INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03744 presentata da FRANCESCATO GRAZIA (VERDI) in data 29/05/2007
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03744 presentata da GRAZIA FRANCESCATO martedì 29 maggio 2007 nella seduta n.160 FRANCESCATO, BALDUCCI, BOATO, BONELLI, CASSOLA, DE ZULUETA, FUNDARÒ, LION, PELLEGRINO, CAMILLO PIAZZA, POLETTI, TREPICCIONE e ZANELLA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che: la Torre Civica di Città di Castello (Perugia), nota come «Torre del Vescovo», rappresenta il monumento storico simbolo della città altotiberina e costituisce elemento fondamentale del profilo storico-paesaggistico accanto al campanile rotondo e alle torre campanaria. Eretta nel 1200, fu in parte ricostruita dopo il terremoto del 1789. I frammenti dell'affresco del Signorelli che ornavano la facciata oggi sono custoditi presso la Pinacoteca Comunale; a dicembre 2003 la Giunta comunale di Città di Castello ha reso esecutivo il progetto relativo al primo lotto funzionale dei lavori di consolidamento e ristrutturazione della Torre Civica per un costo complessivo di 330.000 euro interamente coperti da contributo regionale, gravante su interventi finanziari legati agli eventi sismici del 1997 e l'esecutivo tifernate ha proceduto all'espletamento della procedura di affidamento di appalto tramite trattativa privata; gli interventi compresi nella progettazione (I stralcio) riguardavano: il distacco del manufatto dall'edificio del Vescovato, il consolidamento fondale, il cerchiaggio e tiraggio a vari livelli della struttura, l'effettuazione di scuci-cuci interno sulle murature più sconnesse, la completa rifilettatura di tutti gli elementi a vista e, in alcuni casi, la sostituzione con nuovi elementi di analogo materiale e dimensione, ed interventi sulle fondazioni. I lavori di cui sopra (giugno 2004) sono stati aggiudicati alla ditta «Icor» di Piobbico (PU) per un importo contrattuale netto di 222.972,75 euro; a novembre 2006 sono stati appaltati i lavori relativi al II stralcio funzionale per la ristrutturazione ed il consolidamento della Torre Civica affidati sempre alla stessa ditta «Icor» di Piobbico (PU) per un importo contrattuale netto di 182.297,19 euro. Anche questi lavori sono stati finanziati con fondi regionali relativi al terremoto ed hanno interessato il completamento di tutti quegli interventi strutturali, di impiantistica e di finitura finalizzati, appunto, alla riapertura al pubblico della struttura stessa. Tali interventi sono stati realizzati per portare a compimento «quella che è la strategia generale dell'opera che si concretizzerà nel dotare in via definitiva la Torre di un sistema di tiranti verticali, orizzontali ed inclinati di tipo "lento" tali da non interferire con l'assetto statico del manufatto e non alterare il modo di vibrare in fase sismica»; in occasione della fine dei lavori e della riconsegna del manufatto alla città, il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini, smentendo voci apparse sugli organi di informazione locali, ha pubblicamente garantito che «non esistono problemi di sicurezza legati alla Torre Civica tali da mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini» e quindi escludendo ogni preoccupazione ha comunque rilevato che «gli strumenti posizionati all'interno della struttura per valutarne l'assestamento dopo la separazione dal palazzo vescovile hanno consentito di evidenziare, a seguito delle scosse di terremoto del 5 marzo, del 7 marzo e del 9 marzo (che hanno avuto una magnitudo massima pari a 2,2 sulla scala Richter), che c'è stata una piccola lesione nel giunto appositamente creato tra la torre stessa ed il vescovado, senza che si sia comunque prodotta alcuna lesione all'apparato murario della struttura»; nonostante le rassicurazioni del sindaco Cecchini, l'episodio ha confermato la debolezza della struttura nei confronti di eventi sismici anche di modesta entità, evidenziando peraltro movimenti che anche in passato si sono verificati, ma che, a dire del primo cittadino, non sono stati rilevati perché non era in corso un monitoraggio strumentale come quello attuale; in considerazione di quanto accaduto, la direzione lavori ha ravvisato l'opportunità di anteporre ai lavori di finitura già previsti dal progetto un ulteriore e non previsto intervento di consolidamento del terreno di sottofondazione e del terreno circostante attraverso iniezioni con speciali resine che possono migliorare la saturazione e la portanza del terreno, a beneficio della stabilità complessiva della torre, il tutto senza avvertire l'esigenza di interpellare esperti sulla base di uno studio scientifico adeguatamente ponderato; a seguito di tali preoccupazioni la Direzione lavori assieme al progettista ed ai tecnici comunali hanno informato in data 3 maggio 2007 la Commissione Assetto del territorio del comune di Città di Castello ed hanno illustrato ai membri del Consiglio comunale le caratteristiche degli interventi tecnici già effettuati e di quelli in programma nonché la presenza di «fenomeni inattesi» che hanno causato un peggioramento significativo della staticità della torre ora tenuta costantemente sotto controllo con apparecchiature digitali sofisticate, passando dai 72 cm. di fuori piombo ai 78 cm. attuali, con un lento ma progressivo cedimento del terreno sottostante tale da prefigurare, qualora tale fenomeno non venga bloccato, un serio pericolo alla stabilità generale dell'intero manufatto; in data 8 maggio 2007 si è svolto un sopralluogo da parte dell'ingegnere Renato Lancellotta, esperto del Politecnico di Torino contattato dall'amministrazione comunale, e dell'ingegnere Giuseppe Tosti, esperto di restauro e consolidamento del patrimonio monumentale, tecnico proposto dalla Casa delle Libertà, che assieme ai responsabili della direzione del cantiere hanno potuto effettuare una prima valutazione sul campo della situazione, finalizzata a stabilire eventuali azioni da intraprendere per mettere in sicurezza il monumento; pur non mettendo in discussione la professionalità e le competenze dei tecnici citati, il tema della «sicurezza» non può avere colore politico né essere demandato a tecnici indicati dalle forze politiche. Risulta pertanto quanto mai impropria e fuori luogo una indicazione delle forze politiche di maggioranza ed opposizione in merito alla individuazione degli interventi necessari a mettere in sicurezza il manufatto ed a garantirne la reale stabilità; la situazione si è aggravata a tal punto da dover prefigurare, in attesa di un intervento mirato non ancora individuato, misure straordinarie di messa in sicurezza tramite una «puntellatura pesante» probabilmente di grandi dimensioni e in acciaio che andrebbe a gravare su piazza Gabriotti con ripercussioni pesanti sull'immagine della città, sul suo decoro e sulle attività turistiche ed economiche; la zona del comune di Città di Castello è classificata nella mappa della pericolosità di cui all'ordinanza del PCM del 28 aprile 2006 n. 3519, allegato 1b, ad alta pericolosità sismica -: se non ritenga necessario, alla luce dei fatti esposti e della attuale situazione di instabilità in cui versa il manufatto storico simbolo della città, verificare la rispondenza e la correttezza dei lavori autorizzati dalla Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell'Umbria ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137»; se non ritenga indispensabile nominare nel più breve tempo possibile una commissione indipendente di esperti qualificati in grado di fornire un parere scientifico e tecnico non viziato da mediazioni politiche, al fine di controllare e monitorare la staticità dell'edificio per evitare possibili rischi di ulteriore danneggiamento della struttura e verificare tutti gli interventi necessari alla sua messa in sicurezza e piena fruibilità; se non ritenga opportuno, qualora fossero evidenziati i riscontri oggettivi della serietà del problema, provvedere in via straordinaria a mettere a disposizione le somme necessarie al primo intervento di messa in sicurezza del manufatto in attesa delle misure definitive che la Commissione incaricata dello studio dovrà formulare in tempi brevi. (4-03744)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03744 presentata da FRANCESCATO GRAZIA (VERDI) in data 29/05/2007
Camera dei Deputati
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1
20080409
20070529
20070529-20080409
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03744 presentata da FRANCESCATO GRAZIA (VERDI) in data 29/05/2007
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
BONELLI ANGELO (VERDI)
DE ZULUETA TANA (VERDI)
FUNDARO' MASSIMO SAVERIO ENNIO (VERDI)
PELLEGRINO TOMMASO (VERDI)
BALDUCCI PAOLA (VERDI)
BOATO MARCO (VERDI)
CASSOLA ARNOLD (VERDI)
LION MARCO (VERDI)
PIAZZA CAMILLO (VERDI)
POLETTI ROBERTO (VERDI)
TREPICCIONE GIUSEPPE (VERDI)
ZANELLA LUANA (VERDI)
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2015-04-28T22:14:31Z
4/03744
FRANCESCATO GRAZIA (VERDI)