INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02541 presentata da DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) in data 20121016

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02541 presentata da GIANPAOLO DOZZO martedi' 16 ottobre 2012, seduta n.704 DOZZO, MARONI, BOSSI, LUSSANA, FOGLIATO, MONTAGNOLI, FEDRIGA, FUGATTI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DUSSIN, FABI, FAVA, FOLLEGOT, FORCOLIN, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARTINI, MERONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, POLLEDRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il 1 o ottobre 2012 e' stata annunciata dalla banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. la chiusura, senza alcun accordo, della procedura prevista dal contratto nazionale di lavoro, aperta sulle ricadute sul personale della banca conseguenti all'approvazione del piano industriale 2012-2015; i temi in discussione hanno riguardato la chiusura di 400 filiali, la riorganizzazione della capogruppo e delle aree territoriali della direzione operativa di rete, della direzione territoriale di mercato. Il piano industriale del gruppo Monte dei Paschi di Siena prevedeva una riduzione complessiva, entro il 2015, del numero degli addetti di 4.640 unita'; l'azienda ha, dunque, preso atto che, da parte dei sindacati, vi era «un'indisponibilita' pregiudiziale ad affrontare il nuovo scenario», stante la contrarieta' sindacale ad ogni forma di esternalizzazione. Il progetto iniziale prevedeva l'esternalizzazione di tutte le attivita' di back office (consorzio operativo di gruppo, rete e societa' del gruppo), che l'azienda ha, dunque, intenzione di realizzare nei modi e tempi previsti dalle procedure di legge e di contratto. Le esternalizzazioni saranno in numero di 2.360 persone, in mancanza di un accordo con le organizzazioni sindacali, e di almeno 1.600 in caso di accordo; per quanto riguarda il contratto integrativo aziendale, esso e' stato unilateralmente disdettato dall'azienda, a far data dal 1 o novembre 2012. Da tale data trovera' applicazione un regolamento aziendale con le condizioni economiche e di lavoro di maggior favore, rispetto al contratto collettivo nazionale di lavoro, applicate ai dipendenti; tale rottura della trattativa e' da addebitarsi, a detta dei sindacati, esclusivamente al gruppo Monte dei Paschi di Siena, che cosi' intende fare da apripista a livello di sistema per esternalizzare le lavorazioni e i lavoratori che il gruppo ritiene in esubero; tale operazione si realizzerebbe, inoltre, tramite un regolamento e, quindi, attraverso un atto unilaterale rivedibile in qualsiasi momento; le esternalizzazioni risulterebbero non coerenti con lo spirito del contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto in data 19 gennaio 2012 e potrebbero in futuro portare, se utilizzate, ad una progressiva e generalizzabile precarizzazione del rapporto di lavoro; in alternativa alle esternalizzazioni sono state proposte la riduzione dei costi relativi a consulenze esterne, benefit aziendali, contributi affitto ed altro; ipotesi, queste, non accettate dall'azienda. Le organizzazioni sindacali hanno anche proposto l'utilizzo del fondo di solidarieta' (cosiddetto fondo esuberi), il cui costo sarebbe stato alimentato dall'utilizzo di meccanismi di solidarieta' fra tutti i dipendenti del gruppo Monte dei Paschi di Siena e/o dal temporaneo congelamento di alcune voci salariali differite; le organizzazioni sindacali hanno proposto all'azienda di ricorrere all'ecocert obbligatorio per tutti i nati prima del 1960. L'azienda ha, pero', rifiutato tale impostazione, chiedendo, invece, ai dipendenti di consegnare l'ecocert, senza che la delegazione sindacale e l'azienda si fossero accordate in tal senso; recentemente, in data 9 ottobre 2012, l'assemblea degli azionisti della banca Monte dei Paschi di Siena ha deliberato di delegare al consiglio di amministrazione ogni decisione su un futuro aumento di capitale da 1 miliardo di euro, con esclusione del diritto di opzione per la fondazione Monte dei Paschi di Siena, attualmente indebitata per la quasi totalita' del proprio capitale con un pool di 12 banche, a causa dei due successivi aumenti di capitale, ai quali ha partecipato a seguito dell'acquisizione dell'Antonveneta. Tale rafforzamento e' necessario, oltre che a causa del sollecito di Banca d'Italia, per ripagare i 3,4 miliardi di «Monti bond» che la banca emettera' entro fine 2012 a favore del Ministero dell'economia e delle finanze, anche per poter consentire una ricapitalizzazione che ponga l'istituto di rientrare nei paletti imposti dall'Eba. Gli «aiuti di Stato» permetteranno di portare il «Core tier 1» dall'insufficiente 8,85 per cento al piu' solido 10,8 per cento. Il miliardo di euro di aumento di capitale serve a remunerare lo Stato per le perdite che certamente seguiranno, perche' la redditivita' del 7 per cento nel 2015 e' un azzardo finanziario che non costa nulla, anzi i «Monti bond» sono molto piu' onerosi per la banca dei precedenti «Tremonti bond», che non generavano interessi passivi; la banca Monte dei Paschi di Siena si e', infatti, indebitata sia per l'acquisto della banca Antonveneta nel 2007 che per la sottoscrizione di 27 miliardi di euro di buoni del Tesoro poliennali, che generano 5 miliardi di euro di perdite secche ma temporanee, tanto da indurre l'Eba a richiedere un buffer temporaneo alla banca; Monte dei Paschi di Siena sarebbe la banca piu' attiva e piu' patrimonializzata d'Europa, sempre al netto dei crediti inesigibili che la politica ha concesso agli «amici degli amici» in questi anni; Monte dei Paschi di Siena si nazionalizza senza dirlo, spostando le conseguenze delle errate scelte sui dipendenti e i cittadini, dato che la cattiva gestione colpira' i clienti che hanno mutui e le imprese che hanno difficolta' a creare i posti di lavoro; l'acquisizione di Antonveneta, invece, pagata oltre 10 miliardi di euro, ma che, a detta di molti analisti, ne valeva solo 2 o poco piu', ha veramente rovinato la banca Monte dei Paschi di Siena, tanto che su tale operazione e' stata aperta nel mese di maggio 2012 un'indagine della magistratura. È notizia di questi giorni che l'ex presidente della banca Monte dei Paschi di Siena, attuale presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, che nel 2007 curo' l'acquisizione di Antonveneta da parte di Monte dei Paschi di Siena dal Banco Santander, sarebbe indagato per una cospicua cifra miracolosamente sparita (si parla di 1-2 miliardi di euro o forse piu'), tanto che verrebbero ipotizzate operazioni estero su estero con giganteschi ritorni illeciti; oltre al gia' citato aumento di capitale, l'assemblea degli azionisti del 9 ottobre 2012 ha anche aumentato i poteri in capo al consiglio di amministrazione ed al presidente, dato che questi ultimi avranno la possibilita' di decidere come, quando ed a chi riservare l'aumento di capitale sociale, depauperando di poteri l'assemblea dei soci e l'attuale azionista di maggioranza, fondazione Monte dei Paschi di Siena, espressione del territorio. La scelta di delegare la cessione dei rami aziendali al consiglio di amministrazione testimonia di come si vada verso un modello in cui la banca rischia di essere un corpo estraneo al territorio di riferimento (quello senese) -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione illustrata in premessa e se non si intenda convocare un tavolo con le parti interessate per trovare una soluzione, al fine di salvaguardare posti di lavoro difficilmente riassorbibili in un periodo di enorme crisi come quello che sta vivendo il Paese. (3-02541)
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20121016-20121017 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02541 presentata da DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) in data 20121016 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
BOSSI UMBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) 
CHIAPPORI GIACOMO (LEGA NORD PADANIA) 
DUSSIN GUIDO (LEGA NORD PADANIA) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD PADANIA) 
LUSSANA CAROLINA (LEGA NORD PADANIA) 
MARONI ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
MARTINI FRANCESCA (LEGA NORD PADANIA) 
MOLGORA DANIELE (LEGA NORD PADANIA) 
POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
STEFANI STEFANO (LEGA NORD PADANIA) 
STUCCHI GIACOMO (LEGA NORD PADANIA) 
ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) 
ALLASIA STEFANO (LEGA NORD PADANIA) 
BITONCI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
BONINO GUIDO (LEGA NORD PADANIA) 
BRAGANTINI MATTEO (LEGA NORD PADANIA) 
BUONANNO GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
CALLEGARI CORRADO (LEGA NORD PADANIA) 
CAVALLOTTO DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) 
COMAROLI SILVANA ANDREINA (LEGA NORD PADANIA) 
CONSIGLIO NUNZIANTE (LEGA NORD PADANIA) 
CROSIO JONNY (LEGA NORD PADANIA) 
D'AMICO CLAUDIO (LEGA NORD PADANIA) 
DAL LAGO MANUELA (LEGA NORD PADANIA) 
DESIDERATI MARCO (LEGA NORD PADANIA) 
DI VIZIA GIAN CARLO (LEGA NORD PADANIA) 
FABI SABINA (LEGA NORD PADANIA) 
FAVA GIOVANNI (LEGA NORD PADANIA) 
FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD PADANIA) 
FOGLIATO SEBASTIANO (LEGA NORD PADANIA) 
FOLLEGOT FULVIO (LEGA NORD PADANIA) 
FORCOLIN GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
FUGATTI MAURIZIO (LEGA NORD PADANIA) 
GIDONI FRANCO (LEGA NORD PADANIA) 
GOISIS PAOLA (LEGA NORD PADANIA) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
ISIDORI ERALDO (LEGA NORD PADANIA) 
LANZARIN MANUELA (LEGA NORD PADANIA) 
MAGGIONI MARCO (LEGA NORD PADANIA) 
MERONI FABIO (LEGA NORD PADANIA) 
MOLTENI LAURA (LEGA NORD PADANIA) 
MOLTENI NICOLA (LEGA NORD PADANIA) 
MONTAGNOLI ALESSANDRO (LEGA NORD PADANIA) 
MUNERATO EMANUELA (LEGA NORD PADANIA) 
NEGRO GIOVANNA (LEGA NORD PADANIA) 
PAOLINI LUCA RODOLFO (LEGA NORD PADANIA) 
PASTORE MARIA PIERA (LEGA NORD PADANIA) 
PINI GIANLUCA (LEGA NORD PADANIA) 
RAINIERI FABIO (LEGA NORD PADANIA) 
REGUZZONI MARCO GIOVANNI (LEGA NORD PADANIA) 
RIVOLTA ERICA (LEGA NORD PADANIA) 
RONDINI MARCO (LEGA NORD PADANIA) 
SIMONETTI ROBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
TOGNI RENATO WALTER (LEGA NORD PADANIA) 
TORAZZI ALBERTO (LEGA NORD PADANIA) 
VANALLI PIERGUIDO (LEGA NORD PADANIA) 
VOLPI RAFFAELE (LEGA NORD PADANIA) 
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DOZZO GIANPAOLO (LEGA NORD PADANIA) 

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