INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01464 presentata da CANCRINI LUIGI (COMUNISTI ITALIANI) in data 30/10/2006

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01464 presentata da LUIGI CANCRINI lunedì 30 ottobre 2006 nella seduta n.062 CANCRINI, CRAPOLICCHIO, VACCA e NAPOLETANO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il signor Giuseppe La Piccirella, detenuto dal 1990, ha seguito per 11 anni, presso le carceri di Spoleto, un percorso trattamentale sia intramurario come responsabile di biblioteca, socio fondatore della cooperativa Co.Mo.Do., sia extramurario usufruendo di un permesso per partecipare ad un seminario di studi; al signor La Piccirella è stato concesso il 10 gennaio 2006, dal Magistrato di Sorveglianza di Spoleto, un permesso e a maggio 2006 la semilibertà per lavorare in un ufficio presso il Comune di Spoleto; l'esito della positività del percorso trattamentale penitenziario è stata confermato dalla cessazione dello stato di pericolosità sociale documentato dalla DIA di Bari, elemento che ha creato i presupposti per la declassificazione da regime A.S. (alta sorveglianza) al regime intramurario ordinario; il 27 marzo 2006 è stato trasferito, nonostante parere sfavorevole della direzione di Spoleto, presso le carceri di San Gimignano (Siena), perdendo il lavoro, le attività e i riferimenti all'interno dell'istituto di Spoleto costruiti in tanti anni, nonché la possibilità di accedere in tempi brevi ai permessi ed alla declassificazione in corso; successivamente è stato presentato un reclamo al provvedimento di trasferimento presentato al Magistrato di Sorveglianza di Siena dal quale il detenuto non ha ricevuto risposta; dopo tre mesi, in data 1 o luglio 2006, è stato trasferito presso le carceri di Fossombrone (Pesaro-Urbino) nuovamente in regime di A.S. interrompendo le condizioni trattamentali di cui usufruiva nel carcere di Spoleto; allo stato attuale, al detenuto è stato negato il diritto di proseguire il percorso trattamentale precedente, sono stati vietati colloqui con terzi estendendo tale divieto ad una assistente volontaria autorizzata per 11 anni, è stata negata la declassificazione del regime penitenziario. Il detenuto si trova oggi in una situazione di negazione dei diritti e di condizione di deprivazione dei rapporti affettivi, lavorativi e sociali con l'esterno -: quali interventi intenda attuare - anche mediante un ritrasferimento - per garantire al detenuto i suoi diritti, evitando che la negazione di questi aggravi la sua situazione psicologica e non si ottemperi al diritto dei detenuti di un trattamento rieducativo e riabilitativo come previsto dalla legge. (4-01464)
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Camera dei Deputati 
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20061030 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01464 presentata da CANCRINI LUIGI (COMUNISTI ITALIANI) in data 30/10/2006 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CRAPOLICCHIO SILVIO (COMUNISTI ITALIANI) 
NAPOLETANO FRANCESCO (COMUNISTI ITALIANI) 
VACCA ELIAS (COMUNISTI ITALIANI) 
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4/01464 
CANCRINI LUIGI (COMUNISTI ITALIANI) 

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