INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00046 presentata da CAUSIN ANDREA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 08/05/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00046 presentato da CAUSIN Andrea testo di Mercoledì 8 maggio 2013, seduta n. 14 CAUSIN , MATARRESE , VITELLI , VECCHIO , BOMBASSEI e D'AGOSTINO . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: lo strumento dei concordati preventivi è stato profondamente riformato a metà degli anni 2000 per facilitare la ristrutturazione dei debiti e, quindi, il superamento delle crisi d'impresa; l'articolo 33 del decreto-legge n.83 del 2012 (decreto sviluppo) ha voluto semplificare la possibilità di ottenere il concordato e quindi di ridurre i tempi di ripresa delle imprese in difficoltà; tuttavia, in un periodo di crisi gravissima e diffusa come l'attuale, questo strumento sta diventando, a giudizio degli interroganti, un sistema «legale» per non pagare i fornitori, subappaltatori e altri creditori, creando oltretutto concorrenza sleale verso le imprese che rispettano gli impegni; l'esperienza di questi mesi ha infatti mostrato come il concordato preventivo ha rivelato alcuni punti deboli, e diverse imprese creditrici ne hanno, infatti, denunciato un uso distorto da parte dei propri debitori. Una pratica che si è manifestata con il pagamento di percentuali minimali ai fornitori (spesso inferiori al 10 per cento con punte pari a pochi decimali), la liquidazione del poco che resta del complesso aziendale e la ripartenza attraverso una newco libera da pesi e responsabilità; nei primi 7 mesi di applicazione del nuovo modello si è rilevato un incremento del numero delle domande di accesso alla procedura anche del 300 per cento, molte delle quali finalizzate a eludere i propri obblighi in modo che appare fraudolento, poiché il debitore può beneficiare immediatamente della sospensione dei pagamenti e delle azioni esecutive; questa distorsione nell'applicazione della norma va pertanto affrontata, anche per preservare uno strumento la cui utilità è fuori discussione e per agevolare operazioni di risanamento di imprese che altrimenti rischierebbero di uscire dal mercato; essa va quindi affrontata sotto due profili: applicativo e normativo–: se non ritenga, alla luce delle premesse, di valutare l'opportunità di adottare iniziative anche di tipo normativo, al fine di correggere gli effetti distorsivi della norma succitata evitando alle aziende, già alle prese con una congiuntura sfavorevole, un ulteriore danno economico. (3-00046)
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Camera dei Deputati 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
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D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
BOMBASSEI ALBERTO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
MATARRESE SALVATORE (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
VECCHIO ANDREA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
VITELLI PAOLO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) 
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