conoscenza che il potenziamento dei servizi e' conseguente al decreto di apertura dell'aeroporto di competenza del Ministero dei trasporti -: se non ritengano urgente: provvedere all'emanazione del decreto necessario alla riattivazione dell'aeroporto Sant'Anna di Crotone; potenziare i servizi indispensabili per il piu' efficiente funzionamento della struttura, anche al fine di consentire, sin da questa stagione estiva, il soddisfacimento di una notevole domanda turistica organizzata attraverso voli Charters da diversi paesi d'Europa e d'oltre Oceano; consentire l'accoglimento di diverse centinaia di bambini, di genitori colpiti dalle radiazioni di Cernobyl, provenienti dalla Bielorussia e bisognosi di iodio ed ospiti di famiglie residenti sulla costa ionica calabrese. (4-01474)