INTERPELLANZA URGENTE 2/00366 presentata da CARLUCCI GABRIELLA (FORZA ITALIA) in data 12/02/2007

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-00366 presentata da GABRIELLA CARLUCCI lunedì 12 febbraio 2007 nella seduta n.107 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: nel generale e progressivo sbando della sanità italiana, in presenza di debiti e disorganizzazione crescenti, la Regione Puglia guidata dal Presidente Fitto e dalle forze della Casa delle libertà ha rappresentato uno dei pochi esempi di buona gestione, attenta a coniugare esigenze di bilancio ed efficienza dei servizi; meriti riconosciuti implicitamente anche Governo del Centro sinistra che nel giugno 2006 escludeva la Puglia dalle regioni che rischiavano di dover aumentare Irpef e Irap per aver sforato la spesa sanitaria 2005, mentre esponenti dell'attuale maggioranza nella regione Lazio hanno più volte parlato di una «cura Fitto» per risanare il proprio bilancio regionale; viceversa la giunta Vendola, salita al Governo con lo slogan «riapriamo gli ospedali chiusi da Fitto», ha da tempo avviato la spirale perversa del disavanzo sanitario; sempre a giugno 2006 è stato reso noto che lo sfioramento del primo trimestre dello stesso anno avrebbe assorbito l'intero incremento del fondo sanitario regionale per il 2006, pari a 195 milioni di euro, mentre l'incremento della spesa sanitaria regionale saliva del 21,7 per cento, a fronte del 12,5 per cento di incremento della media nazionale; di fronte ad un deficit crescente, valutato dal Piano salute pugliese appena emanato in 335 milioni di euro, nel provvedimento sull'esercizio finanziario provvisorio regionale (legge n. 39 del 2006) all'articolo 5 si prevede il taglio delle Asl da 12 a 6 e la nomina di commissari e subcommissari: si dimezzano le Asl privando i cittadini di servizi essenziali e si moltiplicano contemporaneamente nomine e poltrone; il paradosso vuole che lo stesso Vendola dichiari che l'obiettivo «... più importante (del Piano) è rompere la solitudine del malato, del cittadino di fronte a una rete della salute labirintica ...» ovviamente dimezzandogli le strutture; se lo stato finanziario del sistema sanitario della Regione Puglia non deve considerarsi ancora drammatico, soprattutto confrontandolo con altre realtà, preoccupanti sono sia le condizioni politiche della Giunta pugliese, sia il progressivo degrado dei servizi sanitari, del quale ogni giorno giungono segnalazioni da operatori e cittadini; per quel che riguarda il primo aspetto la stessa Rifondazione Comunista non condivide molte delle scelte in materia di sanità del Governatore Vendola, ma la Margherita non partecipa ai lavori del Consiglio regionale, i Comunisti Italiani non partecipano alle riunioni di maggioranza, i Ds attaccano sui rifiuti, l'Italia dei Valori a giorni alterni su tutto; quanto al secondo punto talune vicende sarebbero paradossali se non fosse che, trattandosi di sanità, sono drammatiche; la perla ci viene dalla ASL Taranto 1, che ha assunto un consulente esterno, a 50mila euro, per «liberarsi dalle consulenze esterne»; sempre a Taranto i sindacati, cioè la stessa macchina organizzativa che ha sostenuto la campagna elettorale di Vendola, parlano di «gestioni organizzative sconclusionate e nocive» e di «assenza di trasparenza negli atti»; nonostante che la Puglia abbia un rapporto infermieri/abitanti inferiore a quello italiano, che peraltro è inferiore a quello europeo (5,4 infermieri/abitanti, rispetto al 6,9 comunitario) si continuano a rimandare di mese in mese i concorsi per l'assunzione di nuovi infermieri, mentre si prevede di non rinnovare il contratto in scadenza agli infermieri precari: sono 400 nel solo ospedale Fazzi di Lecce ed andranno a casa il 30 giugno; nelle aree del brindisino dove si voterà ad aprile per le amministrative si aprono e chiudono reparti e si sperimentano day hospital , ma a Brindisi viene negata l'apertura di una nuova sala di neurochirurgia, nonostante richieste di intervento per 800 pazienti, né abitualmente si trova posto a geriatria o a medicina generale; si pensi poi ai 22 ospedali mai finiti in Puglia (denunzia Confesercenti), con un costo già sostenuto di quasi un miliardo di euro; a Taranto gli addetti al 118 devono fornire assistenza terapeutica di pronto soccorso, ma contemporaneamente rispondere alle chiamate di urgenza, una sorta di «ER» al contrario dove si rischia di essere mollati nel bel mezzo di una terapia intensiva perché l'infermiere deve correre altrove a sirene spiegate; e sempre a Taranto il pronto soccorso dell'ospedale Moscati è stato spostato ben 4 volte, non conosciamo i costi, ed attualmente si trova in un ambiente malsano, umido, illuminato dalla sola luce artificiale; però la ASL ha siglato una convenzione con Israele «per le emergenze» (non si comprende se in Israele o in Puglia), con l'ovvio codazzo di viaggi all'estero; ad avviso degli interpellanti complessivamente riemerge la gestione clientelare contro cui la precedente Giunta regionale si era battuta, contro la quale non si vede a cosa possa servire realmente aumentare il ticket per le visiste specialistiche o tentare di introdurre un ticket «pronto soccorso» o ridurre la redditività delle case farmaceutiche in caso di sforamenti di spesa o denunciare i medici per sovraprescrizioni-: se non intendano esercitare i poteri riconosciuti dalla legge n. 311 del 2004 al fine di individuare gli interventi necessari per il perseguimento dell'equilibrio economico e del contenimento della dinamica della spesa sanitaria nella regione Puglia. (2-00366) «Carlucci, Mistrello Destro, Amoruso, Fasolino, Cicu, Bernardo, Dell'Elce, Stagno D'Alcontres, Fabbri, Licastro Scardino, Lenna, Tondo, Di Virgilio, Fitto, Franzoso, Zinzi, Pizzolante, Uggè, Garagnani, Luciano Rossi, Palmieri, Azzolini, Di Cagno Abbrescia, Verro, Simeoni, Pili, Grimaldi, Mormino, Ceccacci Rubino, Bocciardo, Baiamonte, Fugatti, Mazzaracchio, Lo Presti, Romagnoli, Dussin, Alessandri, Martusciello, Pelino, Garavaglia, Palumbo, Vitali, Lazzari, Brigandì, Minardo, Giacomoni, Bodega, Bricolo, Carfagna, Grimoldi, Giancarlo Giorgetti, Lussana, Fava, Sanza, Crosetto, Biancofiore».
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INTERPELLANZA 
AMORUSO FRANCESCO MARIA (ALLEANZA NAZIONALE) 
BAIAMONTE GIACOMO (FORZA ITALIA) 
CICU SALVATORE (FORZA ITALIA) 
MARTUSCIELLO ANTONIO (FORZA ITALIA) 
PALUMBO GIUSEPPE (FORZA ITALIA) 
AZZOLINI CLAUDIO (FORZA ITALIA) 
BIANCOFIORE MICHAELA (FORZA ITALIA) 
BRICOLO FEDERICO (LEGA NORD PADANIA) 
CROSETTO GUIDO (FORZA ITALIA) 
DELL'ELCE GIOVANNI (FORZA ITALIA) 
DI VIRGILIO DOMENICO (FORZA ITALIA) 
DUSSIN GUIDO (LEGA NORD PADANIA) 
FABBRI LUIGI (FORZA ITALIA) 
FASOLINO GAETANO (FORZA ITALIA) 
GARAGNANI FABIO (FORZA ITALIA) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD PADANIA) 
GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO (FORZA ITALIA) 
LAZZARI LUIGI (FORZA ITALIA) 
LENNA VANNI (FORZA ITALIA) 
LICASTRO SCARDINO SIMONETTA (FORZA ITALIA) 
LO PRESTI ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE) 
LUSSANA CAROLINA (LEGA NORD PADANIA) 
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA (FORZA ITALIA) 
MORMINO NINO (FORZA ITALIA) 
PALMIERI ANTONIO (FORZA ITALIA) 
PELINO PAOLA (FORZA ITALIA) 
ROMAGNOLI MASSIMO (FORZA ITALIA) 
SANZA ANGELO MARIA (FORZA ITALIA) 
STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO (FORZA ITALIA) 
VERRO ANTONIO GIUSEPPE MARIA (FORZA ITALIA) 
VITALI LUIGI (FORZA ITALIA) 
ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) 
BERNARDO MAURIZIO (FORZA ITALIA) 
BOCCIARDO MARIELLA (FORZA ITALIA) 
BODEGA LORENZO (LEGA NORD PADANIA) 
BRIGANDI' MATTEO (LEGA NORD PADANIA) 
CARFAGNA MARIA ROSARIA (FORZA ITALIA) 
CECCACCI RUBINO FIORELLA (FORZA ITALIA) 
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (FORZA ITALIA) 
FAVA GIOVANNI (LEGA NORD PADANIA) 
FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA) 
FRANZOSO PIETRO (FORZA ITALIA) 
FUGATTI MAURIZIO (LEGA NORD PADANIA) 
GARAVAGLIA MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
GIACOMONI SESTINO (FORZA ITALIA) 
GRIMOLDI PAOLO (LEGA NORD PADANIA) 
MAZZARACCHIO SALVATORE (FORZA ITALIA) 
MINARDO RICCARDO (FORZA ITALIA) 
PILI MAURO (FORZA ITALIA) 
PIZZOLANTE SERGIO (FORZA ITALIA) 
ROSSI LUCIANO (FORZA ITALIA) 
TONDO RENZO (FORZA ITALIA) 
UGGE' PAOLO (FORZA ITALIA) 
ZINZI DOMENICO (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)) 
SIMEONI GIORGIO (FORZA ITALIA) 
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO SALUTE 
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