INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01158 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940602

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01158_12 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, del commercio con l'estero e delle finanze. - Per sapere - premesso che: a seguito di una massiccia campagna pubblicitaria, negli ultimi dieci anni migliaia di famiglie italiane hanno convertito a metano i loro consumi energetici, per uso domestico, presentato come uno strumento di risparmio energetico, di convenienza economica ed a basso inquinamento ambientale; tale gas non subisce, dal momento della estrazione a quello del consumo, costosi processi di lavorazione o di raffinazione (come succede per il petrolio) ma e' soggetto al semplice passaggio dal Paese produttore alla SNAM, dalla SNAM alle imprese distributrici, e quindi, da queste, agli utenti; circa il 65 per cento del metano consumato in Italia viene importato, ad un prezzo variabile a seconda dei contratti stipulati con i Paesi produttori, con formule automatiche di adeguamento; fino al 1986 l'ISTAT pubblicava annualmente la media dei prezzi pagati, mentre dopo tale anno la SNAM ha richiesto l'applicazione di una norma di riservatezza che impedisce di avere dati certi sui costi di acquisto del metano; nella rivista trimestrale Energia, edita dall'ACI, risultano pubblicati e non smentiti dati sulle fonti energetiche relative alla situazione internazionale e nazionale, tra cui anche il prezzo medio del metano pagato dalla SNAM ai Paesi produttori -: se corrisponda a verita' la notizia secondo la quale il costo medio a metro cubo di metano pagato dalla SNAM risulta essere passato dalle 123 lire del 1991 a 100 lire per i primi nove mesi del 1992; quali motivazioni reali abbiano determinato l'applicazione delle "norme di sicurezza" da parte della SNAM e perche' si e' chiesta l'applicazione di tale norma dal 1986, anno in cui, durante il Governo presieduto dall'onorevole Bettino Craxi, si firmo' un mega-contratto con l'Algeria e si defini' il canone dovuto dalla Tunisia per il passaggio del metanodotto; se, considerata la forte espansione del consumo di metano, non si reputi opportuno intervenire sulle imposte aumentate, negli ultimi tre anni, del 300 per cento, con un'incidenza sul prezzo finale del metano che va dal 45 al 51 per cento; se non si consideri urgente riordinare l'insieme dei parametri applicati per la determinazione delle tariffe, eliminando differenze, spesso immotivate, esistenti tra provincia e provincia; se non si consideri manifestamente ingiusta l'applicazione dell'aliquota IVA piu' alta su tutto il gas consumato dall'utente, quando siano invece previste aliquote diverse a seconda dell'uso (per riscaldamento, per cucinare, per produrre acqua calda); se non sia da reputarsi illegittima l'IVA pagata non soltanto sul consumo del metano ma anche su tutte le voci della bolletta e quindi anche sull'imposta di consumo e su quella regionale, cioe' una tassa sulla tassa. (4-01158)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01158 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940602 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CARUSO ENZO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 
MARINO GIOVANNI (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 
MARINO BUCCELLATO FRANCA MARIA (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 
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4/01158 
MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 

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